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I Barzellettieri della Regione Lombardia

Pierluigi-Toscani-Cesare-Bosetti-Regione-Lombardia

La Regione Lombardia già detentrice del record di inquisiti, ben 15, scossa dall’inchiesta per corruzione nella Sanità a carico del presidente Formigoni e all’arresto per voto di scambio con la ‘ndrangheta dell’assessore alla Casa Zambetti, ora si trova a dover fare i conti con l’ennesima grana.

Sono 22 , ma il numero è destinato ad aumentare, i consiglieri della Regione iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Milano per peculato sui rimborsi regionali “gonfiati”. I magnifici 22, metà del Pdl e metà della Lega, tra il 2008 e il 2012 hanno ottenuto rimborsi da un minimo di 17.000 euro a un massimo di 122.000 euro per un totale “fenomenale” di 1 milione e 300.000 euro in 5 anni. Record! Allegria!!

La lista dei rimborsi “fantasiosi” e da incorniciare. C’è chi si fa rimborsare il gelato da 1 euro, ricordiamo che i “signori” guadagnano almeno 9.000 euro netti al mese sono dotati ti telefoni e computer gratis. Ma “giustamente” il gelatino o l’ovetto Kinder che se lo devo pagare?

Oppure i lecca lecca, il caffè e brioche, le sigarette il gratta e vinci. Tutto sacrosanto dicono.

Cesare Bosetti e Pierluigi Toscani però meritano la medaglia delle facce da culo. Perchè? Il Bosetti ha chiesto il rimborso di 15 mila ero in pasticcini, cornetti, caffè e cappuccini. Come si giustifica? “Intanto non li ho certo presi io: si figuri che sono diabetico,” dichiara l’innocente Cesare “uno va al bar incontra amici, fa quattro chiacchiere e paga il caffè”. Belin avanti, quattro chiacchiere due pasticcini e via, cosa volete che sia. Diciamo che fa il barone con i nostri soldi. Ma prosegue nella sua innocente difesa “Se bisogna pagare un caffè si paga, a me non sembra di aver fatto nulla di anormale ma se il magistrato dirà che questo no, è sbagliato, va beh, vorrà dire che ho sbagliato”.

Invece il Pierluigi Toscani si è fatto rimborsare 752 euro per cartucce per fucili da caccia. Come si è giustificato? Avrà detto che se c’è da sparare si spara? No magari la sua giustificazione è degna di essere ricordata come la cazzata del mese. “L’impiegata credeva fossero cartucce per il toner della stampante e le ha inserite con le altre” a riprova di ciò, aggiungiamo noi, la prova di un cinghiale, recuperato dal Wwf che invece di essere ucciso e stato imbrattato di inchiostro nero.

E poi il problema è il populismo e l’antipolitica vero?

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