Buongiorno a tutti voi. Si parla spesso di democrazia, di economia, di salvare i propri risparmi, di migliorare il sistema, di abolire i partiti….E così via…
Vi riporto la mia situazione e quella dei miei numerosi colleghi: Siamo dipendenti statali, con la grande fortuna di avere un impiego SICURO: a fine mese lo stipendio arriva sempre. Negli ultimi anni, la situazione è andata sempre peggiorando: lo stipendio viene consumato sempre e tutto, ogni mese. Stessa situazione per i miei colleghi. Bollette sempre più care, pedaggi autostradali, benzina, assicurazioni in aumento, tasse nuove, imprevisti vari… So benissimo che la maggior parte di persone nel mondo non si può assolutamente permettere tutti questi “lussi”, e quindi non mi lamento per questo, ma ogni tanto rifletto su tutti coloro che mi stanno attorno e che guadagnano meno di me: come possono fare? Se finisce inesorabilmente il mio stipendio, figuriamoci quello di uno che guadagna 1000 euro al mese. E tutto questo mi dispiace, vorrei aiutare, vorrei fare una rivoluzione per cambiare le cose. PARLIAMOCI CHIARO: il problema non sta nella presenza o meno di ricchezza, bensì nella DISTRIBUZIONE della RICCHEZZA.
Pochi Italiani posseggono la maggior parte della ricchezza del paese. E si ritorna alla teoria di Pareto del 20/80 circa. Ossia, circa il 20% della popolazione possiede circa l’80% della ricchezza. Circa, perché secondo me la percentuale di tale popolazione è del 10%! Tutti i colleghi che conosco, militari e dipendenti statali, hanno problemi con lo stipendio, nel senso che NESSUNO di noi riesce a mettere da parte qualche cosa. Figuriamoci poi coloro che hanno un paio di figli con la moglie che non lavora perché non riesce a trovarlo, e magari un mutuo sulle spalle! Signori, la situazione è peggiore di quello che si pensa e di ciò che ci dicono alla radio ed alla TV. Ma non per tutti, ovviamente.
I ricchi sono diventati sempre più ricchi, mentre la borghesia è diventata sempre più povera: ed era quella che consumava di più. AMMETTIAMOLO, il sogno americano (così come quello europeo e italiano) sta fallendo: non è vero che tutti potevano diventare ricchi. E’ piovuto solo sul bagnato, e solo i soldi hanno attirato altri soldi. Noi altri, poveri mortali, stiamo rimanendo con un pugno di mosche in mano. Oppure dei debiti: verso le banche, lo Stato, i ricchi oligarchi. Ma la cosa che più mi spaventa è la nostra IGNORANZA, nel senso di non sapere. Siamo cresciuti con la speranza di un futuro roseo, migliore, comodo, scuro e tranquillo (sono nato nel 1971). Poi le cose sono peggiorate, e le certezze hanno tremato. Ma la nostra ignoranza NO, è rimasta solida, alimentata dalle bischerate propinate dalle televisioni, radio e giornali, tutti posseduti dai soliti ignoti ricchi oligarchi… La nostra ignoranza ha salvato la nazione da una probabile rivoluzione, ma ha salvato soprattutto la classe politica dirigente.
Grazie ad internet le cose stanno migliorando, ma si sa, leggere, studiare e capire è fatica. E l’italiano medio è un po’ pigro, e soprattutto capisce poco di finanza, economia e politica, anche perché queste cose a scuola non si insegnano o si insegnano male: non viene detta la verità. Ci si sofferma su modelli statistici, gaussiani, su esempi teorici, facilmente studiabili ma poco probabili. E all’apparir del vero, le cose sono diverse. Il capitalismo doveva portare ricchezza a tutti: non è stato così. Dovrebbero far leggere il libro di Robert Kyosaky: “Padre ricco padre povero. Quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro“, oppure il “Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita
” di Taleb, dovrebbero dirci la verità sul Signoraggio, sulla Banca Centrale Europea, sulla FED, sul Fondo Monetario Internazionale, sulle Corporation, sui privilegi dei nostri politici. Invece, a scuola, sui giornali, nelle TV e nelle radio tutto questo viene taciuto. Il 99% delle persone di mia conoscenza non sa che la Banca Centrale Europea è controllata da banchieri privati, E NON E’ UN ENTE PUBBLICO (eppure basterebbe andare a vedere in Wikipedia le quote di partecipazione).
Il primo passo da fare, dovrebbe essere quello di divenire meno ignoranti. Ma studiare è faticoso, e le scuole si fanno a smarcare, per raggiungere presto un diploma, una laurea per cercare un lavoro per guadagnare qualche soldo per vivere. Tanto, ormai, lavorare con ciò che si è imparato a scuola, è diventato un concetto superato, improbabile.
Il secondo passo potrebbe essere quello di cambiare la classe politica, e soprattutto diminuire gli sprechi che essa produce: macchine blu, baby pensioni maturare con 4 anni di politica, portaborse strapagati… eccetera eccetera.
Terzo passo: dire la verità. Ci dovrebbero dire la verità. A costo di atti impopolari. E i nostri CAPI dovrebbero parlarci in modo chiaro, senza raccontare fandonie o usare il “politichese”. E smettere con il solito teatrino napoletano al Parlamento e al Senato. LASCIATE PERDERE I GIORNALI E LE TV.
Quarto passo: RI-DISTRIBUZIONE della ricchezza. Attenzione, non DISTRIBUZIONE, ma RI-DISTRIBUZIONE, alla Robin-hood. Rubare ai ricchi per dare ai poveri. Si potrebbe prendere molto di più dai ricchi: ma questi sono furbi, e con i soldi possono pagare ragionieri ed avvocati per trovare tutti i modi per pagare meno tasse. Bisognerebbe capire che siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando, e che sarebbe necessario cambiare MENTALITA’.
Quinto passo: Cambiare MENTALITA’. Siamo cresciuti nel boom del consumismo. Ma ci vogliamo rendere conto che tutto questo non è più sostenibile? Stiamo decimando le risorse, consumando la natura ed il pianeta… per cosa? Per avere un telefonino sempre più tecnologicamente avanzato, per avere il Robot che gironzola in casa e aspira la polvere, per passare le ore davanti ad un quadro animato sempre più grosso (la TV!!), oppure davanti ad un monitor immersi in una realtà virtuale di social network? E’ questo che vogliamo, per cui siamo stati creati? La vita vera è fuori, è in mezzo alla gente, è l’utilizzo del nostro corpo per camminare nel mondo… la vita vera è quella a contatto con la natura, con gli animali, con gli elementi, con i fiori, con gli amici, gli affetti, i sorrisi… Chiaro che i soldi servono!! Ma è la corsa al consumismo, al voler sempre aumentare il tenore di vita, all’accumulo di oggetti e beni, che ci sta portando alla rovina. Dobbiamo capire: è necessaria una DECRESCITA FELICE e CONSAPEVOLE, ma per tutti, ricchi in prima fila.
LA STORIA DELLE COSE Sesto: imparare ad essere lungimiranti e meno egoisti. Richiede uno sforzo enorme e difficile, ma potrebbe salvare le generazioni future, ossia i nostri figli e nipoti. E’ facile pensare: che mi frega, io vivo una volta sola e tra una decina di anni morirò, quindi preferisco godere adesso, consumare tutto, fare la bella vita, sprecare soldi e risorse, tanto del “doman non v’è certezza”. Ed è questa mentalità che ha provocato crisi e povertà diffusa nel mondo. Si può benissimo vivere sereni e felici senza avere auto di lusso, gioielli e vestiti firmati. Ma è difficile: siamo cresciuti sotto il bombardamento mediatico di una pubblicità insistente che ci suggerisce sempre di comprare, consumare e continuare ad accumulare… sappiamo il prezzo degli oggetti ma non conosciamo il loro valore.
Settimo: Cambiare il nostro stile di vita. La società moderna ci ha portato a vivere in grandi città, in megalopoli sempre più affollate, trafficate e inquinate. Ma così abbiamo fatto ad essere così stupidi? Ci siamo rinchiusi in enormi edifici con tante finestre e balconi, come tanti piccioni in una maledetta e sporca piccionaia, circondati dal cemento e dall’asfalto. Ma come abbiamo fatto? Maledizione, ci siamo allontanati dalla natura, dall’aria pulita, dalla flora e la fauna. A causa del consumismo. Dovevamo cercare lavoro redditizio e sempre meno faticoso per poter guadagnare soldi per comprare, comprare e comprare. E tale lavoro era in città, ora ne siamo schiavi e ci lamentiamo del traffico, della confusione, del rumore… Ci siamo dati la zappa sui piedi. Stupidi che siamo. Ma che potevamo fare? E’ inutile che continuo a elencare punti e idee, peraltro molto personali. Tanto abbiamo capito cosa voglio dire. Ma non ho finito. Ho ancora un paio di idee da scambiare con voi che stimo e seguo da diverso tempo, così come stimo coloro che ci vorrebbero far aprire gli occhi: Marco Travaglio, Paolo Barrai, Byoublu e gli altri scrittori nei siti web.
Da un po’ di tempo si parla di portare in salvo i nostri risparmi, di fuggire dall’euro, dal dollaro… MA QUALI RISPARMI? La maggior parte degli italiani non ha risparmi. Poi ci sono gli anziani, scettici per esperienza e natura: i miei genitori hanno qualcosa da parte. Ho provato a spiegare loro la situazione economica italiana, e sai cosa mi hanno detto: “macchè, le tv, radio e giornali dicono di non preoccuparsi…figurati! In Italia non siamo mica stupidi come gli Americani! Ce la siamo cavata nel dopoguerra, figurati ora! E poi cosa dovrei fare? Mettere i soldi sotto il materasso? Portarli dove? In un conto in Brasile?? Ah ah ah non farmi ridere! Lì, si, che me li rubano tutti!! E poi lo sai, in Italia, c’è sempre il lavoro in nero, i soldi in nero che girano… e ci si aiuta a vicenda, almeno qui nel paesino di campagna in cui c’è sempre chi ha verdura fresca, polli e un pezzo di terra da coltivare… ” Come dar loro torto? Hanno attuato la decrescita felice… anche perché sono anziani! I loro bisogni sono diminuiti e hanno cominciato ad accontentarsi delle piccole cose…. E i servizi sanitari, in quella zona della toscana, funzionano bene: il paese è piccolo e le persone si conoscono, e si vogliono bene, si aiutano. Non sarà facile gestire, e capire quale sia la cosa migliore da fare: troppe variabili, troppi intrighi internazionali e politici… e le “caste” non vorranno mollare la presa, abbandonare il potere; le multinazionali, figuriamoci, se vorranno cambiare la loro mentalità di produrre, produrre, produrre e consumare, consumare, consumare… La scuola non ci insegnerà la verità; la libertà di stampa sarà sempre controllata dai pochi… etc etc.
Mi viene da pensare: si stava meglio quando si stava peggio… ma forse ogni generazione ha detto questa frase: sarà che è sempre stato così? La modernità ci ha portato internet: sfruttiamolo per diffondere CONOSCENZA, VERITA’, IDEE, COMMENTI… PIU’ SAPREMO, e PIU’ POTREMO. Sfruttiamo i social network per promuovere conoscenza, idee… E per favore: spegniamo quella maledetta TV!!! O per lo meno usiamola per imparare, per vedere documentari, servizi interessanti… Il GRANDE FRATELLO e Company fanno parte del TEATRINO della nostra “CASTA”, dei nostri RICCHI, che ci vogliano tenere impegnati, per dimenticare la realtà… sono il COLOSSEO del DUEMILA. Guardateli pure, ma consapevoli che è tutta una finzione, un modo per distrarci dalla cruda realtà. Dobbiamo insistere, continuare…
Agostino R.
Raccontaci la tua storia, il tuo Mondo alla Rovescia.. Clicca Qui