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Gran Bretagna più ricca grazie agli immigrati

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La Gran Bretagna è più ricca grazie agli immigrati dall’Unione Europea: lo dimostra un autorevole studio pubblicato ieri nell’Economic Journal. Negli ultimi dieci anni i cittadini Ue che si sono trasferiti oltre Manica hanno dato un contributo netto di 20 miliardi di sterline al Tesoro britannico, versando molto più in tasse di quanto abbiano ricevuto in sussidi o aiuti statali.

L’immigrazione dall’Unione Europea porta ricchezza alla Gran Bretagna: fatto, non opinione. Lo studio pubblicato ieri da due economisti, tra cui un italiano, contraddice in modo inconfutabile l’accusa sbandierata da Ukip, il partito che chiede un’uscita immediata dalla Ue come unico mezzo per chiudere le frontiere, e da molti Tories, che gli europei varcano la Manica per sfruttare i sussidi britannici e non per lavorare. Lo studio dimostra infatti che, lungi dall’essere un peso per le casse dello Stato, gli immigrati Ue hanno dato un contributo netto di 20 miliardi di sterline al Fisco inglese. Non solo: sono anche più istruiti e qualificati dei cittadini britannici.

Dati e cifre alla mano, i due economisti autori dello studio “The Fiscal Impact of Immigration in the Uk”, Christian Dustmann di University College London e Tommaso Frattini dell’Università degli Studi di Milano, dimostrano che “l’immigrazione in Gran Bretagna dal 2001 a oggi ha avuto un impatto fiscale netto molto positivo. Questo vale sia per gli immigrati dall’Europa centrale e orientale che per il resto della Ue”.

I cittadini dei dieci Paesi dell’Est Europa che hanno aderito alla Ue nel 2004 hanno pagato tasse per 5 miliardi di sterline tra il 2001 e il 2011, mentre quelli dei 15 Paesi originali, Italia compresa, hanno contribuito 15 miliardi, il 64% in più di quanto hanno ricevuto. I dati ufficiali dell’Office for National Statistics confermano che il tasso di disoccupazione è più basso tra gli immigrati Ue che tra i cittadini britannici. I polacchi, in particolare, lavorano più di tutti.

Il premier David Cameron per ragioni elettorali fa promesse incaute di limitare il numero di immigrati dalla Ue, e così facendo non solo irrita la Germania e gli altri alleati europei, ma va anche contro gli interessi della Gran Bretagna. Perché il fatto è che il deficit britannico sarebbe assai più grave senza le tasse pagate da italiani, polacchi e altri cittadini Ue.

(Fonte ilsole24ore)

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