Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico ma nazione vivente, ma nazione europea: e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti, governanti impiegati di agrari, prefetti codini, avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti, tra case coloniali scrostate ormai come chiese. Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti, proprio perché fosti cosciente, sei incosciente. E solo perché sei cattolica, non puoi pensare che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male. Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Angeliki Mihou ha deciso di riprendere in mano il suo futuro. Lo scorso anno questa donna, madre di due bambini, è tornata al villaggio dei suoi genitori per iniziare una nuova avventura: allevare lumache. Impossibile trovare un lavoro ad Atene o nella città in cui vive suo marito. Ora Angeliki vive in una cittadina a un centinaio di km dalla capitale greca. Spera che allevare e vendere circa tremila chili di lumache all’anno possa garantire una vita migliore a lei e alla sua famiglia. Ma l’azienda agricola comporta dei rischi come investire i risparmi di una vita: diciassettemila euro. “Non mi sono fatta prestare soldi e anche se avessi voluto le banche non me li avrebbero concessi. Ci ho messo – spiega Angeliki – tutti i miei soldi, tutti i miei risparmi. Spero che questo lavoro vada bene. Farò di tutto per farlo funzionare”. Angeliki è una dei sessantamila greci tornati alla terra negli ultimi due anni. Fa parte del nuovo esodo greco, una giovane generazione che invece di andare all’estero, riscopre le proprie radici, i villaggi, le proprie case e soprattutto la propria famiglia. “Mi serviva – racconta – della terra e non sarei mai stata in grado di fare tutto ciò senza questo appezzamento che appartiene a mio padre. E mi serviva anche un aiuto con i miei figli e un supporto finanziario. Ora è mio padre che ci aiuta. Non avrei potuto far nulla senza il suo aiuto”. Circa la metà degli undici milioni di greci vive ad Atene. E si stima che su ogni due residenti uno sia arrivato dalla campagna. Una migrazione interna che iniziò dopo la Seconda Guerra Mondiale ma che conobbe un notevole impulso a partire dal 1981 quando la Grecia aderì alla Comunità Economica Europea. Da quando fa parte dell’Eurozona, Atene ha conosciuto una profonda trasformazione. Oggi però la capitale non è più il simbolo della speranza di una vita migliore. La città sembra affondare sotto la pressione dei tagli di bilancio e dei salari, delle tasse che aumentano in continuazione, della disoccupazione crescente e della povertà. Secondo le associazioni di beneficenza, negli ultimi due anni, il numero dei senza tetto è aumentato del 25%. Continue Reading →
Piercamillo Davigo magistrato italiano, Consigliere della Corte di Cassazione, in questo intervento a Servizio Pubblico fa’ una perfetta fotografia dell’Italia, violentata e stuprata da una classe politica impunita sempre e comunque. Prima o poi sprofonderanno o no nella loro stessa merda questi politici?
Chissà come cambierebbe l’Italia senza l’amata prescrizione, invece sempre e comunque innocenti, allora fatevi giudicare, processare invece di mostrarci le vostre facce di gomma (vedi il Mastella)……ma cazzo Mastella, faccio una previsione alle prossime elezioni ci ritroveremo il Mastella Ministro ….ancora e’ giovane, giusto che faccia un po’ di politica in Italia povero!
“Chiudere Green Hill… altrimenti ci arrabbiamo” questo è quanto scritto sullo striscione degli attivisti del Coordinamento Fermare Green Hill che hanno deciso di mettere in atto l’ennesima azione eclatante per la chiusura dell’allevamento di Montichiari (BS) che vende cani beagle destinati alla vivisezione. Gli attivisti, che si sono legati con lucchetti e tubi di ferro agli uffici dell’azienda, vogliono attirare l’attenzione in questa settimana in cui a Roma si decideranmno le sorti degli emendamenti alla Direttiva Europea sulla sperimentazione animale, votata a Bruxelles nel settembre 2010.
L’azione fa parte della “Operazione altrimenti ci arrabbiamo”, lanciata sul web e diffusa in tutta Italia con striscioni di protesta nelle piazze e pressioni sui Senatori a cui tocca adesso decidere delle sorti di Green Hill. L’Operazione sbarcherà inoltre a Roma martedì 27 marzo con una protesta davanti al Senato, organizzata in collaborazione con il Comitato Montichiari Contro Green Hill, che presenterà le decine di migliaia di firme raccolte negli ultimi mesi per la chiusura dell’allevamento-lager di Montichiari.
Tutte le associazioni animaliste e antivivisezioniste hanno criticato fortemente la Direttiva Europea sulla sperimentazione animale e sperato in un recepimento restrittivo, ma i ricercatori e la cosiddetta lobby della vivisezione hanno fatto in modo che degli emendamenti positivi molti fossero cancellati in silenzio, senza che ne parlassero i media e nessuno lo sapesse. Tra questi è a rischio anche quello che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati per la vivisezione, il cosiddetto “emendamento anti-Green Hill”.
Per questo motivo il Coordinamento Fermare Green Hill ha lanciato una forte campagna di pressione sul Senato della Repubblica chiamata “Operazione altrimenti ci arrabbiamo”, con la richiesta di partecipare direttamente alle migliaia di sostenitori della campagna e le decine di migliaia di persone che hanno firmato petizioni per la chiusura di questo allevamento.
Le caselle e-mail, i telefoni e i fax del Senato sono tempestati di proteste in una campagna pubblica senza precedenti. “I legislatori si trovano in questo momento a dover decidere le sorti degli animali nei laboratori e del futuro della sperimentazione animale” dicono dal Coordinamento “Vista la crescente e ampia sensibilità pubblica sull’argomento crediamo che non possano farlo di nascosto e che debbano tenere conto della volontà delle persone, non solo di quella delle aziende chimico-farmaceutiche o degli allevatori come Green Hill e Harlan” “Quello che vogliamo è l’abolizione totale della sperimentazione sugli animali. Chiudere gli allevamenti è un primo passo in questa direzione” affermano gli attivisti coinvolti in questa azione eclatante. Che potrebbe anche non essere l’ultima.
Evviva l’Italia, evviva i petrolieri, evviva il Governo italiano….la benzina italiana e’ la più cara d’Europa!
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Chi Sono
Ciao sono Claudio e questo è il mio blog nato nel 2011. Sono un blogger libero e indipendente, scrivo articoli per cambiare questo Mondo alla Rovescia. Utopia? Vedremo…
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