La startup italiana che renderà l’acqua potabile in Africa

 

Solwa, startup vicentina che opera nel settore della green economy, “creatura” del 35enne Paolo Franceschetti, ha brevettato il primo modulo di depurazione e desalinizzazione dell’acqua che funziona a energia solare. Ne parla oggi La Stampa. Attualmente 780 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile. Trovare il modo di fornirla è una delle più grandi sfide e uno degli obiettivi più importanti per l’umanità.

Si tratta di una grossa scatola nera, colore scelto per assorbire meglio il calore dei raggi solari: all’interno c’è una vasca, nella quale viene inserita l’acqua. Una volta evaporata, viene sospinta in un’altra cavità da una ventola, alimentata da un pannello fotovoltaico. In questo secondo spazio il vapore torna allo stato liquido, libero da tutti gli inquinanti. Il progetto è utilizzato in molti villaggi africani come soluzione a basso impatto per risolvere il problema dell’acqua potabile, progetto vincitore del premio Gaetano Marzotto e nel 2011 “adottato” persino dall’Onu che ha riconosciuto in quella tecnologia una “innovazione per lo sviluppo dell’umanità”.

Da quella prima invenzione, nata dalla sua tesi di laurea, sono nati altri progetti, essiccatori di fanghi industriali che diventano fonte rinnovabile, essiccatori di cibo, serre agricole per il deserto. Nel 2015, anno in cui Solwa ha ricevuto ben 23 premi, l’azienda ha chiuso un contratto per fornire le serre di potabilizzazione dell’acqua ad alcune scuole del Burkina Faso.

L’ultimo riconoscimento in ordine temporale è assegnato ancora una volta dalle Nazioni Unite: è il Premio Internazionale 2015 UNIDO e CNR “Idee Innovative e Tecnologie per l’Agribusiness” vinto dalla startup e ricevuto tra i padiglioni di Expo grazie al Progetto FoodWa. Si tratta di un sistema innovativo in grado di essiccare il cibo, basato su un software specifico per la calibrazione e il mantenimento della temperatura interna, oltre ad un sistema di ventilazione che garantisce il processo di disidratazione degli alimenti. Per mezzo della sua scalabilità, Foodwa si adatta alle esigenze sia domestiche che industriali, ma la principale caratteristica sta nel fatto di essere un meccanismo completamente autonomo e alimentato con la sola radiazione solare.

Il team oggi è composto da Paolo Franceschetti, amministratore delegato di Solwa Srl, dal fratello Davide, classe 1977 e laurea in Scienze Politiche all’Università di Padova, responsabile comunicazione della società; Sara Canella, 36 anni, collaboratrice e referente marketing; Stefano Gallucci, classe 1965, amministratore delegato di Solwa Srl e di Santex Rimar Group; Matteo Pasquini, 35 anni, responsabile R&D.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”