Arriva l’avvocato robot, economico e veloce

avvocato robot

Internet sta trasformato le nostre vite e soprattutto il mondo del lavoro. La rivoluzione della robotica inizia: arriva l’avvocato robot. Non si parla di un futuro remoto. Sta succedendo qui e adesso. Un progetto che potrebbe cambiare il concetto di “Giustizia” e di difesa dei diritti dei cittadini. Tempi duri per gli avvocati ed i loro tempi biblici.

L’ultima notizia è che l’Europa sta sperimentando l’entrata in scena di Rocket Lawyer, società americana specializzata nella consulenza legale informatizzata e a basso costo. In Spagna e Francia lo sbarco è già avvenuto, l’Italia seguirà a breve.

Una consulenza Rocket Lawyer, letteralmente “L’avvocato che va come un razzo”, costa solo 40 dollari o una ventina di dollari al mese per chi vuole abbonarsi e avere un responso più veloce e immediato. Grazie a queste piccole, ma costanti entrate, ha già raggiunto un fatturato annuo di 20 milioni di euro.

È sufficiente iscriversi, fornire i propri dati e le informazioni relative alla questione giuridica che interessa, e il sistema prima classifica (con un rating da 1 a 100) il proprio “legal health score”, lo stato di “salute legale” vale a dire il tasso di difficoltà del problema di cui si chiede la soluzione e poi fornisce, se può, una risposta precisa, non un semplice parere.

Ovvio che non ci sarà mai un robot in grado di sostituire in toto un avvocato e risolvere i problemi più complessi. Ma è indubbio che la piattaforma, sono oltre 7 milioni i cittadini americani serviti ogni anno, o qualche altra applicazione oggi ancora allo studio, fra poco potranno spazzare via gran parte dei professionisti di fascia bassa.

Scommettiamo che il nostro avvocato del futuro sia un robot?

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Troppi avvocati, 5 ogni 1000 abitanti

In Italia, secondo i dati pubblicati da Digilex nel 2016, operano 312.663 avvocati. Il numero è letteralmente esploso negli ultimi venti anni. Nel 1985 gli avvocati iscritti all’albo erano solo 48.327. Si è raggiunta la saturazione, “un numero enormemente superiore ai bisogni sociali” come scriveva Calamandrei nel 1921. Continue Reading

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Retribuzioni e scarsa produttività, tutte le balle sui giudici italiani

giudice

I magistrati italiani sono i più pagati in Europa? Sono i meno produttivi? L’Associazione Nazionale Magistrati pubblica sul proprio sito il Rapporto CEPEJ 2012 (Commissione Europea Per l’Efficacia della Giustizia) dal quale si evince che i magistrati italiani sono al 15º posto come stipendio lordo annuo per un giudice di prima nomina. Il CEPEJ è il più autorevole “certificatore internazionale” per la tendenziale misurazione e comparazione dei sistemi-giustizia in 46 (dei 47) stati membri del Consiglio d’Europa.

Nel dettaglio i magistrati italiani, tra i 46 paesi europei censiti, si collocano al 6° posto come stipendio lordo di un giudice della Corte Suprema, al 1° posto come PM presso la Corte Suprema, al 15° posto come stipendio lordo di un giudice all’inizio della carriera ed all’11° posto come stipendio lordo di un P.M. all’inizio della carriera. Dall’analisi risulta poi che il rapporto medio, in Europa, tra lo stipendio lordo annuo iniziale di un giudice ed il salario medio lordo annuo di impiegati ed operai è pari 2,4 volte (con un massimo di 5,2 in Scozia ed un minimo di 0,9 in Germania). Va segnalato ancora che in molti paesi sono previsti benefits addizionali, quali pensioni speciali, abitazioni, assicurazioni sanitarie o spese di rappresentanza: cosa che, come noto, in Italia non è minimamente pensabile.

Processi civili. L’Italia è il Paese che deve confrontarsi con un contenzioso civile molto alto in Europa, inferiore soltanto a quello della Federazione russa. In Italia sono 2.400.000, al 2º posto, dietro la Russia (13.600.000) e davanti a Ucraina (2.250.000), Spagna (1.950.000), Francia (1.800.000), Germania (1.700.000). Però, i giudici italiani hanno dimostrato un’altissima capacità di smaltimento degli affari civili contenziosi (+435.000 rispetto alle sopravvenienze), essendo essi dopo la Russia (13.627.319) i secondi in Europa con ben 2.834.879 procedimenti civili definiti.

Processi penali. L’Italia riceve annualmente la più alta domanda di giustizia penale nel contesto dei 46 Stati del Consiglio d’Europa: 1.360.000. Davanti alla Russia (1.070.000), Germania (790.000), Turchia (730.000), Francia (590.000). I giudici italiani risultano al 1° posto in Europa anche per la capacità di smaltimento di procedimenti penali: Italia (1.288.171 ), Russia (1.073.513), Germania (804.053), Turchia (797.006), Francia (600.764).

Numero di avvocati. L’Italia, la Grecia, la Spagna ed il Portogallo hanno più di 250 avvocati per ogni 100.000 abitanti. Nel totale in Italia sono 211.962, in Germania 155.679, in Spagna 125.208, in Turchia 70.332, in Russia 65.602, in Francia 51.758. Per ogni 100.000 persone, in Italia ci sono 350 avvocati, in Spagna 270, in Portogallo 259, in Germania 190 e in Francia 80.

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