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Paul Connett: I 10 punti fondamentali per azzerare la produzione di rifiuti

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Paul Connett il guru del concetto ‘Rifiuti Zero’, professore emerito di chimica ambientale all’Università St. Lawrence di Canton, New York, ha illustrato in un incontro a Capua, organizzato da “Gli amici di Beppe Grillo”, i dieci step capaci non solo di difendere l’ambiente ma anche di creare posti di lavoro combattendo la camorra e la gestione illegale di tutto il ciclo dei rifiuti. Il concetto è semplice e si fonda sulla raccolta differenziata, il porta a porta, il riutilizzo dei materiali, la collaborazione delle industrie nella produzione di materiali e le iniziative dello Stato, elementi, questi, che in concorso tra loro potrebbero, nel giro di pochi anni, far raggiungere l’obiettivo dell’emissione di zero rifiuti nell’ambiente. Per molti potrebbe sembrare un sogno ma il professor Connett a supporto delle sue teorie ha portato l’esempio di San Francisco (Usa) che sta applicando alla lettera i dieci punti di ‘Rifiuti zero’ e attualmente viaggia ad una percentuale di differenziata dell’85% e nel 2020 raggiungerà il 100%.

In Italia Connett è presidente del comitato scientifico della commissione Rifiuti Zero di Capannori, primo comune in Italia ad adottare tale strategia di gestione del servizio.

Dieci passi verso Rifiuti Zero

1. Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

2. Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

3. Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

4. Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

5. Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

6. Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

7. Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.

8. Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

9. Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

10. Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

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Inceneriamo il Ministro all’Ambiente Orlando

Ministro-Ambiente-Orlando-inceneritore

E’ assurdo, e anche un po’ comico, leggere quello che ha affermato il Ministro all’Ambiente Orlando, che ha dichiarato che “per evitare le sanzioni europee per i rifiuti in Campania occorre costruire ancora due inceneritori, uno a Napoli ed uno a Salerno”.

Falso tre volte!

Primo, perché l’ Europa del settimo programma e della strategia 2020 non ci chiede nuovi inceneritori, visto che ne prevede il divieto entro il 2020. L’Europa ci chiede riduzione, riciclo, raccolta differenziata porta a porta, impianti di selezione, impianti di compostaggio ecc.

Secondo, perché oramai gli inceneritori non li vuole più nessuno, le gare d’appalto per la realizzazione degli inceneritori di Napoli e Salerno sono andate deserte più volte. Per inciso la Campania a detta dell’assessore all’ambiente Romano e’ attualmente ad un livello di raccolta differenziata che la colloca al quarto posto nel panorama nazionale….

Terzo, perché è oramai dimostrato che un inceneritore costa tantissimo, sia in termini di tempo (sei anni in media per essere costruito) sia in fatto di soldi, nonché per i danni immani alla salute e per i danni irrecuperabili all’ambiente. Non risolve il problema dei rifiuti e non genera posti di lavoro, a differenza della strategia zero rifiuti a zero combustione.

Invece che continuare a sostenere la lobby dell’incenerimento il ministro “vedroide” Orlando si impegni a promuovere la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (abolendo la Tares come richiesto dal M5S con mozioni e proposte parlamentari), la costruzione di centri riciclo e compostaggio, insomma dei sistemi alternativi all’incenerimento e la discarica.  Questi sono i progetti davvero in linea con l’Europa! Orlando è di La Spezia, città dove ha sede Termomeccanica Spa, importante azienda che costruisce inceneritori. Lo consigliamo a tutela di un sano sviluppo economico del Paese di suggerire a tale realtà economica di abbandonare il business dell’incenerimento, in quanto rappresenta un insopportabile salasso per le casse pubbliche dell’Italia e riconvertire il settore in selezione, riciclo, compostaggio.

(Fonte facebook.com/senatocinquestelle)

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Riciclare guadagnando, un affare per tutti

Fareraccolta

L’idea geniale è di tre giovani imprenditori romagnoli, il progetto è un compattatore che riceve materiale riciclabile e consegna buoni spesa, ed è subito successone. 

Oggi fare la raccolta differenziata dovrebbe essere un dovere di tutti noi, ma non sempre riusciamo a capire il vero valore di questa azione. È così che tre giovani imprenditori italiani hanno pensato di inventare un compattatore rivoluzionario che trasforma i nostri rifiuti in buoni spesa da utilizzare immediatamente. L’iniziativa “Fareraccolta” nata nel giugno 2012 con una prima fase sperimentale a Riccione, dove i “nostri tre giovani” hanno proposto ad un gruppo composto da 22 esercizi commerciali una soluzione “non convenzionale” per promuoversi e attrarre nuovi clienti e fideleizzando quelli già esistenti. Il meccanismo molto semplice: conferire in maniera corretta i propri rifiuti plastici all’interno di un compattatore il quale rilascia immediatamente un buono spesa valido in tutte le attività aderenti all’iniziativa

Il concetto di tramutare in valore i propri rifiuti è piaciuto a tantissime persone che hanno iniziato ad utilizzare questo nuovo sistema incentivante e soprattutto alle attività commerciali che hanno incrementato il numero delle vendite e accolto nuovi clienti che prima si rivolgevano ad altre realtà. Nella sperimentazione durata 45 giorni sono state raccolte oltre 2 tonnellate di materiale! Quello di cui si sono preoccupati fin da subito, nell’ottica di un circuito virtuoso, è stato di andare a costruire un protocollo di intesa con l’azienda di riferimento incaricata del servizio raccolta rifiuti, che per la regione Emilia Romagna è Hera S.p.a., per accordare il percorso di questo materiale destinato al recupero.

Il funzionamento del sistema è: l’utente arriva di fronte al compattatore, conferisce le sue bottiglie separando il tappo, che viene inserito in una apposita fessura del macchinario e raccolto separatamente in quanto non P.e.t. Finito preme l’unico pulsante presente sulla macchina e riceve un buono spesa tarato del valore di 0,10 € al pezzo conferito (sembra poco… ma una famiglia di 4 persone che consuma acqua in bottiglia, bibite, vaschette per salumi e yogurt insomma Pet, può portare nel compattatore 10-15 pezzi giornalieri). Con lo scontrino in mano si reca nell’attività che ha aderito e lo sconterà sul totale della spesa secondo la proporzione di spesa che l’attività ci indica. Le attività che aderiscono non pagano una pubblicità, ma aderiscono ad un progetto di Marketing “Non convenzionale”, promuovendo i propri prodotti o servizi.

Poter valorizzare immediatamente i propri rifiuti è risultato di altissimo gradimento, tanto che sono stati subito sommersi di richieste per applicare il progetto in tanti altri territori anche fuori da quello Italiano. Con le aziende di raccolta rifiuti con cui stanno dialogando in tante regioni e stringendo accordi hanno avuto modo di constatare che il materiale raccolto è pulito al 98%: molto di più rispetto a quello raccolto con i tradizionali sistemi per la differenziata. L’unico onere per gli imprenditori è quello di mettere a disposizione del progetto un contenitore dedicato in cui vengono conferiti i sacchi di materiale raccolto dal sistema, successivamente da loro raccolti e inviati a recupero. Inoltre hanno deciso dii destinare il 10% del margine commerciale generato da ogni installazione investendolo nell’ambito sociale del comune in cui è installato il comparatore.

In 10 mesi con solo 2 sistemi attivi (Ferrara e Misano adriatico) sono state raccolte 7 tonnellate di materiale già selezionato, e gli imprenditori contano di raggiungere le 30 postazioni entro l’anno. Inoltre stanno portanti avanti un progetto per le spiagge della riviera di Rimini che prevede il posizionamento di 6 sistemi di raccolta anche dell’alluminio (lattine) e la promozione del territorio tramite i settori di ricezione turistica, artigianato, enogastronomia.

(Fonte earthdayitalia)

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Dizionario dei Rifiuti: il motore di ricerca dedicato alla raccolta differenziata

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“Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani differenziata per ogni tipologia di rifiuto (per esempio alluminio, carta, plastica, vetro, umido, etc)” (Wikipedia)

Oggi si parla tanto di raccolta differenziata, sulla sua enorme utilità per l’ambiente, sulla necessità che tutti i comuni si adoperino per farla e tutti cerchiamo di adoperarci per contribuire affinché venga fatta nel modo corretto. Ma il vero problema di tutti noi è come differenziarla correttamente. Quanti di noi prima di gettare qualcosa si sono fermati col dubbio su dove e come differenziare? Per questo viene in aiuto Dizionario dei Rifiuti.

Il progetto nasce da un’esigenza personale del suo ideatore, il 19enne Francesco Cucari. Infatti nel suo comune di residenza, Rotondella (Mt), viene avviato il sistema di raccolta differenziata porta a porta e dopo qualche mese di dubbi su dove gettare correttamente i rifiuti, Francesco realizza l’app per smartphone Android, pubblicandola nell’Agosto del 2011.

In poco tempo l’idea ha suscitato un grande interesse da parte di prestigiose testate giornalistiche e dei media nazionali: il Dizionario dei Rifiuti ha ricevuto una menzione dal Corriere della Sera, ne hanno parlato più volte Wired e NinjaMarketing, che ha definito il Dizionario come App Utility dell’anno. Numerosi anche gli interventi radiofonici, come RDS e Radio Capital e i servizi televisivi su RAI 3 (Ambiente Italia).

Dizionario dei Rifiuti è il primo motore di ricerca in Italia dedicato alla raccolta differenziata, diventando un punto un punto di riferimento per migliaia di cittadini. D’altronde l’obiettivo del Dizionario dei Rifiuti è quello di fornire supporto e informazioni ai cittadini per fare bene la raccolta differenziata, offrendo un servizio aggiornato, utile e innovativo.

Ad un anno e mezzo dalla nascita le idee aumentano, grazie alla conoscenza e alla collaborazione degli esperti del settore rifiuti urbani, Enzo Vergalito e Stefano Mucciarella di Ewap s.c. Il progetto così si evolve, si rinnova nella grafica, nei contenuti e nel format. Non più solo motore di ricerca, il Dizionario Dei Rifiuti punta ad essere un vero e proprio pubblico servizio a disposizione del cittadino. La possibilità di consultare il calendario di raccolta del proprio quartiere, di ricevere notifiche che ricordino cosa buttare, di poter localizzare (e, nel caso, raggiungere) le isole ecologiche o altri punti d’interesse o di prenotare un ritiro a domicilio rendono possibile una totale interazione.

Nell’apposita maschera disponibile al sito web www.cesanoboscone.dizionariodeirifiuti.it,  il cittadino può inserire la tipologia di rifiuto di cui si vuole conoscere le modalità di conferimento e con un semplice clik sul bottone “getta” vengono indicate tutte le informazioni. Il servizio è gratuito per il cittadino.

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