Il racket del carrello

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E’ un vero e proprio “racket del carrello” quello denunciato dalla presidente provinciale di Confcommercio di Reggio Emilia Donatella Prampolini Manzini, nel parcheggio dell’Obi, nota catena di bricolage di Reggio Emilia. Stranieri, extracomunitari e sempre più disoccupati italiani che si sono  inventati “un’occupazione”. Un’abitudine che si sta diffondendo in tutta Italia. Dietro ci sarebbe una vera e propria organizzazione dedita alla “distribuizione” dei questuanti nelle varie zone della città e al “ritiro” a fine giornata del ricavato.

“Ci è stato segnalato un caso di abusivismo piuttosto grave che vogliamo stigmatizzare. L’episodio riguarda una nota catena di Bricolage di Reggio Emilia. Chi intende prendere un carrello non riesce a incastrarci alcuna moneta perchè tutti i lucchetti portamonete sono stati manomessi. Arriva il parcheggiatore abusivo che offre un tondino di ferro fatto su misura e si fa dare l’euro del carrello. Col tondino che l’abusivo fornisce al cliente il carrello finalmente si sblocca. Segnalata la cosa al box assistenza da parte dei clienti gli addetti, cortesi ma costernati, avrebbero risposto di essere perfettamente informati e di avere anche segnalato la situazione alle autorità, ma nulla è stato fatto. Boicottare il punto vendita per questo grave abuso è sicuramente una strada sbagliata e ingiusta nei confronti degli addetti e dell’azienda, che svolgono regolarmente il proprio lavoro. Necessario sarebbe invece che le istituzioni si facessero carico di stroncare il racket di questi e di tutti gli altri parcheggiatori e venditori abusivi che ha vita troppo facile nella nostra provincia, perchè siamo ormai di fronte al dilagare di un fenomeno che assume forme sempre diverse con un unico denominatore comune: generare fatturato sommerso a favore delle organizzazioni criminali dalle quali è controllato”.

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