I metodi di Pascal Poot, lontani dall’agricoltura moderna, sono oltreché iperproduttivi, naturali e poco costosi. Gli scienziati pensano di trovare delle risposte ai cambiamenti climatici.
Qui il terreno è così sassoso e il clima così arido che le querce vecchie di 50 anni sono più piccole di un uomo. All’entrata della fattoria di Pascal Poot, sulle alture di Lodève (Hérault) troneggia un vecchio cartello in cartone: “conservatoria di pomodori”.
Ogni estate, i pomodori gialli a pera e altri Neri di Crimea crescono qui in una pazza abbondanza. Senza irrigazione malgrado la siccità, senza tutore, senza cure e alcun pesticida ne concimi, le sue migliaia di piante producono fino a 25 kg di pomodori ciascuna.
Il suo segreto? E’ nei semi che Pascal Poot semina davanti a me, con dei gesti che mischiano pazienza e nonchalance. L’inverno sta per terminare nella regione, è venuto il tempo per Lui di affidare i suoi semi alla terra. Sono le prime semine dell’anno. Continue Reading