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Il lusso nel Terzo Millennio? Il Tempo, lo Spazio e la Quiete

qualità della vita

Il lusso nel Terzo Millennio sarà fatto d’aria. Basta guardarsi intorno. Le lotte future per la redistribuzione si scateneranno intorno a priorità del tutto diverse dalle attuali: qualità della vita, come l’acqua e l’aria pulita, la tranquillità, i grandi spazi. Il menù elementare degli autentici lussi nel Terzo Millennio? Eccolo, stilato da Hans Magnus Enzensberger, il più acuto intellettuale tedesco contemporaneo, in un articolo “Reminiscenze del superfluo” pubblicato su Der Spiegel nel dicembre del 1996. Quasi 20 anni fa.

La qualità della vita è il vero lusso

Scarse, rare e desiderabili nell’epoca dei crescenti consumi non saranno né le veloci automobili né gli orologi d’oro, le cassette di champagne, i pullover di cashmere e così via. Cose che si possono comprare ormai a ogni angolo di strada chic. Lo saranno invece presupposti elementari della qualità della vita, come l’acqua e l’aria pulita, la tranquillità, i grandi spazi.

Il tempo è il più importante dei beni.

Paradossalmente sono proprio le elite professionali a poter spendere meno liberamente della loro vita. Una media di ottanta ore settimanali di lavoro, continua disponibilità, calendari programmati già per l’anno intero, persino la mondanità imposta come un obbligo. Continue Reading

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Italiani popolo di fannulloni, lavorano meno di tutti

La durata della vita lavorativa nel nostro Paese è la più bassa d’Europa. “Solo” 30,7 anni contro una media di 35,4. Cinque anni inferiore alla media e un decennio in meno della Svezia che, con una vita lavorativa media di 41,2 anni, registra il valore più alto all’interno dell’Unione. A dirlo è lo studio “Cronometro lavorativo” realizzato da Italiani.Coop su dati Istat ed Eurostat. Continue Reading

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L’economia circolare in quattordici punti

Il passaggio dall’attuale organizzazione dell’economia, che è un’economia lineare, ad un’economia circolare è una necessità ambientale ed economica che deve essere implementata con estrema urgenza. Niente più guerre per il petrolio, l’acqua o altre risorse del sottosuolo. Ora la battaglia è sulla qualità della vita.

L’economia circolare sarà in grado di creare in Europa un beneficio netto di 1.8 trilioni di euro entro il 2030, traducendosi in un incremento del Pil dell’11% entro il 2030 (rispetto al 4% nel percorso di sviluppo attuale), e permettendo una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 48% entro il 2030 rispetto ai livelli attuali e dell’83% entro il 2050.

Pubblichiamo il miniglossario a cura di Antonio Castagna, formatore manageriale e coach, autore di numerosi libri. L’economia circolare e i suoi benefici in quattordici punti, una nuova idea di sviluppo che concilia le antiche regole del buonsenso mutuate dal mondo naturale alle più moderne tecnologie.  Continue Reading

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