In Italia pochissimi detenuti per reati economici e fiscali

corruzione

Corrotti e corruttori, bancarottieri fraudolenti, riciclatori, banchieri truffatori, falsificatori di bilanci, evasori fiscali e sindaci corrotti: per loro è quasi impossibile finire in galera in Italia.

Solo 228 detenuti, lo 0,6% della popolazione carceraria italiana infatti sconta pene definitive per reati di questo tipo, che vanno dal riciclaggio all’insider trading al falso in bilancio.

Un abisso rispetto agli altri Paesi Europei. In Germania il dato è dell’11%, in Spagna del 3,1%, in Gran Bretagna dell’1,9%. In pratica mentre da noi c’è un colletto bianco in galera ogni 55 spacciatori, in Germania sono quasi alla pari, uno a uno.

Sono alcuni dei dati, conteggiati all’1 settembre del 2014 finiti nell’indagine Space commissionata dal Consiglio d’Europa all’Istituto di criminologia e diritto penale dell’Università di Losanna, condotta dal professor Marcelo Aebi e da altri due docenti. Spiegano dal Consiglio d’Europa che “in Italia si va poco in carcere per reati finanziari ed economici, voce che comprende anche i detenuti per corruzione e reati contro la Pubblica amministrazione”.

E solo colpa, per i reati di questo tipo, dei tempi brevi (sette anni e mezzo) della prescrizione? O forse risulta più efficace e facile accanirsi verso i consumatori di droga. La soluzione potrebbe essere che, chi commette reati finanziari e economici si drogasse. Non c’è da stupirsi se poi in Italia non investe nessuno.

Condividi:
0

Video: Davigo l’Italia e l’amata prescrizione

Piercamillo Davigo  magistrato italiano, Consigliere della Corte di Cassazione, in questo intervento a Servizio Pubblico fa’ una perfetta fotografia dell’Italia, violentata e stuprata da una classe politica impunita sempre e comunque. Prima o poi sprofonderanno o no nella loro stessa merda questi politici?

Chissà come cambierebbe l’Italia senza l’amata prescrizione, invece sempre e comunque innocenti, allora fatevi giudicare, processare invece di mostrarci le vostre facce di gomma (vedi il Mastella)……ma cazzo Mastella, faccio una previsione alle prossime elezioni ci ritroveremo il Mastella Ministro ….ancora e’ giovane, giusto che faccia un po’ di politica in Italia povero!

La pazienza ancora non e’ finita?

 

Condividi:
4

Berlusconi il RE della prescrizione

Prescrizione per Silvio Berlusconi al processo Mills. Il giudice Francesca Vitale, dopo circa due ore di camera di consiglio, ha dichiarato “il non doversi procedere”, perché “il reato è estinto per intervenuta prescrizione”. Il presidente ha citato l’articolo 531 del codice di procedura penale. Berlusconi, dunque, non è stato ritenuto palesemente innocente dal collegio giudicante, che altrimenti avrebbe optato per l’assoluzione. Tanto è vero che il legale di Berlusconi Piero Longo ha affermato a caldo: “Una sentenza così la impugno tutta la vita”. Lo scoccare della prescrizione è determinato da una legge ad personam, la “ex Cirielli” approvata nel 2005 dalla maggioranza berlusconiana. Il reato di corruzione in atti giudiziari, infatti, si prescriveva in 15 anni, scesi a dieci dopo l’approvazione di quella norma.

Signori e signore ecco a voi:


Condividi: