Open Ricostruzione è uno strumento a disposizione degli amministratori locali e dei cittadini affinché in Emilia ci sia una ricostruzione trasparente, partecipata e intelligente dei comuni colpiti dal sisma del 2012. Consiste in primo luogo di una piattaforma che consente di tenere traccia di tutti i soldi (donazioni e finanziamenti) messi a disposizione dell’Emilia; e di monitorare i relativi progetti di ricostruzione. Accanto ai dati, nel corso del 2013 Action Aid farà indagini sul campo per verificare l’effettivo andamento dei progetti stilando un rapporto finale. E’ un progetto aperto nel senso che è possibile fare segnalazioni, commenti, proposte su ogni singola voce.
Quando si verificano eventi di eccezionale gravità, quali il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna e le zone circostanti nel maggio scorso, è necessario mobilitare in brevissimo tempo risorse imponenti.
Portare i primi soccorsi, impostare una scala di priorità di intervento, mettere in sicurezza le situazioni più critiche agendo su un territorio molto vasto; confrontarsi con le difficoltà delle comunità locali, ferite e disperse dall’emergenza.
Le scelte compiute nei primi momenti influenzeranno anche il “dopo”: saranno carico di pochi, ma incideranno profondamente su migliaia di persone.
Mai come in questi casi, si rivela essenziale la capacità di attivare e mantenere una rete di comunicazione aperta e attiva che colleghi le istituzioni, le organizzazioni impegnate nei soccorsi ed i cittadini: per gestire l’emergenza, ma anche per permettere di raccogliere informazioni ed esprimere bisogni. In questo senso, quanto avvenuto dopo il sisma in Emilia è stato molto differente da precedenti esperienze; si è sviluppata una capacità di connessione e di confronto diffusa, resa possibile dalla Rete come oggi la viviamo, che ha generato da subito una ricerca fortissima di trasparenza.
Open Ricostruzione prende vita grazie all’impegno di un gruppo di persone già attive sul tema dell’open data, ascoltate da istituzioni capaci di guardare alla trasparenza e all’apertura come ad una opportunità e non come a un rischio. Il progetto è supportato da aziende che credono in questi valori e da singole persone, ma non avrebbe senso senza la consapevolezza, oggi raggiunta da un numero mai così ampio di cittadini italiani, di poter disporre, tramite la Rete, di strumenti per collaborare e condividere informazioni e per incidere in modo diretto sui processi che li riguardano.
Open Ricostruzione mette il futuro dei territori colpiti dal sisma nelle mani di tutti. E’ un modo nuovo per il nostro paese di vivere le scelte relative al bene comune, affrontando le situazioni critiche collettivamente e utilizzando gli strumenti tecnologici a disposizione con intelligenza, allo scopo non solo di ottenere più efficienza e rapidità, ma anche di costruire una relazione di fiducia.
Una Italia più “Smart”, capace di cambiare e rilanciare il proprio sviluppo nonostante le difficoltà, nascerà certamente se adotteremo su larga scala, nei contesti più diversi, un approccio simile: solo mettendo al centro la persona e le comunità, si potranno dispiegare pienamente le potenzialità che la tecnologia oggi offre.
David Bevilacqua (Amministratore Delegato Cisco Italia società che ha sponsorizzato ‘Open Ricostruzione’)