
Copertina del libro “Io sono Una“, prima graphic novel autobiografica della scrittrice e artista inglese Una
Migliaia di donne ogni giorno subiscono violenza. È una vera e propria strage. Nel mondo una donna su tre è vittima di maltrattamenti.
Femminicidi nel mondo
Si stima che delle 87mila donne uccise nel mondo l’anno scorso, circa 50mila (il 58%) sono state assassinate da compagni o membri della famiglia.
È quanto emerge dal rapporto “Global study on homicide: gender-related killing of women and girls” delle Nazioni unite, che analizza i dati relativi ai femminicidi nel mondo, pubblicato in occasione della Giornata mondiale per il contrasto alla violenza contro le donne.
Il luogo più pericoloso per le donne è casa propria. Molte delle vittime di femminicidio sono uccise proprio dai loro partner ma anche da padri, fratelli, madri, sorelle o altri membri della famiglia, a causa del loro ruolo di donne.
Secondo Un Women, l’agenzia Onu che si occupa dei diritti femminili, circa 120 milioni di bambine nel mondo sono state costrette a un rapporto sessuale o a un atto di natura sessuale.
Asia e Africa i continenti con più femminicidi
Secondo il rapporto delle Nazioni unite, a livello globale è l’Asia il continente dove si sono verificati più femminicidi (20.000), seguita da Africa (19.000), Americhe (8.000), Europa (3.000) e Oceania (300).
In percentuale però, in Africa il tasso di donne uccise è di 3,1 ogni 100 mila donne, 1,6 nella Americhe, 0,9 in Asia e 0,7 in Europa.
Il femminicidio è un problema strutturale, non un’emergenza stagionale
I numeri inaccettabili delle vittime, nonostante gli appelli globali e gli sforzi compiuti finora, sono allarmanti. La violenza sulle donne è una piaga sociale ed economica (“la violenza domestica” in Italia costa 17 miliardi) ancora difficile da estirpare.
Le donne, spiega il direttore esecutivo dell’Agenzia Onu su droghe e crimini, Yury Fedotov, “continuano a pagare l’alto prezzo del risultato di disuguaglianza di genere, discriminazione e stereotipi”.