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Un Paese corrotto, in un mondo corrotto

Corruzione nel Mondo

Ieri, Transparency International, l’organizzazione non governativa che da tempo si occupa della corruzione nel mondo, ha presentato il suo rapporto annuale, il “Global Corruption Barometer”. È una sorta di gigantesco sondaggio che coinvolge più di 114.000 persone di 107 Paesi, e i cui risultati vengono poi intrecciati con altri dati, come quelli sulle denunce e sui processi. Ne viene fuori una mappa mondiale della corruzione. Il dato allarmante è che il fenomeno è in crescita ovunque: dall’America alla Cina, passando per l’Australia.

L’Italia, Paese nel quale addirittura il 5 per cento degli intervistati ha ammesso di aver dovuto pagare una tangente è, com’è facile immaginare, ai primi posti di molte graduatorie. Per esempio, è ai primissimi posti fra i Paesi dove è più avvertita la corruzione dei partiti. Al secondo posto, il Parlamento. Sempre in Italia, il 45 per cento degli intervistati è convinto che anche i media siano corrotti. Un dato comunque colpisce più di altri: in Italia la media di chi crede che le persone possano fare qualcosa contro la corruzione è assai più bassa della media europea. Da noi, insomma, la corruzione, la spaventosa corruzione sembra produrre anche apatia. Rassegnazione.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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