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L’Italia ha la Sla

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Ricevo e pubblico la risposta di un cittadino alla lettera indirizzata a Matteo Renzi da Silvia Giordano deputata del Movimento 5 Stelle nella quale racconta la sua storia che l’ha portata, suo malgrado, a conoscere l’inferno della Sla. Renzi intanto tace, è troppo impegnato a ripulirsi la coscienza con una secchiata di acqua gelida.

“Gentile Silvia e, visto ciò che ha scritto, cara Silvia. La lettera che ha scritto è colma della sciagura che ha colpito la sua famiglia. Non solo per la malattia in sè, ma anche per le condizioni del popolo italiano. Anche il popolo italiano si trova in una condizione di Sla: non può moversi, non può parlare, non può fare cenni, è immobile. Ed ha bisogno pure lui di ossigeno! Voi (M5S) fate un lavoro straordinario in parlamento, e sapete meglio di me che non c’è risposta alcuna. E quindi cosa può (?!) fare il Sig. Renzi? Lei sa meglio di me che dovrebbero andare tutti a casa, ma il popolo cui accennavo, pur essendo senza ossigeno, non usa l’arma democratica che possiede. E non parlo solo del voto, ma anche dell’impegno e dell’attenzione che si dovrebbero usare giornalmente nei confronti di tutti quelli che si prodigano perchè nulla cambi. Tanto loro hanno le conoscenze giuste per aggirare quasi tutte le malattie. Non so se sa che il ‘nano’ si fa curare a Reggio Emilia, dove arriva in elicottero sull’ospedale locale, che viene blindato per la presenza di tale personaggio. Siamo tutti uguali? Lei, nonostante la posizione che occupa, fa parte della minoranza quindi del resto del popolo. Nel mio piccolo sono quasi trenta anni che la penso come Beppe, ma non essendo un uomo pubblico, a chi le dicevo le cose? Sono un ospedaliero e so cosa significa quello che diceva prima dei medici, degli infermieri ecc. Ha fatto caso chi sono quelli che si laureano in medicina? Quasi tutti figli di papà, perchè l’ingresso alle facoltà è a numero chiuso e quindi…..vede che ogni anno sfornano migliaia di infermieri in tutte le università italiane? E poi restano anni senza lavorare. Perchè quei pochi concorsi per quei pochi posti sono vinti sempre dalle solite persone. E si potrebbe parlare all’infinito di tutto il resto….non c’è assolutamente niente che funzioni se non dove il significato di ‘popolo’ l’hanno nel sangue. Il mio consiglio (se posso)? Coccolatevi vostra madre, ricordate i momenti belli passati con lei nella vostra vita, date più che potete per farle sentire l’amore dei figli, anche se incomparabile con l’amore che lei ha dato a voi, come succede per tutti noi. E non sperate in niente se non su di voi. Mi scusi per le tante parole, ma lei da politico so che le accetta. Auguro a tutti voi tanta serenità, ne avete tanto bisogno”. Anselmo M.

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Renzi, a proposito di Sla, c’è posta per te

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Silvia Giordano deputata del M5S scrive a Matteo Renzi per raccontargli la sua storia che l’ha portata a conoscere l’inferno della Sla.

“Sono una deputata del movimento 5 stelle, Lei non mi conosce, non sono una di quelle persone a cui piace la provocazione ne’ tantomeno ho mai avuto a che fare direttamente con Lei. Ma le chiedo un favore, se si è asciugato dal getto di acqua gelata ed ha un momento, vorrei raccontarLe una semplice storia.

Poco più di 4 anni fa mia madre inizio’ ad accusare dei dolori al piede destro. Ogni tanto perdeva l’equilibrio, alcune volte cadeva. Io la prendevo in giro pensando che fosse semplicemente più distratta del solito. Con la testa tra le nuvole. Ma le cadute continuavano e una di queste cadute le procuro’ una frattura. All’epoca vivevo solo io con mia madre, mi presi cura di lei come era giusto che fosse. Pensavo “capirai, e’ una frattura, passerà” Un giorno poi mi voleva dire di non mettere troppo caffè nel latte, apri’ la bocca ed emise dei suoni, ma io non riuscivo a capirla. Pensavo che anche quello fosse un semplice momento, ma giorno dopo giorno mi accorsi che le cose stavano sempre più peggiorando. Parlava sempre peggio e controllava sempre meno il suo corpo. Facemmo dei controlli e le diagnosticarono la SLA. Mi perdoni caro Renzi, ma quella si che fu una doccia fredda. Chiamai i miei fratelli a raduno per capire cosa fare. Ci ritrovammo soli, del tutto soli. Non sapevamo cosa fare, non sapevamo a chi rivolgerci, non sapevamo cosa aspettarci. A Salerno poi sembrava impossibile. L’unico dottore che ci aiuto’ a capire vagamente cosa sarebbe accaduto fu un neurologo da cui decidemmo di andare per un consulto che dopo i vari esami disse:” signora lei ha la SLA, ben presto non si muoverà’ più, non riuscirà a parlare, le dovranno fare la tracheo per respirare e nel giro di tre anni probabilmente morirà.” Queste le sue parole. Mia madre cadde in depressione. Strano… Noi figli cercavamo di darle forza, di farla uscire, di far il possibile per vederla almeno sorridere. Nulla. Da allora mia madre decise di non uscire più di casa, se non per delle visite. Io la vedevo ogni giorno o piangere o bloccarsi. Ogni tanto provava a parlare ma si innervosiva perché non riuscivamo a capirla.

A luglio 2013 era arrivata a pesare 43 chili e per respirare aveva una mascherina collegata ad una macchinetta che le copriva il volto. Decidemmo di procedere per farle fare una tracheo e una peg. Da quel momento in poi in realtà’ mia madre miglioro’, mise peso, respirava meglio. Un sollievo. Una persona a te così cara si stabilizza ne puoi essere solo felice. Ed è vero,lo eravamo, ma da li sono iniziate le avventure più assurde degne di un film tragicomico. Dottori che non si trovano, assistenza domiciliare praticamente assente, personale dell’asl che non sa usare i nuovi sistemi informatici e quindi non possono fare la prescrizione dell’ossigeno, infermiere che sbagliano a fare il cambio del catetere, per non pare poi dei laboratori che sbagliano a prelevare l’urina per fare poi l’esame. Io personalmente mi sono sentita dire che il problema è che in CAMPANIA C’È ABUSO DI OSSIGENO ( fatto ripetuto anche al suo ministro MADIA che aveva dato parere contrario ad un ordine del giorno in materia) se Lei sa cosa vuol dire mi prego me lo spieghi. Per non parlare poi del semplice permesso per disabili per l’auto. Vede, caro Renzi, lei si vanta di aver fatto dei progressi in tal senso nel decreto sulla pubblica amministrazione, ma non sa che il problema e’ a monte. Per avere quel permesso devo recarmi con mia madre all’ufficio della medicina legale dove, non solo è presente un solo parcheggio per disabili oltretutto perennemente occupato ( il che è’ ovvio visto il posto) ma l’ufficio stesso si trova al primo piano di un palazzo con ascensore si, ma situata dopo 6 scalini. Non fa nulla questo e’ il minimo. Si figuri, che hanno voluto aggiustare le strade del quartiere dove abito, un bel lavoro davvero, mi hanno messo anche una palma sotto casa, peccato che il parcheggio per disabili che prima avevo sotto il portone adesso è’ all’improvviso scomparso. Questo è solo per sdrammatizzare un po’ la situazione con il folklore di questi atti quotidiani. Chiamamolo folklore, perché altrimenti dovrei dire incompetenza, mancanza di rispetto dei diritti dei disabili e tanto altro…ma sfocerei nella critica e davvero non voglio.

Vede, caro Renzi, attualmente mia madre ha 85 di pressione ( e parlo della massima), l’emoglobina a 8, ed una infezione batterica di 100.000 germi/ml. Non parla. Noi parliamo con lei utilizzando le dita della mano. Ogni dito e’ una lettera dell’alfabeto e quando pronunciamo la lettera che lei ha in mente chiude gli occhi. E poi ripartiamo. Lettera per lettera, parola per parola. Il puntatore oculare? Dovrebbe passarlo l’asl ma qui a Salerno nessuno conosce la procedura adatta. Comprarlo? Impossibile. Costa sui 20 mila euro e i nostri soldi li impieghiamo in alcuni medicinali ma soprattutto per pagare delle persone che possano aiutaci visto che l’assistenza l’Italia in genere, e la Campania in particolare, non sa neanche cosa sia. Vuole venire Lei ad aiutarci?

Anzi no, Le dico una cosa, io nonostante tutto mi ritengo fortunata, ho una famiglia che mi aiuta, ho uno stipendio e “ringraziando il cielo” mia madre ha una pensione, ed ho lo sguardo di mia madre che vale più di 1000 altre cose, ma soprattutto, caro Renzi, ho la coscienza pulita e non ho bisogno di pulirla con una secchiata di acqua gelida. Le chiedo una cortesia, la smetta con questa pagliacciata …non avere i servizi che ci spettano, vedere calpestati i diritti di mia madre e sapere che il GOVERNO preferisce dare soldi per f35 o per gli azionisti della banca d’Italia e’ una cosa, ma essere anche presi in giro da chi potrebbe fare qualcosa e’ davvero troppo. Scrivere questa lettera non è stato facile mi creda ma, posso capire la pubblicità alle donazioni, posso capire che lo facciano cantanti, attori, lo capisco davvero, ma Lei è il capo del Governo, Lei, se solo volesse, le cose potrebbe cambiarle, lo farà ? Accetta la sfida?”

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