
Sei offerta nuova
pane alzato al cielo
vino che è vita
corpo in cera e sangue avvolto.
Semente
sorgente
sei cuore nascente.
Sgorghi figlio, dal calice di tua madre:
si spezza infine, scricchiola, dà frutto.
Il nodo lo tagli con il filo del respiro
per farti pianto
grido, altare e canto.
Pane delle mie pene, spiga e mica
carne che arde
vino e vigna, porti bimbo
il sale dell’avvento.
Juan Ignacio Siles del Valle
Juan Ignacio Siles del Valle è nato nel 1961 in Cile, da padre boliviano e madre cilena. Laureatosi in letteratura ispanoamericana presso l’Università della Georgia ( Stati Uniti) ha insegnato alla Universidad Mayor de San Andrés( La Paz), ha ricoperto incarichi diplomatici ed è stato Ministro degli Esteri della Bolivia. Attualmente lavora allaSecretaría General Iberoamericana a Madrid. Oltre a Canción de cuna para la muerte de mi madre, ha pubblicato i libri di poesia Con las manos vacías de mariposas muertas ( La Paz 1987); Medulamor ( La Paz, s.d.) e il romanzo Los últimos días del Che ( Barcellona 2007, prima ed. Que el sueño era tan grande, La Paz 2001) tradotto anche in italiano ( Gli ultimi giorni del “ Che”, Milano 2009).
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