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Europei 2012: La Top Ten della storia dei ‘biscotti’

Oltre a Svezia-Danimarca c’è di più. La storia delle competizioni per nazionali porta con sé una serie interminabile di “biscotti” più o meno clamorosi. Ecco la Top Ten delle sospette combine.
Italia-Brasile 2-1: semifinale Mondiali 1938
Una combine all’atto decisivo di una competizione di questo livello non è nemmeno concepibile. Eppure le cronache di quegli anni difficili, giusto per usare un eufemismo, raccontano di forti sospetti sul confronto tra l’Italia fascista campione del mondo in carica e il Brasile di Leonidas. Perché Leonidas, la stella del calcio verdeoro prima dell’arrivo di Pelé, fu lasciato stranamente in panchina proprio al cospetto dell’Italia (considerate anche il fatto che all’epoca i cambi non esistevano). La versione ufficiale parla di un atteggiamento iper-supponente del ct brasiliano Ademar Pimenta, che decise di farlo riposare in vista di una finale data per scontata. Ma il lato oscuro della storia racconta di sospetti più che forti su un accordo sottobanco. A quale versione credere?
Germania Ovest-Germania Est 0-1: prima fase a gruppi Mondiali 1974
Non lo ammetteranno mai, nemmeno sotto tortura. Ma quella partita fu più che sospetta. Siamo all’ultima giornata del primo girone e la Germania Ovest – paese ospitante – se la deve vedere con i cugini dell’Est, alla prima partecipazione a un Mondiale. Quel 22 giugno ad Amburgo passa però alla storia per il successo a sorpresa della Germania Est, che si impose con l’epico gol di Sparwasser a 13′ dal termine. Tutto bello, da annali. Se non fosse che qualche calcolino ad Ovest fu fatto eccome. Perdendo e lasciando il primo posto del gruppo all’Est fu evitato lo scontro con Argentina, Brasile e Olanda nel secondo girone. Beckenbauer e soci presero invece Polonia, Svezia e Jugoslavia, volando in finale freschi come delle rose per battere gli Oranje di Cruijff.
Argentina-Perù 6-0: seconda fase a gruppi Mondiali 1978
Lo scandalo più grande a livello internazionale in quello che è stato forse il Mondiale più artefatto nella storia del calcio. La perla arriva il 21 giugno 1978 a Rosario, quando i padroni di casa dell’Argentina affrontano il Perù nell’ultima giornata del secondo gironcino. Il Brasile ha già giocato il giorno prima e avendo battuto 3-1 la Polonia costringe l’albiceleste a imporsi almeno 4-0 per andare in finale passando come prima. Guarda caso, la sfida con il Perù finisce con un incredibile 6-0. Facilitato anche dal fatto che il portiere peruviano fosse in realtà un certo Ramon Quiroga, ovvero un argentino naturalizzato. Molti dei protagonisti di quella partita confessarono anni dopo ciò che era stato sotto gli occhi di tutti, la partita fu comprata dal regime dei “generali”.
Austria-Germania Ovest 1-0: prima fase a gruppi Mondiali 1982
Dopo lo scandalo di Argentina-Perù non può che venire il “patto di non aggressione di Gijon”. Si arriva all’ultima giornata con le due squadre che passerebbero il turno a braccetto in caso di successo austriaco per 1-0. Anche la Germania Ovest, che aveva debuttato perdendo clamorosamente contro l’Algeria di Madjer e si era rialzata battendo 4-1 il Cile. L’esito del match è scandaloso. Perché Hrubesch segna dopo 10′ portando in vantaggio l’Austria. E tutto il resto è una stucchevole melina che punta soltanto a eliminare l’Algeria. Per la serie “meglio due feriti che un morto”, peccato che il “morto” in queste storie ci sia sempre e sia il terzo incomodo puntualmente eliminato.
Italia-Camerun 1-1: prima fase a gruppi Mondiali 1982
Una partita che ad anni di distanza solleva ancora moltissimi interrogativi che per amor di patria non sono stati sviscerati in tutto e per tutto. L’Italia che ha pareggiato 0-0 con la Polonia e 1-1 con il Perù ha l’obbligo di non perdere per passare il turno, mentre il Camerun avrebbe la possibilità di farcela soltanto vincendo. Graziani apre le danze al 61′, ma soltanto un minuto dopo pareggia M’Bida. Finisce 1-1 e passano soltanto gli Azzurri, che poi si sveglieranno nel girone della morte con Argentina e Brasile e vinceranno la coppa. Ma la partita con il Camerun porterà a un’inchiesta di Oliviero Beha a dir poco affossata da problemi editoriali di varia natura. L’Italia comprò la partita?
Spagna-Malta 12-1: qualificazioni Europei 1984
Anche la Spagna ha qualche scheletro nell’armadio. Come non dimenticare l’incredibile partita del dicembre 1983, quando le Furie Rosse erano a un passo dalla mancata qualificazione per il torneo che si sarebbe disputato in Francia l’estate successiva. La Spagna, giunta all’ultima partita del girone contro Malta, aveva bisogno di un 11-0 per staccare il pass eliminando l’Olanda. Un risultato sulla carta più che improbabile. Peccato che quel giorno a Siviglia accadde l’impossibile. La Spagna vince con 11 gol di scarto e vola all’Europeo con il verificarsi di un risultato mai registrato prima nella storia degli Europei tra qualificazioni e fase finale. Uno scandalo bello e buono, in soldoni.
Inghilterra-Irlanda del Nord 0-0: qualificazioni Mondiali 1985
Un grandissimo favore da parte dei cugini inglesi. Perché nell’ultima partita del gruppo di qualificazione per il Mondiale messicano, i padroni di casa affrontano l’Irlanda del Nord a Wembley con il pass già in tasca. Agli ospiti servirebbe un mezzo miracolo, tornarsene a casa con un punticino che varrebbe il Mondiale. E così è, grazie a un’Inghilterra quanto mai addormentata. Un favore indimenticabile.
Argentina-Romania 1-1: fase a gruppi Mondiali 1990
I campioni del mondo non partono bene, perdendo al debutto contro il Camerun di Omam-Biyik. Alla seconda partita però si rialzano con un 2-0 all’URSS e si arriva quindi all’ultima giornata della prima fase con uno scenario ben delineato. Se l’Argentina pareggia con la Romania, passa al turno successivo qualunque sia il risultato di Camerun-URSS. E lo stesso vale per i rumeni. Non a caso, finisce 1-1. Apre Monzon al 63′ e pareggia a stretto giro di posta Balint (68′). La Russia vince 4-0 contro il Camerun (altro biscotto non male) ma è fuori. Una scena molto simile si verifica sempre a Italia ’90 tra Olanda e Irlanda, che pareggiando 1-1 eliminano l’Egitto.
Brasile-Norvegia 1-2: fase a gruppi Mondiali 1998
Un regalo non male da parte del Brasile campione in carica. Che vince senza impressionare le prime due partite con Scozia e Marocco, arrivando all’appuntamento finale del Gruppo A con già la qualificazione in tasca. La Seleçao opera un moderato turnover e si porta in vantaggio con Bebeto al 76′. Ma poi smette di giocare e tra 83 e 87′ arriva la rimonta servita da Tore Andre Flo e Rekdal (su rigore discusso) che porterà avanti entrambe le nazionali. A scapito del Marocco, ovviamente, al quale non bastò battere 3-0 la Scozia.
Svezia-Danimarca 2-2: fase a gruppi Europei 2004
Il biscotto per antonomasia, quanto meno dalle nostre parti. La partita che ha più somiglianze, si spera non nel risultato, con la situazione attuale degli Azzurri. Anche quella volta l’Italia non era riuscita andare due pareggi nelle prime due giornate e un 2-2 tra Svezia e Danimarca avrebbe condannato gli uomini del Trap a una eliminazione anche in caso di successo sulla Bulgaria. Gli Azzurri vincono la loro partita, ma nella sfida nordica è come da copione 2-2. Un 22 giugno da dimenticare.
(Fonte  Eurosport.com)
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Il tiro alla fune europeo

 

 

Per la Merkel il 6 maggio potrebbe diventare un 11 settembre. Tra due settimane oltre che per il ballottaggio in Francia si vota in Grecia, il paese nel quale il rigore teutonico ha già prodotto 1.752 suicidi. L’Irlanda ha detto che sottoporrà il nuovo trattato a referendum popolare. L’Olanda, finora tra i più stretti alleati della Germania, traballa: la coalizione di centrodestra si è spaccata proprio sul fiscal compact ed il premier Mark Rutte annunciato le elezioni anticipate. Alle quali il partito nazionalista si presenta con lo slogan «Fuori i dittatori di Bruxelles». La Spagna ha notificato all’Europa che con il 25 per cento di disoccupazione non potrà rispettare le scadenze sul deficit pubblico. In Danimarca l’appoggio a Berlino sta facendo scricchiolare il nuovo governo della socialdemocratica Helle Thorning Schmidt. Quanto alla Gran Bretagna, quel patto non l’ha mai sottoscritto. Allora, era il 2 marzo, si sprecarono sentenze sull’euroscetticismo e l’isolamento britannico, dimenticando che sulle grane dell’Europa la storia ha sempre dato ragione all’Inghilterra. Come si vede l’onda è molto diffusa, e non è di destra né di sinistra ma solo di cittadini normali. Se lo ricordi anche Mario Monti.

Se oggi l’Unione europea facesse una cosa elementare in democrazia, sottoponesse cioè a referendum nei paesi membri il nuovo trattato di bilancio ed i vincoli scritti voluti dalla Merkel su tasse, welfare, lavoro, che risultato uscirebbe? Il fatto che a Bruxelles e Berlino non passi neppure per la testa un’ipotesi del genere, la dice lunga sugli interessi in ballo. Voi direte: è ovvio che tra il burro e i cannoni risultano più graditi i primi. Non sempre è così: gli inglesi accettarono le lacrime, sudore e sangue di Churchill per battersi contro Hitler. Gli americani l’invito di Kennedy a chiedersi che cosa potevano fare loro per l’America, e non l’America per loro. Noi italiani abbiamo detto sì alle leggi speciali contro il terrorismo e no al ritorno della scala mobile. Oggi se si continua a sacrificare la democrazia allo spread, prima o poi (più prima che poi) saranno gli stessi popoli a mandare al diavolo i mercati e i tedeschi. Anche perché che cosa viene offerto in cambio a noi europei? Un ruolo ormai marginale rispetto alle nuove potenze ed agli Usa. Un benessere che regredisce a livelli di sottosviluppo. Un paio di secoli di conquiste civili e sociali considerate rottamabili. Uno standard di vita che rifulge solo nei film di Woody Allen. In poche parole, un luogo dove uno solo comanda e tutti gli altri lavorano per lui: ci ricorda qualcosa.

(Fonte Il Tempo)

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