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Costruire con intelligenza: La Casa Passiva

casa passiva

La Casa Passiva è un’abitazione che assicura il benessere termico senza o con una minima fonte energetica di riscaldamento interna all’edificio. Ridurre i costi energetici ed eliminare gli sprechi, fino al traguardo delle bollette a costo zero.

Ha dei costi di fabbricazione superiori alla media dell’edilizia tradizionale, tra il 6 e l’8 per cento in più, ma questa spesa viene ammortizzata in un arco di tempo non superiore al decennio. Continue Reading

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Le sette regole per ridurre i costi di riscaldamento della vostra casa

come risparmiare sul riscaldamento

Una casa, che sia di proprietà o in affitto, comporta numerose voci di spesa. Una delle più importanti (e costose) è sicuramente quella per i consumi elettrici.

Una famiglia media, composta da due adulti e un bambino, usa circa 3.000 kWh di elettricità all’anno. Se il riscaldamento è elettrico, il consumo sarà decisamente più alto, specialmente se gli impianti sono vecchi.

Per evitare che la bolletta del riscaldamento risulti troppo alta è importante, quindi, seguire una serie di accorgimenti. Continue Reading

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Ecco come migliorare l’efficienza energetica di una casa

migliorare l'efficienza energetica di una casa

Con l’inizio del nuovo anno, puntuale come un orologio svizzero, arriva anche la stangata su luce e gas. Dal primo gennaio la famiglia tipo registrerà un incremento del +5,3% per le forniture elettriche e del +5% per quelle gas. Aumenti in vista anche per la bolletta dell’acqua.

Risparmiare è quindi una buona strategia per alleggerire il vostro budget familiare e risparmiare soldi per spenderli in maniera migliore. Continue Reading

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Energia pulita dai pannolini usati

dai pannolini usati energia pulita

L’energia elettrica in futuro potrebbe arrivare dai pannolini e pannoloni usati. In Giappone la SFD Recycle System è convinta che i pannolini usati siano una nuova fonte di energia alternativa. 

I pannolini usa e getta sono una vera e propria bomba ecologica. Ogni giorno in Italia, secondo l’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), vengono utilizzati almeno 6 milioni di pannolini usa e getta e, nell’intero anno, arrivano in discarica circa due miliardi di pannolini. In Gran Bretagna la cifra arriva a toccare i 3 miliardi l’anno, mentre negli Stati Uniti i 16 miliardi. Continue Reading

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Metanolo il carburante del futuro

metanolo

Il petrolio e il metano cominciano a scarseggiare e nel futuro prossimo avremo bisogno di un “vettore” per immagazzinare, distribuire e utilizzare energia. Di facile conservazione e distribuzione il metanolo è un ottimo carburante per aerei e autovetture e, oltre a poter essere miscelato alla benzina o trasformato in biodiesel, può soprattutto essere bruciato in impianti esistenti di generazione di energia e utilizzato nelle celle a combustibile.

Il progetto dello STOA, l’organismo di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo, esamina gli ostacoli tecnologici, ambientali ed economici alla produzione di metanolo a partire dal biossido di carbonio (CO2), nonché i possibili usi del metanolo nel trasporto stradale in Europa.

I costi e i benefici sono esaminati tenendo conto del ciclo di vita del prodotto, onde comparare le varie materie prime disponibili per la produzione di metanolo e considerare i vantaggi che il metanolo prodotto a partire dalla CO2 potrebbe offrire nella transizione verso un mix di carburanti più diversificato nel settore dei trasporti. Sul medio e sul lungo periodo una simile scelta può rivelarsi vantaggiosa, consentendo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili tradizionali e di accrescere la sicurezza dell’approvvigionamento.

È chiaro, tuttavia, che per fare della CO2 una materia prima efficiente e competitiva, interessante non solo per il settore dei trasporti ma anche per altri comparti, occorre impegnarsi a fondo e con costanza nella ricerca in tale ambito. La competitività del metanolo prodotto a partire dalla CO2 dipenderà in gran parte da come le future politiche sapranno inquadrare in modo efficiente vari problemi e fattori fondamentali, vale a dire:

  • La priorità accordata nel quadro della politica dei trasporti alle considerazioni di natura ambientale, prima fra tutte quella della riduzione della CO2, e alle questioni legate alla sicurezza dell’approvvigionamento.
  • Le incertezze negli sviluppi tecnologici futuri nel settore dei trasporti e la necessità di evitare investimenti incagliati sul medio e sul lungo periodo.
  • La necessità di abbattere i costi della cattura della CO2 e di incentivarne i possibili usi, anche per la produzione di metanolo.
  • Le prospettive di un miglioramento significativo nella competitività delle celle a combustibile alimentate a metanolo nel contesto di un libero mercato.
  • L’opportunità di promuovere soluzioni diversificate per le varie flotte di trasporto, tenendo conto che è molto probabile che i vari settori del comparto dei trasporti si trovino a competere per i carburanti.

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