
Un giornalista dell’Apple Daily di Hong Kong ha partecipato sotto copertura, come studente universitario, ad un tour in Cina continentale, organizzato da dei gruppi giovanili di Hong Kong. Nel suo articolo per l’Apple Daily, il giornalista ha raccontato un “tour di lavaggio del cervello”, descrivendo un itinerario pieno di attività atte ad incoraggiare un fervente nazionalismo e a promuovere la propaganda del regime cinese.
Il tour è stato programmato da 10 organizzazioni locali, inclusi gruppi di giovani dell’Associazione Unita di Promozione degli Scambi dei Giovani di Hong Kong e dell’Associazione di Promozione degli Scambi dei Giovani di Hong Kong-Taiwan. Wang Zhimin, vice direttore dell’ufficio liaison ad Hong Kong, è il consigliere onorario. L’ufficio di collegamento è equivalente ad una Ambasciata ed è un organo del regime comunista cinese.
Il tour di sette giorni era chiamato Amo la mia Cina; vi hanno partecipato 400 giovani da Hong Kong, Taiwan, Macau e dalla Cina continentale.
Il giornalista dell’Apple Daily, il cui nome non è stato rivelato, ha raccontato come i partecipanti fossero frequentemente indotti a gridare lo slogan Amo la mia Cina. Alla loro prima fermata nella città di Taiyuan, capitale della provincia centro-nordica dello Shanxi cinese, i partecipanti si sono seduti ad un banchetto con dei funzionari comunisti locali, inclusi due rappresentanti del Congresso Nazionale del Popolo.
Quando il capo squadra del tour ha iniziato a pronunciare lo slogan, dicendo “Amo la mia …” e i partecipanti al tour dovevano rispondere con “Cina!”, il giornalista non ha voluto aggiungersi, ma un capo squadra nelle vicinanze gli ha intimato di gridare insieme agli altri.
Secondo il capo squadra del tour, “Amo la mia Cina” è già un marchio e durante gli ultimi 11 anni ci sono stati molti tour di scambio simili per alimentare l’amore degli studenti di Hong Kong verso la patria.
Il gruppo ha anche visitato quattro fabbriche statali modello. Hanno prima visitato un’industria di acciaio e ferro a Taiyuan. La guida del tour della fabbrica ha elogiato i successi del Partito Comunista dopo l’inizio delle politiche di “apertura e riforma”.
Il gruppo ha anche visitato un museo del carbone. La guida del museo ha detto ai partecipanti che le miniere di carbone della Cina sono molto sicure, senza menzionare affatto gli incidenti che sono spesso apparsi sui giornali.
Le miniere cinesi sono generalmente considerate le più mortali al mondo, nonostante ci sia una grande discrepanza tra le testimonianze ufficiali e non ufficiali sul bilancio dei morti. Nel 2007, Robin Munro, attivista dei diritti umani che lavorava per il Bollettino del Lavoro Cinese ha stimato che il settore delle miniere di carbone cinese conta 20.000 morti all’anno. Un articolo del 2012 di Xinhua, portavoce del regime, ha riferito che nella prima metà del 2011, vi erano stati 1.973 incidenti mortali nelle miniere di carbone in Cina.
Il giornalista ha potuto registrare un video delle attività del gruppo, che è stato inserito in un servizio dell’Apple Daily. Un altro partecipante al tour ha detto nel video: “Le fabbriche e le miniere di carbone saranno anche descritte come molto potenti, ma non si fa menzione delle esplosioni o dei danni ai lavoratori. Sento che ci trattano come se avessimo dei pensieri arretrati e come se ci potessero facilmente fare il lavaggio del cervello.
Centoventi studenti universitari dalla città di Xian, inclusi alcuni giovani membri del Partito Comunista, sono stati anche loro invitati ad avere uno “scambio” con gli studenti di Hong Kong. Il reporter ha ricordato che un membro del Partito gli ha detto che il governo monopartitico è l’unico modo per mantenere la stabilità a lungo termine.
“Il potere del Partito Comunista Cinese (PCC) viene dalla canna di un fucile. Non si può semplicemente consegnare lo Stato ad altri”, ha affermato il membro del PCC.
I membri del PCC hanno anche affermato che la gente di Hong Kong non conosce la verità sul massacro di Piazza Tiananmen del 1989. Un membro del PCC avrebbe detto al reporter che la polizia era stata costretta a sopprimere gli studenti perché molti di loro avevano ucciso dei poliziotti.
“Loro [gli studenti] hanno scuoiato i poliziotti e li hanno appesi ai cancelli della città. Quindi i soldati sono stati costretti ad agire”, ha detto il membro del PCC.
Il tour ha anche organizzato delle foto con il Segretario del Partito della provincia dello Shanxi. Quando è arrivato, ai giovani è stato ordinato di gridare lo slogan Amo la mia Cina.
Appena due settimana fa, il 29 luglio, 90.000 residenti ad Hong Kong sono scesi per le strade per protestare contro l’aumento dell’influenza comunista cinese nei loro affari. In precedenza, il governo della regione a statuto speciale di Hong Kong, ha annunciatol’aggiunta di un “corso di educazione morale e nazionale” al programma della scuola elementare, con lo scopo di insegnare agli studenti l’ideologia comunista.
(Fonte EpochTimes)