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Ecco i prodotti agricoli più coltivati al mondo

prodotti agricoli più coltivati

Canna da zucchero e banane sono i prodotti agricoli più coltivati al mondo. A dirlo è il rapporto annuale della FAO (su dati del 2014). “L’aumento dei salari e l’urbanizzazione stanno cambiando la dieta globale, che oggi è più ricca di proteine, grassi e zuccheri” scrive la FAO nel suo report.

La produzione dello zucchero è l’industria più estesa e più lucrativa del mondo

Nella categoria “crops”, ovvero le coltivazioni destinate al consumo umano, la canna da zucchero con un raccolto da 1,8 miliardi di tonnellate all’anno svetta in cima alla classifica. Al secondo posto il mais con un raccolto di 1 miliardo di tonnellate, a seguire riso (745 milioni), grano (713 milioni) e patate (368 milioni).

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Il Brasile al primo posto tra i produttori di canna da zucchero

Il Brasile è il più grande produttore di canna da zucchero del mondo, con una produzione media di circa 600 milioni di tonnellate all’anno. Viene coltivata in grande quantità, per la produzione chiaramente alimentare dello zucchero di consumo (il killer della salute), ma anche per la produzione di etanolo, che nel paese ha registrato all’inizio del decennio (2011) un utilizzo come carburante comparabile (e secondo alcune fonti superiore) a quello della benzina. L’India e la Cina rispettivamente al secondo e terzo posto.

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Siccità record, situazione drammatica in Italia

siccità in Italia

L’Italia è a secco e la natura è in tilt. La Coldiretti lancia l’allarme siccità. Sono giorni piovosi questi ultimi, ma le precipitazioni ad aprile sono praticamente dimezzate, inferiori del 47,4% rispetto alla media.

Al nord la riduzione è stata addirittura del 72,3%, provocando la peggiore crisi idrica da un decennio. Le situazioni più critiche in Lombardia, dove il livello delle risorse idriche è il più basso degli ultimi 10 anni, e in Veneto con la siccità nelle falde che sta superando ogni record storico negativo degli ultimi 20 anni. Continue Reading

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Allarme agromafie, un business da 16 miliardi di euro

agromafie

Il volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia è salito a 16 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perché la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. Almeno un miliardo e mezzo di euro transitano sotto forma di investimento dall’economia sana a quella illegale, ovvero circa 120 milioni di euro al mese, 4 milioni di euro al giorno. Continue Reading

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L’elogio al contadino

terra-soldi

Il mito della città ha iniziato a vacillare, comportamenti alternativi hanno rivalutato scelte produttive e di vita che trovano nel legame con la natura, e dunque con la campagna, il loro fondamento. Grazie a una recuperata cultura del cibo, dell’ambiente, delle relazioni, la funzione e le potenzialità di un lavoro apparentemente destinato all’estinzione sono di nuovo al centro dell’attenzione.

Contadini è una parola con una lunga storia. Da subito ha trovato la sua eco in «città». I contadini erano coloro che abitavano nel contado, cioè il territorio agricolo che stava intorno allo spazio urbano. Continue Reading

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Pascal Poot, l’uomo che coltiva pomodori senza acqua o pesticidi

I metodi di Pascal Poot, lontani dall’agricoltura moderna, sono oltreché iperproduttivi, naturali e poco costosi. Gli scienziati pensano di trovare delle risposte ai cambiamenti climatici.

Qui il terreno è così sassoso e il clima così arido che le querce vecchie di 50 anni sono più piccole di un uomo. All’entrata della fattoria di Pascal Poot, sulle alture di Lodève (Hérault) troneggia un vecchio cartello in cartone: “conservatoria di pomodori”.

Ogni estate, i pomodori gialli a pera e altri Neri di Crimea crescono qui in una pazza abbondanza. Senza irrigazione malgrado la siccità, senza tutore, senza cure e alcun pesticida ne concimi, le sue migliaia di piante producono fino a 25 kg di pomodori ciascuna.

Il suo segreto? E’ nei semi che Pascal Poot semina davanti a me, con dei gesti che mischiano pazienza e nonchalance. L’inverno sta per terminare nella regione, è venuto il tempo per Lui di affidare i suoi semi alla terra. Sono le prime semine dell’anno. Continue Reading

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