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E-commerce: In Italia soltanto il 29% dei consumatori acquista online

E-commerce in Italia

Il nostro Paese è al 26esimo posto in Europa per acquisti online. È quanto emerge da un’analisi della Commissione Europea. Appare quindi chiaro il ritardo del nostro Paese riguardo l’e-commerce.

In Europa si acquista sempre di più online e cresce la fiducia in questo strumento. In dieci anni, infatti, la percentuale di cittadini europei che acquista online è quasi raddoppiata, passando dal 29,7% nel 2007 al 55% nel 2017. Oggi i consumatori fanno acquisti online con più fiducia.

In Italia l’e-commerce ancora non decolla

In Italia, però, purtroppo, gli acquisti su Internet continuano a non decollare. Secondo i dati dello scoreboard sui consumi online della Commissione Ue, in Italia solo il 29% dei cittadini acquista online, dato che colloca il paese al 26esimo posto su scala europea prima soltanto di Bulgaria e Romania. In testa alla classifica il Regno Unito, la Danimarca e il Lussemburgo. Continue Reading

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Il fenomeno marijuana su internet

marijuana su internet

Su internet, dal 2008 ad oggi, la promozione e i siti a favore sia della legalizzazione della cannabis che della vendita di prodotti per la sua produzione e consumo, si sono particolarmente ampliate e radicate. Dai siti registrati come singolo dominio, ai blog, passando per gli shop-online e le pagine sui social network, gli utenti di tutto il mondo acquistano semi, si scambiano indicazioni circa la coltivazione e forniscono pareri sugli effetti delle diverse piante. Da un‟ampia analisi effettuata sui database accessibili sia degli enti istituzionali, che delle aziende di settore è stato possibile stimare che il numero dei siti tematici favorevoli alla legalizzazione e liberalizzazione o offrenti sostanze abbia abbondantemente superato nel corso di quest’anno le 800.000 unità (dato sotto stimato). Una decisa progressione se si guarda il dato riferito all’anno 2008, in cui si parla di circa 200.000. Crescita considerevole anche per quelle pagine (a cui si è potuto liberamente accedere) che trattano con motivazioni positive l‟argomento cannabis all’interno dei social network, sui forum tematici o nei blog a carattere personale, di cui si stima un livello decisamente alto, favorito dal successo dell’aggregazione, soprattutto giovanile, in ambito virtuale. Il picco di 960.000 toccato a maggio del 2013 ha una proiezione in crescita del 2% entro fine anno.

Il discorso non cambia anche per il comparto e-commerce o meglio la vendita online di semi da collezione ed attrezzature per la germinazione. Sono ancora numerosissimi gli e-shop che mettono in vetrina dalle sementi ai kit d’illuminazione, passando per i fertilizzanti biologici specifici per la cannabis. E’ interessante notare l’andamento di crescita dei siti dal 2008 al 2013 dei siti pubblicizzanti o che pubblicizzano in vario modo l’uso di cannabis e metterlo in relazione con l’andamento dei consumi nella popolazione 15-19 anni. Questa fascia di età, infatti, è quella che più utilizza Internet e frequenta i social network. Come si può notare all’aumento della pressione di marketing è corrisposto, con un tempo di latenza dai 14 ai 24 mesi, un aumento di consumi di cannabis nelle fasce giovanili invertendo una tendenza alla diminuzione che si osservava dal 2008 e creando dal 2011 un incremento di circa 3 punti percentuali. Questo fenomeno deve fare riflettere anche sulla capacità di indurre consumi nei giovani da parte delle numerose offerte di sostanze stupefacenti su internet e della pubblicizzazione dei loro effetti spesso con pubblicità ingannevoli e che addirittura arrivano all’offerta di franchising. Da ricordare infine, che questi siti, spesso offrono contemporaneamente anche altre sostanze stupefacenti quali oppiacei, cocaina ma anche i cannabinoidi sintetici, mefedrone, piperazine ecc…

*Dati Dipartimento Politiche Antidroga

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