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Il capitalismo perfetto del futuro

Michio-Kaku

“Ci stiamo muovendo verso una nuova era, quella del “capitalismo perfetto”, dove il consumatore sa moltissimo dei prodotti e i produttori a loro volta sanno moltissimo dei consumatori e dove le curve della domanda e dell’offerta rasentano la perfezione.

In questo quadro il branding e l’immagine diventano paradossalmente ancora più importanti. Il consumatore che di un prodotto conosce tutto deciderà sulla base di ciò che appunto conosce meglio, ad esempio il marchio. In futuro il problema principale per le banche sarà quello di dover affrontare una concorrenza più agguerrita e una libertà di scelta da parte dei clienti ancora più accentuata.

Le banche perderanno le proprie posizioni monopolistiche, perché per effetto delle tecnologie anche le imprese più piccole, come i gestori di carte di credito ad esempio, avranno l’opportunità di affacciarsi all’operatività bancaria……Le banche sono tradizionalmente conservatrici. Ma siamo nell’era dei computer, dove la concorrenza si allarga velocemente grazie all’innovazione tecnologica. Continue Reading

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La classifica dei brand più influenti in Italia

Top brand in Italia

Quali sono i brand più influenti in Italia? La società di ricerche di mercato Ipsos ha presentato i risultati di “The Most Influential Brands”.

Si tratta di uno studio condotto in 19 paesi, e in particolare in Italia, dove è stato intervistato online un campione rappresentativo di 4.000 adulti, per comprendere l’impatto delle marche sulla nostra vita quotidiana. Le categorie coinvolte nell’indagine includono: food, automotive, travel, device, retail, digital-social, sport-fashion, tv & entertainment, telco, banking – insurance, QSR & supermarket, alcoholic drinks, soft drinks, editoria, coffee, utilities e betting. Continue Reading

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Google è il marchio di maggior valore al mondo

Top 100 Most Valuable Global Brands 2016

È il motore di ricerca di Mountain View ad aggiudicarsi il primo posto della classifica dei brand di maggior valore al mondo. A dirlo è BrandZ Top 100 Most Valuable Global Brands di Wpp e Millward Brown che come ogni anno misura il valore economico delle aziende. Wpp ha messo a punto uno strumento chiamato BrandZ, che isola il valore del brand per determinare che impatto ha sui consumatori e sul mercato.

Nell’ultimo anno Google ha saputo fare meglio di Apple raggiungendo 229 miliardi di dollari, un terzo in più rispetto al 2015. L’azienda di Cupertino, in calo dell’8%, si è fermata a 228 miliardi di dollari. Continue Reading

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Le 25 migliori Multinazionali al mondo

Great Place to Work Institute, la società di ricerca globale riconosciuta a livello internazionale, ha stilato la classifica mondiale che premia le migliori 25 aziende multinazionali, giudicandole su cinque criteri fondamentali nella cultura del lavoro: credibilità, rispetto, equità, orgoglio e solidarietà. Guarda chi fa parte della lista dei World’s Best Multinational Workplaces 2014:

  • 1. Google

    Googlewww.google.com
    Settore: Tecnologia informatica
    Presente nelle liste di in: Argentina, Brasile, Canada, India, Giappone, Stati Uniti

  • 2. SAS Institute

    SAS Institutewww.sas.com
    Settore: Tecnologia informatica
    Presente nelle liste di in: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Corea del Sud, Messico, Polonia, Portogallo, Paesi Bassi, Stati Uniti

  • 3. NetApp

    NetAppwww.netapp.com
    Settore: Tecnologia informatica | Archiviazione e gestione dati
    Presente nelle liste di in: Australia, Austria, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti

  • 4. W. L. Gore & Associates

    W.L. Gore & Associateswww.gore.com
    Settore: Manifattura e produzione | Prodotti tessili
    Presente nelle liste di in: Cina, Francia, Germania, Italia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti

  • 5. Belcorp

    Belcorpwww.belcorp.biz
    Settore: Commercio al dettaglio
    Presente nelle liste di in: Chile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù

  • 6. Microsoft

    Microsoftwww.microsoft.com
    Settore: Tecnologia informatica | Software
    Presente nelle liste di in: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Chile, Colombia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Norvegia, Perù, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti

  • 7. Marriott

    Marriottwww.marriott.com
    Settore: Ospitalità | Alberghi/Centri turistici
    Presente nelle liste di in: Australia, Brasile (2), India, Messico, Panamá, Perù, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti

  • 8. Monsanto

    Monsantowww.monsanto.com
    Settore: Biotecnologia e farmaceutica | Biotecnologia
    Presente nelle liste di in: Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Guatemala, India, Messico, Paesi Bassi

  • 9. Cisco

    Ciscowww.cisco.com
    Settore: Tecnologia informatica
    Presente nelle liste di in: Austria, Brasile, Chile, India, Italia, Arabia Saudita, Messico, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Stati Uniti

  • 10. American Express

    American Expresswww.americanexpress.com
    Settore: Servizi finanziari e assicurazioni | Servizi di banca/credito
    Presente nelle liste di in: Argentina, India, Giappone, Messico, Stati Uniti

  • 11. Scotiabank

    Scotiabankwww.scotiabank.com
    Settore: Servizi finanziari e assicurazioni | Servizi di banca/credito
    Presente nelle liste di in: Canada, Chile, Costa Rica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Messico (3), Panamá, Perù, Porto Rico

  • 12. SC Johnson

    SC Johnsonwww.scjohnson.com
    Settore: Manifattura e produzione | Beni di largo e frequente consumos
    Presente nelle liste di in: Canada, Chile, Germania, Italia, Messico, Polonia, Regno Unito, Venezuela

  • 13. Autodesk

    Autodeskwww.autodesk.com
    Settore: Tecnologia informatica
    Presente nelle liste di in: Australia, Canada, Cina, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti

  • 14. Telefónica

    Telefónicawww.telefonica.com
    Settore: Telecomunicazioni
    Presente nelle liste di in: Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Germania, Messico (2), Perù (2), Spagna, Uruguay, Venezuela

  • 15. National Instruments

    National Instrumentswww.ni.com
    Settore: Manifattura e produzione
    Presente nelle liste di in: Cina, Costa Rica, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Regno Unito, Stati Uniti

  • 16. FedEx Corporation

    FedExwww.fedex.com
    Settore: Trasporti
    Presente nelle liste di in: Belgio, India, Irlanda, Italia, Messico, Spagna, Svizzera, Emirati Arabi Uniti

  • 17. Atento

    Atentowww.atento.com
    Settore: Servizi professionali
    Presente nelle liste di in: Argentina, Brasile, Chile, Colombia, El Salvador, Guatemala, Messico, Perù, Porto Rico, Spagna, Uruguay

  • 18. EMC

    EMCwww.emc.com
    Settore: Tecnologia informatica | Archiviazione e gestione dati
    Presente nelle liste di in: Austria, Cina, Francia, Germania, India, Irlanda, Italia, Arabia Saudita, Messico, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito

  • 19. Daimler Financial Services

    Daimler Financial Serviceswww.daimler-financialservices.com
    Settore: Servizi finanziari e assicurazioni
    Presente nelle liste di in: Canada, Cina, Francia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Polonia, Spagna, Turchia

  • 20. Diageo

    Diageowww.diageo.com
    Settore: Manifattura e produzione | Bevande
    Presente nelle liste di in: Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Chile, Colombia, Germania, Grecia, Irlanda (2), Giamaica, Messico, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Venezuela

  • 21. Hyatt

    Hyattwww.hyatt.com
    Settore: Ospitalità
    Presente nelle liste di in: Francia, Germania, India, Regno Unito, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti

  • 22. Mars

    Marswww.mars.com
    Settore: Manifattura e produzione | Prodotti alimentari
    Presente nelle liste di in: Australia, Belgio, Brasile, Chile, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Italia (2), Giappone, Corea del Sud, Polonia, Portogallo, Spagna (3), Svezia, Svizzera, Stati Uniti

  • 23. Accor

    Accorwww.accor.com
    Settore: Ospitalità | Alberghi/Centri turistici
    Presente nelle liste di in: Argentina, Brasile, Chile, Ecuador, India, Messico, Perù, Regno Unito (2)

  • 24. eBay

    eBaywww.ebay.com
    Settore: Tecnologia informatica
    Presente nelle liste di in: Cina, Francia, Germania, Irlanda, Svizzera, Regno Unito

  • 25. The Coca-Cola Company

    Coca-Colawww.coca-colacompany.com
    Settore: Manifattura e produzione | Prodotti alimentari/Bevande
    Presente nelle liste di in: Argentina, Brasile, Chile, Perù, Turchia

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Windows XP va in pensione. A rischio ospedali, banche e Pubblica amministrazione

Penguin-Windows XP- GNU/Linux

Microsoft ha annunciato che il supporto ufficiale per Windows XP e Office 2003 terminerà ad aprile 2014, e gli utenti sono invitati a passare ad un sistema operativo più moderno. La fine del supporto significa che Microsoft non rilascerà più patch per correggere le vulnerabilità del software. Anche se verranno riscontrati gravi problemi in XP o Office 2003, o se i criminali informatici prenderanno di mira bug precedentemente sconosciuti, Microsoft non rilascerà alcun aggiornamento dopo aprile per affrontarli. L’ultimo aggiornamento per Windows XP sarà rilasciato come parte del Patch Tuesday di Microsoft, l’8 aprile 2014. Il pensionamento di XP con la cessazione degli aggiornamenti di sicurezza, comporta la vulnerabilità “senza rete” di chi ancora lo utilizza. Si calcola che al mondo ci siano più di 400 milioni di PC che usano Windows XP, 6/7 milioni in Italia.

Ma non si tratta solo di utenti privati che non vogliono aggiornare il vecchio portatile. Il grande problema sono le pubbliche amministrazioni, le grande aziende, e poi una pletora quasi infinita di soluzioni industriali costruite attorno al sistema operativo di Microsoft: sistemi per il controllo di telai e apparati di fabbrica, pompe di benzina, sistemi di bordo di navi e autotreni, apparati ospedalieri, e decine di altre soluzioni “invisibili”.

Pc collegati a macchinari che in ambiente industriale hanno cicli di vita molti più lunghi di quelli ai quali siamo abituati nel mercato dell’informatica. Il ponte retrattile che collega il terminal all’aereo? Almeno trent’anni di vita e Windows XP dietro ai sensori e controlli. Pompe di benzina? Più di trent’anni, con MS-Dos e poi XP al cuore. Le gru industriali che sollevano nelle fabbriche pezzi giganteschi come le turbine per impianti idroelettrici? In alcuni casi sessant’anni di vita, da una decina con XP ai controlli dopo l’ultimo ammodernamento. La casistica è quasi infinita: si potrebbe scrive un libro sui posti insoliti e insospettabili in cui è stato installato Windows XP, spesso per sostituire precedenti installazioni basate su processori Intel 286 e MS-Dos, il vecchissimo sistema operativo di Microsoft nato nel 1981, ben 33 anni fa.

Insomma, dal prossimo 8 aprile i pirati informatici saranno liberi di infiltrarsi nei sistemi basati su XP un po’ come vogliono: trovare o creare delle falle all’interno del sistema operativo potrebbe diventare un gioco da ragazzi. Windows XP è il sistema utilizzato dal 95% dei bancomat, che tra pochi giorni potrebbero esporre a un serio rischio clonazione le vostre carte.

Allarme bancomat – Il Financial Time avverte quindi che la maggioranza delle aziende sta ancora oggi rimandando il costoso, nonché complesso, sistema di aggiornamento, anche perché in alcuni casi non basterà installare Windows 8.1, poiché gran parte dei vecchi computer con Windows XP non hanno i requisiti di sistema necessari per l’installazione dell’ultima versione del sistema operativo di Microsoft. Inoltre, molti sistemi informatici sono compatibili solo con Windows XP. L’unica soluzione al problema l’ha proposta la stessa Microsoft prolungando fino a luglio 2015 il supporto del suo sistema Antivirus Security Essentials per le banche.

Trasporti e aziende. Ma Windows XP non è il cervello soltanto dei bancomat. Già, perché per esempio è il sistema operativo delle stazioni e degli aeroporti: dietro i tabelloni di arrivi e partenze, nella stragrande maggioranza dei casi, c’è ancora il vecchio sistema Microsoft. E se un hacker volesse taroccare i tabelloni stessi, ora, potrebbe riuscire a farcela senza particolari impicci, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire. Inoltre sono molte le aziende e, soprattutto, gli uffici della Pubblica amministrazione che, al pari delle reti di trasporto, non si sono ancora preparate al cambio.

Attacco planetario. La vicenda ricorda da vicino quella del Millennium Bug, il presunto “difetto” che, allo scoccare dell’anno 2000, avrebbe dovuto far impazzire i sistemi informatici di mezzo mondo. Non resta che attendere e vedere quali saranno le conseguenze. A rischio ci sono enormi banche dati, i soldi dei bancomat e anche la sicurezza dei cittadini (si pensi ai trasporti). Il timore è che l’8 aprile sia il primo giorno di un gigantesco attacco hacker su scala globale. Non a caso, Microsoft invita tutti i soggetti interessati ad effettuare l’upgrade da XP a Windows 8.

I dati. Qualche dato, inoltre, lo snocciola Carlo Mauceli, responsabile Microsoft Italia della digitalizzazione in rapporto alla Pubblica amministrazione e al governo. Mauceli spiega a Repubblica: “In Italia ci sono aziende private e pubbliche che si sono messe al passo da tempo, ma tante altre non lo hanno fatto. Soprattutto nella Pubblica amministrazione, con una situazione critica nella sanità“. Secondo i dati, infatti, il 24% delle Pmi del Belpaese utilizza XP per oltre l’80% dei computer. L’Enav, la società Nazionale per l’Assistenza al Volo, ha fatto sapere che “è in linea coi tempi e le modalità di passaggio da XP a Windows 7 su circa 2mila postazioni”. Sulle altre lavora ancora Xp.

Il problema è vario e complesso, anche se una soluzione economica e intelligente ci sarebbe. Passare a GNU/Linux, un sistema operativo open source. PeppermintLubuntu e EasyPeasy sono tre ottime varianti del sistema operativo Linux, molto leggere e particolarmente adatte per mantenere in vita persino i Pc più vecchi, compresi netbook e mini-pc. Cui va naturalmente aggiunto il più classico Ubuntu, in costante aggiornamento e per questo forse più adatto a computer recenti.

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