Fumoncello, il digestivo alla marijuana

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Si chiama “Fumoncello” ed è la nuova frontiera dello sballo 3.0. Si tratta di un distillato di foglie di canapa indiana, le stesse da cui si ricava la marijuana per gli spinelli, venduto rigorosamente al mercato nero al prezzo di 70 euro al litro. L’effetto, giurano quelli che lo hanno assaggiato è stupefacente. A darne notizia il quotidiano Metropolis in un articolo di Alessandra Staiano. Non è una novità però. Almeno in Campania. Continue Reading

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In Italia consumo di cannabis da record, siamo terzi in Europa

consumo di cannabis

L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), centro di riferimento per le informazioni sulla droga nell’Unione europea, ha stimato l’uso di cannabis nel corso della vita. E negli ultimi anni disponibili, gli italiani sono terzi dietro a Francia e Danimarca.

L’Olanda dove è legalizzata risulta al 7° posto pur essendo interessata da flussi giovanili da tutto il globo. Solo negli ultimi 12 mesi più 22 milioni di persone in Europa hanno fatto uso di cannabis (dati Eu drug markets report 2016). I consumatori di cannabis in Italia sono circa il 10% della popolazione con un’età compresa tra i 15 e i 64 anni. Un paese di santi, navigatori e… fumatori di marijuana.

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L’identikit degli adolescenti italiani tra alcol, marijuana e sexting

adolescenti italiani

Fanno uso di marijuana, alcol e droga, e vivono con lo smartphone incorporato alla mano. Diminuiscono i consumi “colti” a vantaggio di chat e messanger. Vivono in una famiglia sempre più assente e assolutamente non prescrittiva, dove i genitori fanno pesare il loro punto di vista anche meno di quanto gli stessi figli riterrebbero ragionevole.

Questa è la fotografia dei 2.293.778 adolescenti italiani, di cui 186.450 stranieri, scattata dal 9° Rapporto di monitoraggio sull’attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia, realizzato dal Gruppo CRC con la collaborazione di 134 operatori delle 91 associazioni del network. Continue Reading

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Amnésia, il calvario di mio figlio

Amnésia-droga

La chiamano amnésia, un mix di marijuana e metadone. È la droga della camorra. Da tre anni almeno, la segnalai in un vecchio e criticato post, circola nelle piazze di spaccio gestite dai clan alla periferia di Napoli. Si tratta di marijuana di pessima qualità, trattata con gocce di metadone. Una droga devastante per il cervello e la psiche. Secondo quanto hanno rivelato le analisi dei laboratori della polizia Scientifica, dalla sua combustione si sprigionano fumi devastanti per la salute. La nuova sostanza proviene dall’Olanda e, in questo ultimo periodo, le forze dell’ordine hanno già effettuato numerosi sequestri di amnésia trovata nascosta anche in tir, tra casse contenenti funghi o tergicristalli. Ha già mandato fuori di testa tre giovani napoletani, l’amné: una ragazzina di sedici anni, studentessa del liceo Umberto, un suo amico di diciotto, e un diciannovenne del Vomero.

Il racconto del padre di un ragazzo napoletano di 22 anni che alcuni mesi fa ha fumato l’amnésia.

Che cosa è accaduto a suo figlio? Ha fumato l’amnésia.

Quando? Una decina di mesi fa.

Dove? In un baretto di Chiaia, ma l’aveva acquistata al rione Traiano, pensava si trattasse di semplice marijuana.

Invece? Vai a capire che cosa c’era lì dentro, una bomba. L’hanno chiamata amnésia ma francamente non saprei, potrebbero averci messo dentro di tutto.

Adesso come sta suo figlio? Male.

Di quali disturbi soffre? Giramenti di testa soprattutto, ma anche bruciore agli occhi e ha la vista spesso offuscata. I medici dicono che si tratta di un deficit vestibolare.

Provocato da che cosa? Dalla tossicità della sostanza che ha fumato.

Dopo un anno non ha ancora recuperato? Purtroppo no. E nemmemo so dirvi se mai recupererà. Mi farebbe piacere incontrare le famiglie dei tre ragazzi che hanno avuto lo stesso problema, vorrei chiedere loro come stanno curando i propri figli, a chi si sono rivolti, un confronto per capire insieme che cosa fare.

A che età suo figlio ha cominciato a usare sostanze stupefacenti? Non saprei. Quel che so con certezza è che non è mai stato un consumatore abituale. E non ha mai assunto sostanze diverse dalla cannabis.

Cannabis evidentemente modificata? Immagino di sì visto che, subito dopo averla fumata, mio figlio ha cominciato ad avere una serie di problemi fisici di cui inizialmente nemmeno mi aveva parlato, pensava che presto sarebbe stato meglio e voleva evitare di raccontarmi ciò che era accaduto.

Invece? Dopo qualche giorno è venuto a chiedermi aiuto, continuava a star male, non sapeva più che cosa fare.

E ha dovuto dirle tutto. Sì, mi ha raccontato che subito dopo aver fumato quella roba non riusciva più a parlare e a muovere le gambe, rimase paralizzato su una sedia. Ebbe molta paura ma per fortuna un po’ alla volta recuperò la mobilità e anche la parola.

Quali disturbi invece ha continuato ad avvertire? Giramenti di testa continui, invalidanti direi, di cui soffre tutt’ora.

Che cosa dicono i medici? Ne abbiamo consultati tanti. Abbiamo girato i migliori specialisti: neurologi, psichiatri, tossicologi… Solo in un caso c’è stato un miglioramento.

Quando? Pochi mesi fa, a Modena. Gli diedero delle gocce che per un periodo lo hanno fatto stare meglio ma purtroppo non hanno risolto il problema. L’ultima diagnosi è stata quella di deficit vestibolare provocato dall’intossicazione.

Che cosa fa adesso suo figlio? È all’università, studia, cerca di condurre una vita normale ma è chiaro che se la situazione resta questa, la sua non potrà mai essere una vita normale.

Continua a fare uso di sostanze stupefacenti? Assolutamente no. E maledice ogni giorno il momento in cui decise di fumare quella schifosissima erba.

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