La moneta complementare può rappresentare una nuova opportunità per l’economia, per il mercato, per il territorio e per la community che la utilizza. Di fronte alla crisi economico-finanziaria e alla galoppante disoccupazione aumentano i suoi utilizzatori che ne hanno appreso i vantaggi: risparmio di costi e di liquidità, maggiore potere d’acquisto e maggiore semplicità e rapidità degli scambi e della distribuzione di beni, servizi e lavoro.
Nel mondo oggi esistono circa 5000 monete complementari, di vario genere, utilizzate in diverse comunità: alcune di esse si basano sulla concessione di crediti reciproci che non generano interessi, come quelli in moneta ufficiale, come il LETS (Local Exchange Trading System), nato negli anni ’70 e diffuso in Gran Bretagna e Australia; altri si basano sul tempo (attribuendo un valore alle ore di lavoro dei partecipanti al circuito), come le Ithaca Hours negli Stati Uniti dal ’90.
In Belgio circa 5.000 commercianti accettano pagamenti in RES, moneta complementare utilizzata da oltre 100.000 consumatori attraverso un’apposita card simile alle carte prepagate ricaricabili. In Italia dal 2001 è attivo il network BexB dove circa 2500 imprese acquistano e vendono beni e servizi senza esborso di denaro, ma attraverso un sistema di crediti e debiti commerciali a tasso zero in moneta complementare EuroBexB, l’unità di conto che regola le transazioni nel circuito. Circa 2000 aziende sfruttano il servizio di Bexb. Da qualche anno è nato lo SCEC (sconto che cammina), moneta complementare rappresentata da biglietti, emessi dall’associazione ARCIPELAGO SCEC, che fungono da buoni sconto sul prezzo riutilizzabili successivamente.
Per alcuni la moneta complementare è diventato un business ad elevata utilità sociale, come nel caso della Wir Bank svizzera nata come cooperativa con l’obiettivo di sopperire alla crisi del ’29 e concede crediti in moneta complementare Wir di cui ne usufruiscono circa 60.000 imprese che vogliono fronteggiare le crisi di liquidità e agevolare gli scambi. L’obiettivo aziendale prioritario della Banca WIR è il sostegno economico delle PMI. Ai clienti privati offre una vasta gamma di prodotti bancari a condizioni estremamente vantaggiose.
La Banca WIR, ex Swiss Economic Circle (GER: Wirtschaftsring-Genossenschaft), o WIR, è un sistema indipendente di valuta complementare in Svizzera, che serve le piccole e medie imprese.
WIR è stata fondata nel 1934 da imprenditori Werner Zimmermann e Paolo Enz a causa di carenza di valuta dopo il crollo del mercato azionario del 1929.
Entrambi Zimmermann e Enz sono stati influenzati dall’economista tedesco Silvio Gesell.
Anche se ti sembrerà strano, ogni giorno utilizzi monete complementari: infatti, oltre ai sistemi di scambio organizzati come quelli sopra citati, esistono monete complementari specifiche come i buoni pasto (es. ticket restaurant) e i punti dei programmi fedeltà (frequent flyer per gli aerei, carte fedeltà nei supermercati, ecc.). Queste sono monete che permettono di acquistare beni o servizi e sono complementari rispetto all’euro!
Fuori da questa crisi, adesso!. Come siamo finiti in questo vicolo cieco? E perché, chiede Krugman, “i cittadini dei paesi più avanzati del mondo, paesi ricchi di risorse, talenti e competenze – gli ingredienti che assicurano prosperità e un tenore di vita dignitoso per tutti – stanno ancora soffrendo”? Con l’abituale lucidità e forza polemica, il Premio Nobel per l’Economia individua le origini della crisi finanziaria, economica e politica che stiamo attraversando.
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