La minaccia terroristica continua ad espandersi, colpendo sempre più Paesi con tattiche diversificate. L’unico obiettivo: uccidere. Lo segnala la Risk Map 2017 pubblicata da Aon.
La mappa dei Paesi a rischio attacchi terroristici
La mappa analizza i rischi politici, il terrorismo e gli episodi di violenza legati ad avvenimenti politici suddividendo le varie aree del mondo per diverse gradazioni cromatiche. Insignificante-giallino, basso-verdino, medio-giallo, alto-rosso, estremo-marrone.
Nel 2016 si è registrato un incremento degli attacchi terroristici del 14%, passando dai 3.633 attentati nel 2015 ai 4.151 nel 2016. L’aumento nei Paesi occidentali è del 174%, con 96 attacchi nel 2016 rispetto ai 35 dell’anno precedente. Nonostante i Paesi occidentali hanno registrato un marcato aumento degli attentati terroristici, il numero degli episodi di violenza di natura terroristica per questi Paesi rappresenta meno del 3% degli attacchi terroristici a livello globale.
Nel complesso i livelli di rischio terroristico e politico sono i più alti mai registrati dal 2013, che comprendono non solo quello legato al terrorismo, ma anche l’esposizione a colpi di stato, guerre tra Stati, conflitti civili e ribellioni. Sono 17 i Paesi a più alto rischio attentati, che costituiscono veri e propri epicentri di instabilità, da cui provengono le principali minacce di terrorismo internazionale che aumentano in maniera sensibile l’esposizione ai rischi d’impresa nei Paesi limitrofi. Tre cinture a rischio molto elevato si estendono dall’Africa, passando per il Mediterraneo fino all’Atlantico, attraverso il Mediterraneo Orientale e l’Asia meridionale. A rischio di attentati terroristici, per la prima volta, è anche lo Stato del Vaticano.
Rischio terrorismo alto nel 2017
Henry Wilkinson, Head of Intelligence&Analysis di Risk Advisory ha commentato: “Lo scenario internazionale nel 2017 si sta muovendo in una direzione sempre più soggetta ad episodi di violenza e a crisi di vario tipo, in un trend che vede anche attori statali come minacce alla sicurezza internazionale, oltre a gruppi terroristici. Il terrorismo legato allo Stato islamico e ad Al Qaeda rimane una minaccia alla quale sono esposte decine di Paesi e settori chiave, tra i quali quello petrolifero e del gas, l’aviazione, il turismo, la distribuzione e i media. Ma nel 2017 le imprese dovranno sviluppare delle strategie che facciano fronte anche ai rischi di carattere geopolitico. I nazionalismi autoritari sono in aumento e con essi il rischio di crisi interstatali, colpi di stato, insurrezioni e altre tipologie di rischi politici”.