A Taranto si muore di più vicino all’Ilva. Questo e’ emerso dallo studio, pubblicato dalla rivista Epidemiologia & Prevenzione e’ condotto dal gruppo di esperti guidati dal professor Annibale Biggeri per il Gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, nel corso del procedimento penale riguardante l’Ilva di Taranto. Lo studio mostra un aumento della mortalità e delle ospedalizzazioni per tumori e per malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolare nei quartieri più vicini alla zona industriale, anche dopo aver tenuto conto delle differenze sociali. Di seguito un estratto dello studio, che ci fa ancora di più capire quello che sta accadendo a Taranto.
INTRODUZIONE: La città di Taranto è sede di un grande porto industriale, commerciale e militare, dell’arsenale della Marina militare italiana e di un importante centro industriale con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico d’Euopa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale. Sono stati documentati per l’intera città di Taranto eccessi di mortalità e incidenza di patologie tumorali. Tuttavia non sono disponibili analisi epidemiologiche per le diverse aree geografiche della città che abbiano tenuto conto dell’importante effetto di confondimento della stratificazione sociale.
OBIETTIVO: fornire, attraverso uno studio di coorte, un quadro di mortalità e ospedalizzazione delle persone residenti nei Comuni di Taranto,Massafra e Statte, in particolare dei residenti nei quartieri più vicini ai complessi industriali, dopo aver tenuto conto del livello socioeconomico.
METODI: utilizzando gli archivi anagrafici comunali è stata arruolata la coorte delle persone residenti al 01.01.1998, o successivamente entrate fino al 2010, nei tre comuni della zona. A ogni individuo della coorte è stato attribuito il livello socioeconomico (per sezione di censimento) e il quartiere di residenza sulla base della geocodifica degli indirizzi all’inizio del follow-up. Sono stati calcolati i tassi di mortalità e ospedalizzazione per quartiere, standardizzati per età. L’associazione tra le esposizioni di interesse (quartiere e livello socioeconomico) e mortalità/morbosità è stata valutata attraverso modelli di Cox, aggiustati per età e periodo di calendario, separatamente per maschi e femmine.
RISULTATI: la coorte è composta da 321.356 persone (157.031 maschi, 164.325 femmine). L’analisi per livello socioeconomico ha messo in evidenza un differenziale rilevante per entrambi i sessi per mortalità/morbosità totale, cardiovascolare, respiratoria, malattie dell’apparato digerente, tumori (in particolare stomaco, laringe, polmone e vescica) con eccessi nelle classi più svantaggiate. Anche dopo aver tenuto conto del livello socioeconomico, sono emersi tassi di mortalità e ospedalizzazione più elevati per alcune patologie per i residenti nelle aree più vicine alla zona industriale: quartieri dei Tamburi (Tamburi, Isola, Porta Napoli e Lido Azzurro), Borgo, Paolo VI e il comune di Statte. La mortalità per tutte le cause aumenta dell’8-27% (a seconda dei quartieri), i tumori maligni aumentano del 5-42%, le malattie cardiovascolari del 10-28%, e le malattie respiratorie dell’8-64%.
CONCLUSIONI: i risultati di questo studio mostrano un’importante relazione tra stato socioeconomico e profilo sanitario nell’area di Taranto. Dopo aver tenuto conto di tale effetto, i quartieri più vicini alla zona industriale presentano un quadro di mortalità e ospedalizzazione più compromesso rispetto al resto dell’area studiata.
Scarica lo studio integrale e le tabelle aggiuntive.