Egregio Presidente della Repubblica Italiana,
da tempo volevo esternarle i miei sentimenti dimissionari: colgo l’occasione maturata in questi giorni di accadimenti anche metaforici, che ulteriormente li motivano e maggiormente li rafforzano. Miliardi di motivi mi costringono con rabbia ad annunciarle che in nessun modo intendo più assumermi la minima responsabilità di tutto ciò che non sono in grado di controllare e modificare personalmente. Non voglio essere più italiano!
Si mi dimetto, non voglio essere più italiano
Dopo un’attenta riflessione durata circa 20 anni e dopo la disamina di quanto accaduto in particolare negli ultimi anni (crisi economica, mancanza di aiuti agli italiani, pagliacciate partitiche) sono addivenuto alla decisione di rifiutare la nazionalità italiana e di dimettermi dal ruolo di cittadino italiano.
Dalla data odierna mi considero cittadino straniero e pertanto richiederò accesso agli aiuti dedicati a comunitari ed extracomunitari. Non voglio essere più italiano, quindi rinuncio a tale incombenza.
Rinuncio quindi anche al voto, ormai inutile, perché le malefatte trasversali della classe politica (maggioranza, opposizione, Destra, Sinistra, Centro e Stelle) non mi consentono più di operare una scelta effettiva per il miglioramento della Repubblica. Continue Reading