Benvenuti nell’Antropocene, l’era della bomba atomica

Siamo entrati in una nuova epoca geologica, l’Antropocene. La sua caratteristica è l’impatto dell’umanità sull’ambiente globale. Quali sono i limiti fisici da non superare se vogliamo evitare il collasso degli ecosistemi e del clima? Come raggiungere consapevolezza della sfida epocale che abbiamo di fronte? Le soluzioni ci sono, dalle energie rinnovabili alla diminuzione dei rifiuti, ma ogni giorno che perdiamo rende la strada più difficile e i rischi più elevati. Dobbiamo agire, per la qualità di vita nostra e dei nostri figli e nipoti. Il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, presiede la Società meteorologica italiana, racconta l’Antropocene e il ruolo che gioca l’uomo nel rischio distruzione della biodiversità della Terra. Negli ultimi vent’anni Luca Mercalli ha testimoniato e spiegato la crisi climatica ed energetica in oltre mille conferenze per il grande pubblico e in diversi seminari per la scuola e l’università. 

“L’Antropocene è questa era geologica, l’ultima. Ha una data d’inizio, il 16 luglio 1945: quando fu testata la prima bomba atomica. Esattamente in quel momento l’uomo ha segnato il suo pianeta con la stessa forza di un meteorite. Oggi come allora continua a farlo in modo indiscriminato senza più attenuanti visto che, grazie alla scienza, sappiamo ciò che stiamo facendo.

Siamo così poco attenti da non essere nemmeno più antropocentrici. Non mettiamo l’uomo al centro visto che ci stiamo estinguendo con le nostre stesse mani. Se tra 100 mila anni arrivasse una nuova civiltà sulla terra troverebbe ancora i segni di questo disastro. Radiazioni, plastica negli oceani, idrocarburi nel sottosuolo sono solo alcuni esempi.

Ogni cittadino non può alzare le mani professandosi impotente. Più attenzione ai consumi domestici, passare a fonti energetiche rinnovabili, ottimizzare gli acquisti, ragionare sulla provenienza del cibo e sul suo impatto ambientale sono pratiche che potrebbero ridurre quei 7 mila chili di anidride carbonica prodotta da ogni italiano in un anno. Anche la politica ha una grossa responsabilità. Prendiamo Trump, uno dei suoi primi atti è stato negare il cambiamento climatico, facendoci fare un salto indietro di 30 anni”.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”