Gli ideali Anarchici sono utopici, ma non più di quelli della democrazia e del comunismo o del capitalismo. Ti chiederai quindi, che cosa vuol dire essere Anarchico?
Anarchismo non è sinonimo di “facciamo quello che ci pare”. L’Anarchia è un modo di essere, una mentalità, un modo di vivere. È un concetto ed una visione differente della vita fatta di autonomia, rispetto, solidarietà, universalità, tolleranza…
Tutti i movimenti e i partiti, ad esclusione di quello Anarchico, portano acqua al proprio mulino. Il futuro è nel pensiero Anarchico, poichè sempre più persone non intendono vivere la propria vita all’interno di un mondo alla rovescia, dove tutto è previsto, indirizzato, manipolato, falso.
Nessuna utopia, quindi, ma un’alternativa, una possibilità. Forse l’unica che ci rimane.
Siamo tutti Anarchici
“Come fai ad essere anarchico?“. Che cosa vuol dire essere Anarchico?
Questa è una bella domanda, se consideriamo che noi tutti, uomini, donne, animali, tutto ciò che è vivo e respira su questa terra è anarchico fin da quando viene al mondo.
Noi tutti nasciamo anarchici, per poi morire da comunisti, fascisti, liberali, di centro, destra, sinistra, padroni, schiavi, oppressori, oppressi o più semplicemente menefreghisti.
Perchè sì, quando noi nasciamo, siamo liberi e quindi anarchici, poi cresciamo, studiamo, ci troviamo un lavoro sempre che ci si riesca, ci sposiamo, sforniamo qualche marmocchio e crepiamo. Perchè questo dovrebbe essere l’ordine naturale delle cose, o almeno così dicono.
Dicono anche che siamo assetati di sangue e ci servono delle leggi che spesso vanno contro di noi per tenerci a bada, che queste stesse leggi mantengono “l’ordine”, che queste fantomatiche leggi pro-ordine esistono ma della giustizia non c’è traccia e il mondo è un far west proprio per questo motivo, leggi troppe… giustizia zero.
Ci dicono che l’autorità è buona giusta e normale sia se è chi ci governa ad esercitarla sia il bullo della classe che ti mena perchè sei gay e ciccione, che il dovere e la disciplina sono valori, che la morale è una ed è quella della maggioranza, che le guerre fanno bene e sono giuste, che lo Stato e la patria sono due concetti che uniscono il proprio popolo … anche se lo mettono contro un altro, che la bomba atomica meglio tenerla lì che si sa mai possa servire, che le donne se stanno al loro posto è meglio, che l’impegno e lo studio non fanno di te un futuro lavoratore, ma una futura macchina da produzione se va bene, altrimenti arrivi a quarant’anni tirando a campare alla meglio, che il sottoproletariato o quella sfilza di gente senza nome non esiste ma poi anche se esistesse chissenefrega, sono deliquenti, drogati e senza nazione da tenere alla larga e poi i loro voti non servono a nessuno.
Ci dicono che la chiesa, i Papi e i Preti sono buoni e parlano nel nostro bene, che se facciamo i bravi cristiani su questa terra, genuflessi, paurosi, costernati al potere di un Dio che detta condotta, morale e codici di comportamento, poi verremo premiati nell’altra vita, peggio stiamo qui e meglio stiamo lì.
Ci dicono che se non vai a votare non fai il dovere da bravo cittadino masochista che gode ad essere villipeso e sfruttato ed esce dall’aula con il sorrisino soddisfatto di chi ha fatto il proprio dovere, quello di schiavo e peggio se non lo fai sei uno che se ne frega del paese e di cambiare le cose (anche se poi sei attivo in altri ambiti), perchè votando si cambiano le cose. La prova di quanto cambino le cose ci è stata data infatti e ci viene continuata a dare, impensabile cambiarle queste cose dall’esterno delle istituzioni, ma solo dall’interno, sempre!
Ci dicono che dobbiamo rispettare polizia, eserciti, carabinieri, magistrati, tribunali, carceri e istituti correttivi perchè rappresentano le leggi e lo stato e solo per questo meriterebbero riverenza e ammirazione, ci dicono poi che il progresso significa distruzione totale delle tradizioni e dell’ambiente, che se gli animali si mangiano è meglio, sono fatti apposta, che farsi il culo dieci, dodici ore al giorno per poter avere almeno un tetto sopra la testa è giusto perchè si deve fare sacrificio, la vita è sacrificio!
Che moderno razzismo, omofobia, sessismo, specismo, fanno parte dell’essero umano e non sono una conseguenza di anni di politica, ideologie retrograde e abusi e usi del potere, che di morti lo stato non ne fa perchè lo stato è buono e le mele marce sono pochissime, ci dicono che i politici, questo governo agiscono per il mio bene, per salvaguardarmi, per tutelarmi, per i miei diritti e per la mia libertà!
Ci dicono che fascista è bello e figo e quando c’era lui non c’ero io che se c’ero io lo facevo fuori prima, che la violenza è tutta uguale e se lotti contro chi ti toglie pure il diritto di respirare sei un violento che fa il loro stesso gioco e se vai contro gli interessi dello stato tutto, peggio sei un terrorista.
Ci dicono che siamo in democrazia perchè siamo liberi di viaggiare, scopare, uscire con gli amici, fondare questo partito, sputtanare qualche politico, fare questo quello e quell’altro. Mi dicono persino che possiamo parlare ed esprimerci liberamente soprattutto quando urlo e grido basta a tutta questa merda. Poi però mi prendo qualche manganellata e mi dicono pure che me le sono cercate. Se lo fai o sei pazzo o sei anarchico militante, ma è la stessa cosa, forse.
Ma la cosa peggiore che ci dicono da milleni, la più grande bugia della storia dell’umanità tutta è dirci che tutto questo a noi serve, che ne abbiamo bisogno, perchè senza tutto questo la società non esisterebbe più, ci sarebbe il caos, ognuno farebbe quello che vuole, ne abbiamo bisogno, lo fanno per noi, e se io non delego nessuno e niente, nè mi sottometto allo stato delle loro cose, mi devo persino sentire in colpa e schifarmi come uomo e cittadino, sentirsi in colpa per non voler più essere schiavi.
Vivo nel caos da quando sono nato, vivo in un mondo ingiusto, violento, orrendo e mi dicono che il caos, la violenza, e l’ingiustizia la voglio io, da anarchico che combatto e ho detto basta. Ecco qual è la più grande truffa e menzogna della storia e dell’anarchia.
Da leggere: Pierre-Joseph Proudhon, il Padre dell’Anarchia
Come fai a non essere Anarchico?
Potrei darti mille motivi del come faccio ad essere anarchico, più o meno personali. Ti potrei dire che la mia patria è il mondo tutto, non mi riconosco in uno Stato, politico, bandiera, ideologia politica, religione soprattutto se imposti con la forza morale e fisica, che non voglio essere etichettato nè schiavizzato, nè giustiziato, nè giudicato per le mie scelte, non voglio sottostare a nessun Dio, nessuna patria, nessun partito perchè il potere e l’autorità ci sono sia a sinistra che a destra, che un’ideologia per quanto nobile e giusta non potrà mai essere applicata tramite un qualsiasi potere, voglio disertare questa società perchè questa società non mi appartiene, voglio essere io il mio Dio, la mia patria, il mio stato, il mio governo e riconoscere solo me come prima persona l’unica a poter dettare legge, giudizio e morale su se stesso, voglio, pretendo e devo essere valorizzato come essere umano, perchè non voglio che nessuno mi possieda e mi comandi, non voglio continuare a vivere in una società gerarchica e piramidale dove chi più possiede più comanda a spese di chi sta in basso, che per me un uomo che non sogna un mondo diverso e giusto, qualcosa di più alto, di così irrangiungibile che in qualche modo lo sproni a vivere meglio è un morto che cammina, che le leggi assecondano solo le brame dei ricchi e dei potenti e non le mie, non quelle di una persona la cui unica legge è la libertà. Estrema, pura, viva, totale.
Perchè voglio morire come sono nato, libero in un mondo che lo è altrettanto. È la nostra aspirazione, inclinazione …. è la natura umana.
Tu mi chiedi quindi come si fa ad essere anarchici e io ti rispondo… come si fa a non esserlo?
Sono stata e sarò sempre anarchica… Sono nata libera e lo sono più di prima.. Sono parte di questo sistema, ma qualsiasi cosa l ho fatto a modo mio. Anche nel lavoro.
Brava e CONDIVIDI
Sono e condivido l ANARCHIA MODERATA, TANTO QUESTI GOVERNI E CHE CI GOVERNANO…..NN SE NE SALVA 1.
“Essere io il mio Dio” questa deriva anarchica non la trovo utile anzi dannosa. Una esaltazione che attira farfalle alla luce ma non porta frutto. Preferisco o preferirei di gran lunga approfondire alcune tematiche teologiche in ideologia con Thoreau oppure l’anarco-cristianesimo di Tolstoj. Però la trattazione sarebbe infinita..