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Furti di rame: Un danno economico da 20 milioni di euro

I FURTI DI RAME NEL 2014



Il fenomeno dei furti di rame crea particolare disagio perché non di rado provoca l’interruzione di servizi pubblici essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo e possibili implicazioni di ordine e sicurezza pubblica. L’andamento del fenomeno nel 2013 ha visto una diminuzione pari al 4,3% dei furti in linea rispetto allo stesso periodo del 2012: 1.929 furti nel corso del 2013 a fronte dei 2.015 dello scorso anno. Aggiungendo anche i furti in deposito, nel 2013 si sono verificati 2.055 furti per un totale di circa 812.760 kg di materiale trafugato. Dal 2012 ad oggi il Gruppo FS Italiane ha stimato un danno economico per i furti del rame, su tutto il territorio nazionale, pari a oltre 20 milioni di euro, di cui oltre 9 milioni per i costi degli interventi necessari al ripristino della circolazione.

Il rame è ampiamente utilizzato sull’intera infrastruttura ferroviaria. In particolare, è impiegato negli impianti tecnologici, nei sistemi di segnalamento e alimentazione elettrica dei treni e in quelli di telecomunicazione. Il rame rappresenta il miglior conduttore elettrico disponibile sul mercato dopo l’argento, è resistente alla corrosione ed è riciclabile interamente. Per queste sue caratteristiche è molto richiesto dal mercato internazionale dove il sensibile aumento della domanda come materia prima, soprattutto nei Paesi emergenti del nord-est asiatico, non soddisfatto dalla produzione, alimenta di i circuiti illegali. Il valore del rame è in costante crescita nell’ultimo decennio. La quotazione media aggiornata al gennaio 2014 vede il rame a 6,44 €/kg (fonte: quotazione cash Milano – siti ASSOMET e ISOCLIMA). Oltre al Gruppo FS Italiane, i furti di rame colpiscono anche gli altri Enti erogatori di servizi pubblici che ne fanno uso nei loro sistemi.

I furti di rame nel 2014. 4.163 depositi di rame controllati, 191.703 kg di materiale trafugato recuperati, 802 persone indagate, di cui 171 arrestate. Questi i numeri principali della strategia adottata dalla Task Force a difesa del rame utilizzato per l’erogazione dei servizi di trasporto ferroviario, composta dal personale di Protezione Aziendale del Gruppo FS Italiane e dalle Forze dell’Ordine, in particolare dalla Polizia Ferroviaria. Positivi risultati sono stati conseguiti grazie alle nuove azioni, coordinate e condivise, di prevenzione e contrasto ai furti di rame e alla scelta delle Forze dell’Ordine di incidere sul secondo livello delle organizzazioni criminali, ossia quello della ricettazione.

Attualmente, per contrastare il fenomeno, si sta provvedendo a sostituire progressivamente nelle aree particolarmente esposte il rame con alluminio, alluminio-acciaio e materiali alternativi, metalli e leghe meno pregiati e quindi meno appetibili per la criminalità. In alcuni casi, invece, si è scelto di isolare il rame con strutture di cemento, adottare misure di difesa passiva quali recinzioni e blindature, oltre all’implementazione di sistemi d’allarme e videosorveglianza.

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