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Le 20 spiagge più belle d’Italia dell’estate 2014

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È Cala degli Infreschi la spiaggia più bella d’Italia 2014. Per il secondo anno il comune cilentano di Camerota si conferma vincitore de “La piu’ bella sei tu”, il contest di Legambiente lanciato sul web per eleggere la spiaggia più bella dell’estate. L’anno scorso, infatti, Camerota trionfò con “Cala Bianca”.

Il sondaggio ha anche evidenziato altre perle balneari, 20 paradisi sparsi lungo le coste del Belpaese. Dalla bella Punta Aderci di Vasto alla Spiaggia della Scalea in Calabria, sono state premiate anche le suggestive Dune di Sabaudia e la Baia del Silenzio a Sestri Levante in Liguria. Gli amanti della Sardegna possono trovare tre spiagge meravigliose in provincia di Nuoro: Cala Mariolu, Cala Luna e Bidderosa. Anche Bosa in provincia di Oristano si distingue con la bellissima Compoltitu. In Sicilia, oltre alla lampedusana Spiaggia dei Conigli, vale la pena visitare Cala Faraglione a Levanzo e, sempre nel trapanese, le calette della Riserva dello Zingaro. Si distinguono poi le località di Cannelle all’Isola del Giglio e Colle Lungo al Parco della Maremma. In Toscana è particolarmente apprezzata anche la spiaggia di Sansone a Portoferraio (LI). Vegetazione fitta e aree di interesse paleontologico promette Porto Selvaggio nel Salento, dove viene premiata anche Marina di Pescoluse. Sempre in Puglia, ma nel foggiano, riceve molti apprezzamenti anche la Baia delle Zagare. Risalendo l’Adriatico, vale la pena fermarsi nelle Marche, e tra le spiagge di Ancona visitare Mezzavalle. In Campania, oltre alla vincitrice, entra nella lista delle preferite dal popolo della rete anche Palinuro con la spiaggia di Buondormire.

“Anche quest’anno con La più bella sei tu abbiamo voluto far emergere quali sono le spiagge del cuore degli italiani” dichiara Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente . “In alcuni casi si tratta di aree di diffuso interesse, altri sono posti difficili da scovare e da raggiungere. Ogni luogo ha la sua peculiarità, ma tutti si distinguono per la loro bellezza. Abbiamo infatti deciso di porre l’accento sull’elemento estetico, anche perchè spesso la qualità paesaggistica è il risultato di un’attenta conservazione, ottima tutela ambientale e legalità”.

Legambiente ha selezionato le spiagge incrociando le preferenze del web, che per oltre due mesi ha potuto votare la sua spiaggia sul sito e la pagina Facebook dell’associazione, con i dati de “Il mare più bello, la nuova Guida Blu 2014″. I risultati ottenuti sono stati confrontati con il parere di una giuria di esperti. Le spiagge più votate saranno premiate il 16 agosto a Rispescia (Gr), nell’ambito della 25esima edizione di Festambiente, il festival nazionale di ecologia, solidarietà e bellezza di Legambiente.

Ecco le 20 spiagge più belle d’Italia, consigliate da Legambiente per l’estate 2014:

  • Cala degli Infreschi – Camerota – Salerno (1° la più votata del web) – CAMPANIA

La spiaggia, raggiungibile via mare o con i sentieri di trekking immersi nella macchia mediterranea, rappresenta una delle insenature di particolare bellezza e di straordinaria valenza naturalistica della costa tirrenica meridionale. La Baia Porto degli Infreschi si presenta come una naturale insenatura ad arco, una spiaggetta delimitata e sovrastata da scogliere rocciose, entro cui si racchiude un limpidissimo mare dalle diverse tonalità.

  • Buondormire – Palinuro – Salerno – CAMPANIA

La Spiaggia del Buon Dormire è davvero un luogo prezioso e “fuori dal mondo”. Si raggiunge soltanto via mare e presenta gradazioni dell’acqua dal blu al verde smeraldo. Il contesto paesaggistico complessivo è delizioso: sotto al manto roccioso costellato di ulivi pisciottani e macchia mediterranea domina la spiaggia di sabbia dorata che fronteggia l’isolotto del Coniglio, così chiamato proprio per la bizzarra forma.

  • Punta Aderci – Vasto – Chieti – ABRUZZO

La Riserva Naturale di Punta Aderci è senza dubbio uno dei tratti di costa più belli dell’Abruzzo grazie a una natura incontaminata e selvaggia. Il mare è limpidissimo ed è ideale per bagni e immersioni. Arbusti tipici della macchia mediterranea sono presenti in tutta l’area, mentre è Punta Penna (una delle spiagge all’interno della Riserva ) a rappresentare un esempio unico di ambiente con la più attiva dinamica di deposizione ed edificazione dunale.

  • Spiaggia della Scalea – S. Domenica di Ricada – Vibo Valentia – CALABRIA

La Spiaggia della Scalea, incastonata tra le spiagge di Riaci a nord e Formicoli a sud, è prevalentemente rocciosa con tratti di sabbia bianchissima e si estende per circa 1 km. È raggiungibile dalla frazione di Santa Domenica di Ricadi, attraverso una scalinata posta a 200 metri dal centro del paese. La Spiaggia della Scalea è posta ai piedi di un costone di arenaria alto circa 100 metri, la cui morfologia ricorda i paesaggi costieri irlandesi, con il risultato di un paesaggio indubbiamente suggestivo. I fondali di colore turchese sono ricchi di flora e fauna marina.

  • Baia del Silenzio – Sestri Levante – Genova – LIGURIA

La Baia del Silenzio si stende a sud di Sestri Levante, con la spiaggia incorniciata da case in tinta pastello e animata dalle barche dei pescatori. Sabbia fine e mare pulito, la Baia del Silenzio si apprezza al massimo la mattina presto o la sera al tramonto, quando la dimensione più intima ne fa cogliere la magia.

  • Dune di Sabaudia – Sabaudia – Latina – LAZIO

La Spiaggia vanta ancora oggi magnifiche dune che si sviluppano per circa 25 km tra il lido di Latina e torre Paola e separano quattro laghi costieri (Fogliano, Monaci, Caprolace, Paola) dalle acque del Tirreno. Lungo le sponde si trova una rigogliosa vegetazione mediterranea dominata da ginepro, mirto e lentisco.

  • Mezzavalle – Ancona – Ancona – Marche

Tra le più ampie ed estese del Conero, nonché tra le meno antropizzate, Mezzavalle è una lunga spiaggia incorniciata dalla vegetazione rigogliosa delle rupi a nord del monte. Il Conero con la sottostante baia di Portonovo da una parte e le rupi aspre del Trave con lo scoglio omonimo dall’altra, fungono da suggestivo scenario.

  • Marina di Pescoluse – Salve – Lecce – Puglia

Marina di Pescoluse è una spiaggia di soffice sabbia chiara lunga un paio di chilometri, orlata da formazioni dunali e da canneti, caratterizzata da un imponente litorale dotato sia di servizi turistici che di spiagge libere. Il mare è molto bello, turchese, cristallino e straordinariamente trasparente, con fondali digradanti ideali per la balneazione dei bambini.

  • Porto Selvaggio – Nardò – Lecce – PUGLIA

La fatica della passeggiata è ripagata dallo scenario: una fitta vegetazione a pino d’Aleppo e macchia a ginestra e lentisco risale le pendici, mentre rare rupicole come la campanula pugliese e il kummel di Grecia fanno capolino sulle rocce più impervie. Di grande interesse paleontologico sono i numerosi siti che si trovano lungo la baia di Uluzzo.

  • Baia delle Zagare – Mattinata – Foggia – PUGLIA

A poco più di dieci km da Mattinata, la Baia delle Zagare prende il nome dagli omonimi profumatissimi fiori. Caratteristica indiscussa della Baia delle Zagare, dalla spiaggia di chiara ghiaia, sono i due faraglioni che emergono dal mare cristallino, di tale bellezza e rinomati da essere considerati uno dei simboli naturalistici del Parco Nazionale del Gargano e della Puglia tutta.

  • Cala Mariolu – Baunei – Nuoro – SARDEGNA
  • Cala Luna – Dorgali – Nuoro – SARDEGNA
  • Bidderosa – Orosei – Nuoro – SARDEGNA
  • Compoltitu – Bosa – Oristano – SARDEGNA
  • Lo Zingaro – San Vito Lo Capo – Trapani – SICILIA
  • Spiaggia dei Conigli – Lampedusa – Agrigento – SICILIA
  • Cala Faraglione – Levanzo – Trapani – SICILIA
  • Cannelle – Isola del Giglio – Grosseto – TOSCANA
  • Colle Lungo – Parco della Maremma – Grosseto – TOSCANA
  • Sansone – Portoferraio – Livorno – TOSCANA
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Plastica, mozziconi di sigaretta e metalli invadono le nostre spiagge

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Le spiagge italiane sono invase da “Una marea di plastica”. I rifiuti più frequenti sulle nostre spiagge sono bottiglie, contenitori di plastica, tappi e coperchi (a pari merito con i mozziconi di sigaretta), stoviglie usa e getta di plastica, cotton fioc, mattonelle e calcinacci. È quanto emerge dai risultati dell’indagine sulla beach litter curata Legambiente secondo il protocollo scientifico del ministero dell’Ambiente e di Ispra, nell’ambito della campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med. L’obiettivo dello studio è indagare la quantità e la tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane e del mediterraneo al fine di contribuire all’applicazione della direttiva europea sulla Marine Strategy. Per rifiuto da spiaggia (beach litter), si intende quello rinvenuto sulla linea di costa. Questo tipo di rifiuto può avere diverse provenienze, come ad esempio l’abbandono in loco o lo spiaggiamento dovuto a mareggiate o vento. La beach litter può essere inoltre anche originata dalle attività dell’entroterra, quali abbandono di rifiuti lungo i fiumi o una cattiva depurazione.

Sui litorali monitorati, 24 spiagge situate nei comuni di Genova, Viareggio (Lu), Orbetello (Gr), Scarlino (Gr), Fiumicino (Rm), Anzio (Rm), Pozzuoli (Na), Pollica (Sa), Giardini Naxos (Me), Palermo, Agrigento, Gela (Cl), Ragusa, Pachino (Sr), Noto (Sr), Catania, Policoro (Mt), Pisticci (Mt), Casalabate (Le), Tricase (Le), Brindisi, Polignano a Mare (Ba), San Benedetto del Tronto (Ap),  la plastica è la categoria di rifiuto che batte tutti gli altri, con una percentuale del 65% sul totale di 15.215 rifiuti rinvenuti. Plastica di tutte le forme e dimensioni, dalle bottiglie agli shopper, dai tappi, al polistirolo, i secchi, le stoviglie usa e getta ma anche molti oggetti derivanti dal comparto della pesca. Il 9% degli oggetti plastici rinvenuti (più di 1.500), infatti, è costituto da reti, galleggianti, nasse, fili da pesca, senza contare l’ingente quantitativo di frammenti di polistirolo (che potrebbero essere i resti di cassette per il pesce). A seguire, ricoprono a tappeto le nostre spiagge i mozziconi di sigaretta (7%). Sono stati contati 1.035 mozziconi, il residuo di oltre 50 pacchetti di sigarette. Non mancano ai primi posti in classifica i metalli (6%) con lattine, barattoli e bombolette spray, seguiti dai rifiuti sanitari (5%) come cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister. Poi materiali di costruzione al 4% (mattonelle e calcinacci), vetro al 3% (specie bottiglie), rifiuti di gomma (pneumatici, guanti) e tessili (scarpe, vestiti) entrambi al 2%.

Le spiagge con maggiore densità di rifiuti sono risultate: Barcarello a Palermo, quella del Golfo di Talamone a Orbetello (Gr), la spiaggia del Porto di Scarlino (Gr), la spiaggia Babbaluciara di Agrigento e la spiaggia Coccia di Morto/Pesce Luna di Fiumicino (Rm). In queste 5 spiagge, è possibile contare in media ben 4 rifiuti nella sola superficie occupata da un ombrellone.

I rifiuti hanno un impatto pesante sugli ecosistemi ma anche sull’economia e sul turismo. Uccelli, tartarughe e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca o morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell’intero ecosistema marino. Sul fronte economico vanno considerati i danni meccanici alle imbarcazioni e alle attrezzature da pesca, allo stock ittico, i costi di pulizia delle aree costiere e le conseguenze sull’appeal turistico.

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Ma il mare non vale una cicca?

Ma il mare non vale una cicca?

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, saranno distribuiti su oltre 400 spiagge italiane 100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.

Una fila di mozziconi lunga come oltre 83mila auto, che coprono senza soluzione di continuità la distanza Roma-Bologna, sono state raccolte e risparmiate al mare e alla spiaggia con la campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, giunta, quest’anno, alla quinta edizione consecutiva. Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta. Anche quest’anno saranno 100 mila i posacenere – tascabili, lavabili e riutilizzabili – distribuiti in occasione della quinta edizione della campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno Cesare Bocci, l’attore di cinema e teatro, che ha riscosso grande successo nel ruolo di Mimì Augello ne ‘Il Commissario Montalbano’.

I mille volontari, guidati dall’associazione Marevivo, saranno all’opera lungo gli oltre 8 mila Km di coste italiane il weekend del 3 e 4 agosto per sensibilizzare i bagnanti di oltre 400 spiagge italiane. I 100mila posacenere saranno accompagnati da un opuscolo informativo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica. Stimando circa 6 cicche per ogni posacenere, l’iniziativa eviterà che sulla battigia o in acqua finiscano 600.000 filtri al giorno. L’effetto complessivo delle quattro edizioni passate ha portato, infatti, a quasi dieci milioni di cicche risparmiate finora al mare e alla spiaggia (dato ottenuto calcolando un consumo medio di 12,7 sigarette per fumatore – dati Istituto Superiore Sanità). Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi vuol dire anche ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, già messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno.

In Italia, con un totale di 10,6 milioni di fumatori attivi nel 2012 (Dati ISS 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle città. “Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed ecosostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. “Marevivo da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili – spiega Carmen di Penta, direttore generale dell’associazione ambientalista – e ‘Ma il mare non vale una cicca?’ fa proprio questo, cioè ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Siamo arrivati ad oltre 400 spiagge coinvolte e riceviamo sempre più richieste di adesione da parte di Comuni, proloco e associazioni sul territorio, formate soprattutto da giovani: per noi è un segnale molto importante. Ad ogni edizione, nonostante migliaia di volontari, di posacenere distribuiti e un impegno crescente, torniamo a chiedere a voce alta: MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?” “Tutti dobbiamo assumere comportamenti rispettosi dell’ecosistema e per ottenere questo risultato basta partire dai piccoli gesti quotidiani. Fino ad oggi abbiamo distribuito circa 4 milioni di posacenere tascabili, e intendiamo sviluppare ulteriormente questo programma”, ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.

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