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I mirror speaking, quella capacità magica di parlare alla rovescia

parlare alla rovescia

Molte persone hanno una abilità innata quella di parlare alla rovescia. Una specie di lingua segreta.

Sono i “mirror speakers”, un numero tuttora indefinito di persone ignorate dalla psicologia, dalla neurologia, o da quanto di scientifico possa dare spiegazione a una capacità, che alcuni chiamano “dote”, considerata rara. Continue Reading

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Niccolò Ciatti vittima di una generazione egoista, individualista e codarda

Niccolò Ciatti, ucciso in discoteca

Quello che è successo l’altra notte in discoteca a Lloret de Mar è allucinante.

Niccolò Ciatti, 22 anni compiuti da appena un mese, preso a calci e pugni da tre merde all’interno di una arena improvvisata colma di bestie. Ucciso in discoteca.

Si chiama Rasul Bissoultanov e ha 24 anni il ceceno, ora in carcere, che avrebbe sferrato il calcio mortale uccidendo Niccolò Ciatti. È lui l’animale. Gli altri due ceceni sono invece stati scarcerati e possono rientrare in Francia dove vivono come richiedenti asilo.

Nel 2017 morire per una serata passata a divertirsi in discoteca, per un banale spintone non ha senso. Non ha senso nemmeno l’indifferenza umana. Nessuno li ha fermati. Nemmeno il personale della discoteca. Continue Reading

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La società attuale è davvero il Mondo alla rovescia

Viviamo in un mondo alla rovescia. Chi ci comanda ha fatto un ottimo lavoro. Ha costruito un mondo alla rovescia dove tutto è ormai in vendita, anche la morale, l’etica, la civiltà, il buon senso, l’affetto, i valori sociali.

Un mondo a testa in giù fatto di persone che vivono con l’ansia addosso e che non sanno più dove sia il cielo e dove la terra, il mare. Dove andremo a finire? Proviamo ad immaginare, supponiamo che…

Supponiamo che l’Italia perda all’improvviso tutti i suoi migliori cittadini

Parabola. Supponiamo che l’Italia perda all’improvviso i suoi cinquanta migliori fisici, i suoi cinquanta migliori chimici, i suoi cinquanta migliori fisiologi, i suoi cinquanta migliori matematici, i suoi cinquanta migliori poeti, i suoi cinquanta migliori pittori, i suoi cinquanta migliori scultori, i suoi cinquanta migliori musicisti, i suoi cinquanta migliori letterati, i suoi cinquanta migliori meccanici, i suoi cinquanta migliori ingegneri civili e militari, i suoi cinquanta migliori artiglieri, i suoi cinquanta migliori architetti, i suoi cinquanta migliori medici, suoi cinquanta migliori chirurghi, i suoi cinquanta migliori farmacisti, i suoi cinquanta migliori marinai, i suoi cinquanta migliori orologiai, i suoi cinquanta migliori banchieri, i suoi duecento migliori commercianti, i suoi seicento migliori agricoltori, i suoi cinquanta migliori fucinatori, i suoi cinquanta migliori fabbricanti d’armi, i suoi cinquanta migliori conciatori, i suoi cinquanta migliori tintori, i suoi cinquanta migliori minatori, i suoi cinquanta migliori produttori di panno, i suoi cinquanta migliori produttori di cotone, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di seta, i suoi cinquanta migliori produttori di tela, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di chincaglierie, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di ceramiche e porcellane, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di cristalli e vetrerie, i suoi cinquanta migliori armatori, le sue cinquanta migliori ditte di trasporto, i suoi cinquanta migliori tipografi, i suoi cinquanta migliori incisori, i suoi cinquanta migliori orafi e altri specialisti nella lavorazione dei metalli, i suoi cinquanta migliori muratori, i suoi cinquanta migliori carpentieri, i suoi cinquanta migliori falegnami, i suoi cinquanta migliori maniscalchi, i suoi cinquanta migliori coltellinai, i suoi cinquanta migliori fonditori, e le tante altre persone di professione non designata più abili nelle scienze, nelle belle arti, nelle arti e nei mestieri che nel loro complesso rappresentino i tremila migliori scienziati, artisti e artigiani d’Italia. Continue Reading

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L’epoca della paura

epoca della paura

Nell’era della crisi mondiale soltanto “un’industria” non è in crisi: quella della paura. Nella società così com‘è, il mondo alla rovescia, stiamo vivendo un’epoca segnata dalla paura e dall’incertezza. Schiavi della paura, che, come diceva Roosevelt “è l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura”.

L’epoca della paura: Viviamo con l’ansia addosso

Quelli che lavorano hanno paura di perdere il lavoro.
Quelli che non lavorano hanno paura di non trovare mai lavoro.
Chi non ha paura della fame ha paura del cibo.
Gli automobilisti hanno paura di camminare e i pedoni hanno paura di essere travolti.
La democrazia ha paura di ricordare e il linguaggio ha paura di parlare.
I civili hanno paura dei militari, i militari hanno paura della mancanza delle armi, le armi hanno paura della mancanza delle guerre.
È l’epoca della paura.
Paura femminile della violenza dell’uomo e paura maschile della donna senza paura. Paura dei ladri, paura della polizia.
Paura della porta senza serratura, del tempo senza orologi, del bambino senza televisione, paura della notte senza pastiglie per dormire e paura del giorno senza pastiglie per svegliarsi.
Paura di ammalarsi, paura di fare un figlio.
Paura della folla, paura della solitudine, paura di ciò che è stato e di ciò che può essere, paura di morire, paura di vivere.

Anche i potenti della terra, però, hanno paura. Hanno paura di un popolo informato. 

Chi ha paura non è un uomo libero.

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