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300 super paperoni possiedono la stessa ricchezza dei 3 miliardi più poveri


Le 300 persone più ricche sulla terra possiedono la stessa ricchezza dei 3 miliardi più poveri. Non è quindi un caso che chi è al potere scrive le regole del gioco. Un breve video realizzato da TheRules.org illustrara l’ineguaglianza globale. Quando le immagini contano di più delle parole.

La piramide della ricchezza globale

La piramide della ricchezza globale

Sono molti i fattori che contribuiscono alle disparità nella distribuzione della ricchezza tra la popolazione. Ad un’estremità si individuano persone all’inizio della propria carriera che non hanno ancora avuto occasioni significative di arricchimento, o che hanno incontrato difficoltà professionali o personali, oppure coloro che vivono in paesi del mondo dove le opportunità di guadagno sono estremamente limitate. All’estremità opposta, invece, si trovano soggetti che, grazie a un mix di talento, impegno o semplice fortuna, hanno accumulato immensi capitali.

Nel 2012 stimiamo in 3,2 miliardi i soggetti, più di due terzi della popolazione adulta mondiale, detentori di una ricchezza inferiore ai 10’000 dollari USA mentre un ulteriore miliardo (23 percento della popolazione adulta) si colloca nella fascia compresa tra i 10’000 e i 100’000 USD. Anche se la ricchezza media posseduta dai segmenti alla base e al centro della piramide è modesta, il suo valore complessivo sfiora i 39’000 miliardi di USD, un potenziale evidentemente enorme per nuovi prodotti di consumo e per lo sviluppo di servizi finanziari pensati per questo target spesso trascurato. I restanti 373 milioni di adulti (8 percento della popolazione mondiale) hanno patrimoni superiori ai 100’000 USD.

I paesi più popolosi dell’area euro (Italia, Regno Unito, Germania e Francia) contribuiscono ciascuno con un 6 –8 percento al segmento dei più ricchi, e nel corso degli ultimi dodici mesi hanno visto senza eccezioni un lieve calo delle rispettive incidenze. Per molti anni questi paesi si sono posizionati tra il terzo e sesto posto nella classifica globale, ma quest’anno la Cina ha scalzato la Francia dalla sesta posizione, con un’ascesa impressionante rispetto alla situazione del 2000, quando non arrivava a far registrare numeri sufficienti per comparire in questa fascia top. Altre economie dei mercati emergenti con almeno quattro milioni di abitanti aventi patrimoni netti superiori a 100’000 USD sono Brasile, Corea e Taiwan. Nel 2011 il Messico era presente con una quota superiore all’1 percento in questo gruppo ma per l’anno in corso il livello è sceso al di sotto di tale benchmark.

Al vertice della piramide, tra i “milionari” del pianeta, si riscontra una composizione ancora diversa. Rispetto all’insieme dei soggetti con disponibilità superiori a 100’000 USD, qui la proporzione di cittadini statunitensi è quasi doppia, pari al 39 percento, mentre la quota degli altri paesi risulta perlopiù in calo. Vi sono tuttavia alcune eccezioni. La Francia è salita al terzo posto in classifica mentre nel gruppo dei paesi con più dell’1 per cento di milionari hanno fatto il loro ingresso la Svezia e la Svizzera.

Fornire una fotografia della ricchezza superiore a 1 milione di USD richiede una certa sofisticazione dal momento che a questi livelli le fonti consuete di dati, le statistiche ufficiali e le indagini a campione, si profilano come sempre meno complete e affidabili. Per ovviare a tale mancanza di precisione dei dati impieghiamo regolarità statistiche accreditate relative alla distribuzione della ricchezza ai livelli più alti per ottenere una corrispondenza tra la coda di massima agiatezza e l’elenco dei milionari mondiali pubblicato annualmente da Forbes e da analoghe “classifiche della ricchezza” presentate da altre fonti. In questo modo riusciamo a stimare in modo plausibile la distribuzione globale dei patrimoni del segmento “high net worth – HNW” che ricomprende la fascia tra 1 milione e 50 milioni di USD e di quello “ultra high net worth – UHNW”, dove figurano i titolari di oltre 50 milioni di USD.

Secondo le nostre stime, a livello mondiale gli UHNWI, ossia i titolari di patrimoni netti superiori a 50 milioni di USD, sono 84’500. Di questi, 29’300 detengono almeno 100 milioni di USD e 2700 più di 500 milioni. A livello regionale è il Nordamerica a dominare la classifica con 40’000 residenti UHNW (47 percento), mentre in Europa ne sono presenti 22’000 (26 percento) e 12’800 (15 percento) risiedono in paesi dell’Asia Pacifica, Cina e India escluse. A livello di singoli paesi, gli USA sono in testa con un netto margine e 37’950 “ultraricchi”, corrispondenti al 45 percento del gruppo. La Cina ha visto ultimamente una grande creazione di ricchezza che l’ha portata al secondo posto con 4700 soggetti (5,6 percento del totale globale), seguita da Germania (4000), Giappone (3400), Regno Unito (3200) e Svizzera (3050). Anche negli altri paesi cosiddetti BRIC i numeri sono in forte crescita, con 1950 “ultraricchi” in Russia, 1550 in India e 1500 in Brasile e presenze consistenti a Taiwan (1200), Hong Kong (1100) e in Turchia (1000). Anche se non disponiamo di consistenti dati storici con cui fare un raffronto, è fuor di dubbio che il numero di UHNW individual è notevolmente aumentato rispetto a una decina di anni fa.

* Dati Credit Suisse Global Wealth Report 2012

 

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