Cosa vuol dire che i polli vengono allevati a terra? C’è d’andare fieri del Made in Italy nel settore avicolo? Come sono e come vivono i polli che finiscono nei piatti degli italiani?
In Italia vengono allevati ogni anno ben mezzo miliardo di polli. I polli sono la specie allevata che cresce più velocemente. Negli allevamenti intensivi, i polli crescono fino a 90g al giorno, raggiungendo il peso di macellazione in appena 39-42 giorni (in altri sistemi di allevamento i polli vivono oltre gli 80 giorni). L’esasperata selezione genetica che consente di ottenere velocità di crescita elevate e un alto rendimento di carne (specie del petto) ha gravi conseguenze sulla salute e il benessere dei polli.
Allevare intensivamente un pollo significa:
- stiparlo in capannoni chiusi insieme ad altri animali fino a raggiungere il numero di 20 capi al m2
- utilizzare razze appositamente selezionate per farlo crescere in poco tempo ed ottenere un alto rendimento di carne
- tenerlo in condizioni così estreme che troppo spesso è portatore di Campylobacter o Salmonella
- somministrargli antibiotici anche se non è malato
L’industria cerca di rassicurare i consumatori con informazioni fuorvianti, sventolando la denominazione Made in Italy. Ma sono solo strategie mirate ad assolvere le colpe del sistema intensivo con cui alleviamo oltre il 95% dei polli italiani.
CIWF Italia Onlus, l’unica associazione italiana no profit che lavora esclusivamente per la protezione e il benessere degli animali negli allevamenti, ha creato un’infografica per ristabilire la verità sul pollo, un animale che viene allevato in condizioni davvero estreme, dove di benessere animale non c’è nemmeno l’ombra.
Se consumi prodotti di origini animale, chiedi e scegli #nonintensivo.