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L’Europa che brucia

Situazione attuale degli incendi in Europa

Situazione attuale degli incendi in Europa

In Italia ogni estate vengono bruciate l’equivalente di 41 mila campi da calcio, o se preferite, l’intera città di Milano. Da gennaio a dicembre 2012, sono andati in fumo quasi 100mila ettari di superficie, la metà ricoperta da boschi e foreste, ben 27mila ettari in più rispetto al 2011 e quasi il doppio del 2010. Come se andasse distrutta un area pari a sette volte quella di Bologna e a dieci volte quella di Firenze. Ma anche in Europa la situazione non è migliore. Secondo le prime stime basate solo sui dati del satellite, l’anno scorso nell’Unione europea il paese più colpito dagli incendi è stato il Portogallo, con 64.845 ettari andati in fumo, di cui 16.527 di aree protette comunitarie. Al secondo posto si piazza la Spagna (64.603 ettari), che rispetto agli altri paesi dell’Unione si aggiudica però il primato della fetta maggiore della rete Natura 2000 (26.900 ettari) bruciata. L’Italia arriva al terzo posto, con 37.563 ettari percorsi dalle fiamme, di cui 11.915 di natura protetta Ue, tallonata dalla vicina Grecia (36.871 ettari colpiti e 8.298 della rete Natura 2000). Fra i paesi del Mediterraneo al di fuori dell’Ue, il sistema satellitare Effis ha registrato ben 52.985 ettari percorsi dal fuoco in Algeria e 53.307 ettari andati in fiamme in Albania. Effis è stato realizzato dal Joint research centre (Jrc) e dalla direzione Ambiente della Commissione europea.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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