Nel 2013 in Italia 3,5 milioni di auto, pari all’8,0% del totale dei veicoli, hanno girato sulle nostre strade senza possedere una copertura assicurativa, in aumento rispetto al 2012 quando la stima era di 3,1 milioni di veicoli non assicurati. Lo scrive l’Ania nella sua relazione annuale.
Nelle province del Sud si registra la percentuale più elevata con il 13% (era il 12% nel 2012); nel Centro Italia l’incidenza dei veicoli non assicurati è pari all’8,1% (era il 6,4%) mentre al Nord tale valore scende al 5,3% (era il 4,6%). Questo fenomeno, secondo la ricerca di Boston Consulting Group, risulta in Italia avere un’incidenza maggiore rispetto, circa il doppio, della media (3%-4%) riscontrabile in altri paesi europei (Francia, Spagna, Inghilterra e Germania). Lo studio evidenzia in particolare la mancanza per l’Italia di un approccio sistematico volto a identificare o punire i casi di veicoli che circolano senza assicurazione. Nel nostro paese si registra infatti un più basso numero di controlli da parte delle forze dell’ordine e ancora l’assenza di verifiche automatiche effettuate invece in altri paesi (Inghilterra) attraverso le telecamere per l’accesso in autostrada o nei varchi delle zone a traffico limitato.
Ormai la copertura assicurativa sta diventando un “optional” per sempre più automobilisti e possessori di ciclomotori, che decidono di farne a meno a discapito della sicurezza propria e altrui. Tre milioni e mezzo di persone che girano allegramente senza assicurazione, cosa vietata dal Codice della strada (articolo 193), e sanzionata con una multa da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo. Ma come sottolineato manco vengono controllati. Un comportamento pericoloso e criminoso, purtroppo in aumento anche a causa della crisi economica.
Per onor del vero esistono anche casi in cui i cittadini scoprono che la polizza di assicurazione regolarmente pagata non esiste perché non è mai stata stipulata e il finto agente assicurativo si è semplicemente intascato i soldi. Polizze false rilasciate da compagnie non autorizzate dall’IVASS. In questi casi l’autoveicolo non è assicurato, mentre il proprietario è convinto di esserlo.
Se per qualsiasi ragione volete verificare se un’auto è assicurata collegatevi al sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sul portale dell’automobilista dove è disponibile l’applicazione per l’accesso alle informazioni sulla copertura assicurativa Rc auto dei veicoli. Inserendo i numeri di targa degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei ciclomotori immatricolati in Italia si potrà infatti verificare in pochi istanti se i veicoli risultano o meno in regola con gli obblighi assicurativi Rc auto (qui il link diretto). L’attendibilità dell’informazione erogata è garantita dalle compagnie assicuratrici che provvedono ad aggiornare il database con cadenza giornaliera. Non è certo una rivoluzione, ma è uno strumento utile per cercare di monitorare il parco circolante.