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Napolitano dimettiti!

Messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Parlamento nel giorno del giuramento

Il 22 aprile 2013 Giorgio Napolitano giura davanti al Parlamento italiano riunito in seduta comune e con i delegati delle Regioni, dando il via ufficialmente al nuovo mandato presidenziale. Quel giorno lanciò un messaggio alle Camere riunite. Il discorso più solenne nella occasione più istituzionalmente alta. Lì espresse il programma del suo secondo mandato. Ecco un passaggio importantissimo:

“Negli ultimi anni, a esigenze fondate e domande pressanti di riforma delle istituzioni e di rinnovamento della politica e dei partiti – che si sono intrecciate con un’acuta crisi finanziaria, con una pesante recessione, con un crescente malessere sociale – non si sono date soluzioni soddisfacenti : hanno finito per prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi. Ecco che cosa ha condannato alla sterilità o ad esiti minimalistici i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento….Quel tanto di correttivo e innovativo che si riusciva a fare nel senso della riduzione dei costi della politica, della trasparenza e della moralità nella vita pubblica è stato dunque facilmente ignorato o svalutato : e l’insoddisfazione e la protesta verso la politica, i partiti, il Parlamento, sono state con facilità (ma anche con molta leggerezza) alimentate e ingigantite da campagne di opinione demolitorie, da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo dei politici, delle organizzazioni e delle istituzioni in cui essi si muovono. Attenzione: il vostro applauso, quest’ultimo richiamo che ho sentito di dover esprimere non induca ad alcuna autoindulgenza, non dico solo i corresponsabili del diffondersi della corruzione nelle diverse sfere della politica e dell’amministrazione, ma nemmeno i responsabili di tanti nulla di fatto nel campo delle riforme…..Ho il dovere di essere franco: se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese. Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana”.

Applausi scroscianti, da destra a sinistra, unanimità. Traduzione: se non mi ascolterete (“sordità”) mi dimetto. Un modo perentorio per dire: se si esce dai binari delle larghe intese me ne vado. Quindi Napolitano? È ora di mantenere la parola….

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L’antipolitica della politica

Ormai e un tantra comune, “l’antipolitica e’ dilagante”, “attenzione all’antipolitica”, addirittura si tira in ballo il pericolo fascismo. Schifani Presidente del Senato oggi dice “Il vento dell’antipolitica danneggia tutti perchè indebolisce i pilastri della nostra democrazia, e’ importante riuscire a risvegliare in tutti gli italiani il rispetto della politica, troppo spesso negli ultimi tempi piagata da fatti inaccettabili”. Il rispetto della politica! Il rispetto e’ la consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui. I primi a non aver avuto rispetto dei cittadini sono stati proprio loro. E ora vogliono il rispetto?

Cos’è l’antipolitica? La definizione di antipolitica e’ l’atteggiamento di coloro che si oppongono alla politica giudicandola pratica di potere e, quindi, ai partiti e agli esponenti politici ritenendoli, nell’immaginario collettivo, dediti a interessi personali e non al bene comune. Hanno fatto i loro interessi e continuano a farli. Quindi la politica e’ causa dell’antipolitica che sta dilagando nel Paese. La gente e stanca, di questa politica!

Oggi Beppe Grillo e’ l’antipolitico per eccellenza. Ma prendiamo il programma del Movimeto 5 stelle leggiamolo con attenzione, in 15 paginette ci sono proposte e idee che in 20 anni nessun politico ha mai trattato, e se l’ha fatto, solo con intenti superficiali o pubblicitari. I programmi dei vari partiti politici in questi anni sembrano delle enciclopedie con tutto e il contrario di tutto, ma mai con idee e proposte semplici e attuabili. Vediamo le principali proposte del Movimento 5 stelle:

Stato ai cittadini

  • Abolizione delle provincie
  • Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
  • Eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari
  • Stipendio parlamentare allineato alla media nazionale
  • No ai condannati
  • Leggi rese pubbliche on line

Energia

  • Applicazione della normativa sulla certificazione energetica degli edifici
  • Riduzione del 10% in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici
  • Agevolazioni e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazione energetica
  • Accrescere l’efficienza e ridurre gli sprechi delle centrali esistenti
  • Estensione di riversare in rete e vendere l’energia elettrica
  • Eliminazione incentivi previsti dal CIP6
  • Legalizzare e incentivare la produzione di biocombustibili

Informazione

  • Cittadinanza digitale per nascita
  • N0 contributi pubblici ai giornali
  • Assegnazione asta pubblica tv ogni 5 anni
  • Un solo canale pubblico indipendente dai partiti, senza pubblicità, informativo e culturale
  • Copertura completa ADSL
  • Eliminazione del canone telefonico
  • Abolizione legge Urbani sul copyright

Economia

  • Class action
  • No scatole cinesi in Borsa
  • Vietare gli incroci azionari tra banca e industria
  • Tetto stipendio dei management delle aziende quotate in Borsa
  • Abolizione dei monopoli di fatto
  • Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefono, elettricità, trasporti ai Paesi Europei
  • No ai condannati come amministratori in aziende statali o quotate in Borsa

Salute

  • Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito
  • Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi
  • Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche
  • Programma di educazione sanitaria sul corretto uso dei farmaci, rischi e benefici
  • Informare sulla prevenzione primaria
  • Proibire gli incentivi economici agli informatori “scientifici”
  • Liste di attesa pubbliche e on line
  • 8 per mille alla ricerca medico-scientifica
  • Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture nazionali

Istruzione

  • Internet obbligatorio nelle scuole
  • Graduale abolizione dei libri stampati a favore di quelli digitali
  • Insegnamento obbligatorio dell’inglese dall’asilo
  • Investimenti nella ricerca universitaria

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Questa e’ antipolitica? O e’ il vero senso della politica? In un Mondo alla rovescia sicuramente ci siamo abituati a definirla antipolitica.

Diceva nel 1944 Guglielmo Giannini sul settimanale L’uomo qualunque “…. da quasi mezzo secolo si vive nel nostro Paese una vita d’inferno a causa della gelosia di mestiere tra i politici di professione. Rivolte, attentati, scioperi, agitazioni, inflazione industriale, caro-vita, interventismo, crisi del dopoguerra, speculazione sulla crisi, fascismo, aventinismo, fuoruscitismo, dittatura, guerre per consolidare la dittatura, catastrofe per liberarcene, sono, per tutti gli italiani, conseguenze del rabbioso litigio fra i 10.000 pettegoli. Siamo finalmente rovinati: cos’altro vogliono da noi gli autori di tutti i nostri mali? Che sopportiamo altri esperimenti, che altri pazzi provino sulle nostre carni le loro teorie?… Noi non abbiamo bisogno che di essere amministrati: e quindi ci occorrono degli amministratori, non dei politici… (ci serve) un buon ragioniere: non occorrono né Bonomi, né Croce, né Selvaggi, né Nenni, né il pio Togliatti, né l’accorto De Gasperi… (ci occorre) un buon ragioniere che entri in carica il primo gennaio e se ne vada al 31 dicembre e che non sia rieleggibile per nessuna ragione.” La storia si ripete sempre.


 

 

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