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Le testate nucleari nel mondo: 15mila bombe atomiche pronte a distruggere

testate nucleari

Attualmente sono 15mila le testate nucleari a livello planetario, precisamente 15.350 al 2016. Alle quali vanno, però, aggiunte un numero imprecisato di altre testate (tra le 150 e le 240) dislocate in Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica nell’ambito del programma di condivisione nucleare avviato dopo la fine della seconda guerra mondiale. Poco meno di cinquemila sono dispiegate e pronte all’uso.

Il 93% di tutte le testate nucleari sono di proprietà dei due Stati militarmente più forti del mondo, Russia e Stati Uniti. Continue Reading

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India: Il villaggio che dopo 30 anni si illumina grazie all’energia solare

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Grazie ad un progetto promosso da Greenpeace India, ora, il villaggio di Dharnai è il primo dell’India ha godere di illuminazione pubblica, elettricità per le proprie case e per irrigare i campi, migliori strutture sanitarie e la sicurezza di avere strade illuminate, grazie all’elettricità ricavata da pannelli fotovoltaici. Dopo 30 anni “di buio” finalmente è arrivata l’energia elettrica. Una micro-rete 100% solare che fornisce elettricità alle 2.400 persone che vivono nel villaggio. Il sistema da 70 kilowatt (kW) alimenta le 450 case degli abitanti, 50 attività commerciali, due scuole, una struttura sanitaria e, inoltre, sono stati installati dieci sistemi di pompaggio ognuno per l’irrigazione. Un sistema di accumulo a batterie garantisce l’energia elettrica giorno e notte. Il progetto è costato 340mila euro, pagati da Greenpeace International con i partner BASIX e CEED, una banca per il micro-credito che si occuperà della manutenzione e della riscossione delle bollette e un centro di formazione, potrebbe diventare un modello rivoluzionario in grado di fornire energia affidabile a milioni di persone nel mondo.

Il governo indiano ha cercato di bloccare i fondi che Greenpeace International devolve a Greenpeace India per sostenere le sue campagne, con l’accusa di ostacolare lo sviluppo del Paese con le campagne contro carbone, nucleare e OGM. Ma il progetto è andato avanti lo stesso e, dopo due mesi di test con risultati positivi, il 20 luglio è stata lanciata la micro rete, inaugurata dall’abitante più anziano del villaggio (80 anni) che ha avuto l’onore di attivare ufficialmente il nuovo sistema di energia. 

Mentre l’India stava crescendo a passi da gigante, siamo rimasti bloccati qui per gli ultimi 30 anni, cercando tutti i modi per ottenere energia elettrica. Siamo stati costretti a lottare con lampade a cherosene e generatori diesel molto costosi. Ma ora posso dire con orgoglio che Dharnai è leader nell’innovazione. Abbiamo stabilito la nostra identità di un villaggio autosufficiente di energia e in grado di competere con il paese nella sua corsa alla crescita“, ha detto Kamal Kishore, un residente di Dharnai.

In India 300 milioni di persone ancora aspettano  l’energia elettrica, più di un terzo della popolazione rurale. Ma la storia di Dharnai va ben oltre l’India. Un quarto della popolazione mondiale non ha accesso all’elettricità. Oltre un miliardo di persone nel mondo vivono quindi senza energia elettrica. Per loro la micro rete alimentata da energia solare e finalmente attivata in questo villaggio indiano può essere un nuovo modello di sviluppo, sottolinea Greenpeace, in grado di portare finalmente energia pulita ed affidabile a quei milioni di persone che vivono, ancora oggi, al buio. Tutte le comunità senza elettricità, e i loro governi, possono finalmente fare un enorme passo avanti, sviluppando questi sistemi solari innovativi ed evitando i sistemi energetici del passato, costruendo così un sistema di energia pulita di cui possono avere il pieno controllo.

Questa storia dimostra un futuro diverso, sostenibile e di speranza per milioni di persone nel mondo che ancora oggi vivono senza fornitura di energia elettrica. Il cambiamento verso un nuovo Mondo è possibile.

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