L’idea di Bill Gates: “Tassare i robot che rubano il lavoro”

Il 50% dei lavori svolti dagli umani oggi rischia di essere sostituito dai robot. Bill Gates lancia l’idea rivoluzionaria: i governi dovrebbero tassare l’uso dei robot nelle aziende. Un modo per rallentare, almeno temporaneamente, la diffusione di automazione e per finanziare altri tipi di impiego: “Al momento un lavoratore, diciamo, fa un lavoro del valore di 50.000 dollari in una fabbrica, e quell’introito viene tassato e così avete l’imposta sul reddito, la tassa sociale, tutte queste cose”, ha affermato Gates in una recente intervista con il caporedattore di Quartz, Kevin Delaney. “Se un robot subentra a fare la stessa cosa, si potrebbe pensare di tassare i robot di un ammontare simile”.

L’idea, sebbene un po’ rozza, ha un suo fascino. Non a caso qualche giorno fa il Parlamento europeo ha esaminato e respinto la proposta di una parlamentare lussemburgheseMady Delvaux, che puntava proprio a imporre una tassa sui robot.

Si potrebbero verificare grandi problemi sociali nel prossimo futuro. Se rallentiamo un po’ la corsa dell’innovazione forse riusciamo a gestire meglio la transizione verso un domani migliore. Gates lancia un allarme per i governanti: “Bisognerebbe capire che sarà un male se le persone avranno più paura di ciò che l’innovazione offrirà loro rispetto all’entusiasmo per la novità. Ciò significa che non capiranno le cose positive che potranno avere”.

Gates ritiene che una volta che i robot si occuperanno delle mansioni oggi svolte dagli umani, quest’ultimi avranno più tempo da dedicare “agli anziani e ad aiutare i bambini con bisogni speciali“, cose che richiedono livelli di empatia umani e che attualmente non sono adeguatamente gestiti dagli umani, oberati di lavoro e con poco tempo a disposizione.

Ecco il video in cui viene proposta la parte di intervista realizzata da Kevin Delaney a Bill Gates.

Condividi:

Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”