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Il futuro della realtà virtuale è già presente

 Fonte Immagine: Pixabay AutoreTheDigitalArtist 

Mark Zuckerberg ha dichiarato: «Entro il 2030 le nuove generazioni di Oculus permetteranno agli utenti di teletrasportarsi da un luogo all’altro senza muoversi dal divano». Secondo il milionario fondatore di Facebook in meno di una decina d’anni vivremo a pieno tutte le potenzialità della realtà virtuale. Questa diventerà a tutti gli effetti parte integrante della nostra vita quotidiana. La realtà virtuale diventerà fondamentale tanto per il nostro intrattenimento che per le nostre attività lavorative di ogni giorno.

Utilizzare visori di realtà aumentata ci permetterà movimenti senza limiti, senza correre i pericoli legati agli spostamenti su reali mezzi di trasporto, senza affrontare esosi costi di viaggio, limitando di molto l’inquinamento legato ai trasporti. 

Sarà veramente così? Nel giro di pochi anni la realtà virtuale cambierà completamente il nostro modo di concepire lo spazio, il tempo e la socialità? Non lo sappiamo, gli esperti si dividono. La realtà virtuale ha vissuto diversi momenti, incontrando diversi entusiasmi, a fasi alterne. Pochi anni fa il lancio dei visori per la realtà virtuale era stato accolto come una vera e propria rivoluzione. Questi dispositivi hanno acceso quindi un caldo interesse, ma non si è assistito al grande boom di vendite che le grandi case dell’high-tech avevano previsto.

Tuttavia, la realtà virtuale ha iniziato a costruirsi le sue nicchie di mercato sempre più significative. Inoltre, le difficoltà vissute nel 2020 hanno portato a grandi mutamenti per quanto riguarda gli spostamenti a livello globale. Per mesi viaggiare è diventato difficile per la maggior parte della popolazione del pianeta. In un quadro come questo, la rete e la realtà virtuale hanno svolto un ruolo importantissimo. In questi mesi è cresciuto in modo significativo l’interesse per i dispositivi che permettono di “trasportarsi” virtualmente in ogni parte del mondo. Oggi diversi dispositivi permettono di realizzare vere e proprie riunioni virtuali, guardando i nostri interlocutori attraverso appositi visori, oppure riproducendo la loro immagine realistica e dettagliata, in tempo reale, grazie a degli ologrammi. Quello che fino a pochi anni fa era fantascienza, oggi è una realtà. È una realtà che riguarda nicchie di mercato piuttosto ristrette, ma l’interesse va crescendo.  

Al momento, infatti, sono sempre di più i settori in cui la realtà virtuale gioca un ruolo importante. Nel campo del marketing, ad esempio, la realtà virtuale permette un significativo aumento del customer engagement. Quando un cliente non può visitare uno store fisico, la realtà virtuale rappresenta un’ottima alternativa. Gli utenti possono immergersi in un ambiente simulato sempre più realistico, interagendo direttamente con il brand. Questo consente una buyer experience unica, immersiva e sempre più personalizzata. I grandi marchi si avvicinano sempre di più ai loro clienti e alle loro inclinazioni, ricavando dall’interazione virtuale una mole di dati preziosissimi.  Anche in Italia cresce l’interesse per questo tipo di marketing. Secondo una ricerca svolta da Capterra su un campione di 990 italiani, il 65% ha dichiarato di aver utilizzato o di voler utilizzare la realtà virtuali per fare acquisti. Di questi solo il 9% afferma di aver già fatto esperienza della cosa e il 56% si dichiara interessato e propenso a sperimentare.

Quali sono i settori in cui la realtà aumentata funziona di più oggi? A farla da padrone pare che sia il mercato dell’abbigliamento e degli accessori. La moda punta sempre di più sulla realtà virtuale, ricevendo risposte molto positive dalla clientela. Lo stesso vale anche per le grandi aziende del design internazionale e dell’arredamento. Vedere in virtualmente oggetti d’arredo, visualizzare cambiamenti e ristrutturazioni “virtuali” può essere molto utile per chi si accinge a rinnovare gli interni della sua casa.

L’industria del design non è l’unica a fare ricorso alla realtà virtuale con successo.  Il mondo del gaming ha da sempre lavorato tantissimo in questo senso, trainando l’intero settore. I videogiochi hanno aperto nuove frontiere di percezione della realtà. Ci permettono di immergerci in mondi fantastici e incredibili, proponendoci diversi universi fantasy, d’avventura e di strategia, ma non solo. Oggi diventa facile giocare una partita a blackjack come se ci trovassimo in un casinò tradizionale. Da anni i grandi casinò online internazionali investono per proporre esperienze di gioco sempre più immersive e coinvolgenti. Hanno seguito con molta attenzione l’evoluzione tecnologica, puntando moltissimo sull’innovazione.

La realtà virtuale ci porta a visitare i musei di tutto il mondo. Sono sempre di più i grandi musei che offrono tour virtuali realistici e immersivi: il British Museum di Londra, il museo del Prado di Madrid, l’Ermitage di San Pietroburgo, gli Uffizi di Firenze, il Louvre di Parigi, il Metropolitan di New York, e molti altri ancora. La realtà virtuale permette di ammirare “da vicino” capolavori inarrivabili, come mai prima d’ora.

Dal punto di vista didattico le possibilità diventano praticamente infinite. Si possono visitare terre lontane, habitat naturali incontaminati. Si possono osservare nel dettaglio animali rari nel loro ambiente naturale, si possono “incontrare” addirittura degli animali estinti, ricostruiti virtualmente in ogni dettaglio. L’esperienza ovviamente offre un potenziale di coinvolgimento che nessun altro mezzo oggi offre.

Non sappiamo se tra una decina di anni passeremo veramente le nostre giornate con un visore di realtà virtuale calato sugli occhi. Probabilmente no, sicuramente non nelle modalità che immaginiamo oggi. Tuttavia, la realtà virtuale ha già aperto frontiere inedite, ha già reso concrete prospettive che fino a pochi anni fa erano solo fantasie.

Fonte Immagine: Pixabay Autore: jayross2021

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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