Un documentario da guardare e divulgare, realizzato da Massimo Mazzucco per Arcoiris.tv, in grado di diffondere la verità sulla Canapa indiana: la storia, i motivi reali della proibizione, gli utilizzi industriali e terapeutici.
Praticamente tutto quello che oggi viene prodotto dagli alberi e dal petrolio, potrebbe invece essere prodotto da questa pianta straordinaria. Non sarebbe più necessario abbattere un solo albero per produrre carta. Combustibile pulito potrebbe essere ricavato dalla bio-massa dell’abbondante pianta di Canapa. Questo nuovo combustibile potrebbe alimentare automobili, fabbriche, centrali energetiche, e potrebbe persino riscaldare le nostre case. Grazie alla Canapa possiamo immaginare un mondo senza petrolio, senza plastica, asfalto, gasolio, benzina e tutti gli altri prodotti ottenuti mediante la raffinazione di esso.
La Canapa è in realtà una delle piante che l’uomo coltiva sin dai tempi più antichi, coltivata per scopi industriali e medicinali per millenni. Fino al 1883 la Canapa tessile figurava tra i maggiori prodotti agricoli per quantità di raccolti (c’è chi dice in assoluto il maggiore). Era il materiale principale per ricavare tessuto, sapone, carburante, carta e fibra per carta. Inoltre, prima del 1937, era un ingrediente in oltre 2000 medicine. Un’altra materia prima di estremo interesse è l’olio che si ricava dai semi, senza esagerazione un prodotto dalle qualità straordinarie. Molto ricco di grassi insaturi, è simile per composizione all’olio di balena, fortunatamente non più in commercio, ma con il quale si potevano fabbricare cosmetici insuperabili.
L’industria farmaceutica ha sia molto da guadagnare che molto da perdere dalla legalizzazione della coltivazione di piante di marijuana nelle sue varie forme naturali. La minaccia ai profitti delle grosse multinazionali potrebbe spiegare come mai la pianta è stata tenuta lontana dal mercato così a lungo.