La classifica dei brand più influenti in Italia

Top brand in Italia

Quali sono i brand più influenti in Italia? La società di ricerche di mercato Ipsos ha presentato i risultati di “The Most Influential Brands”.

Si tratta di uno studio condotto in 19 paesi, e in particolare in Italia, dove è stato intervistato online un campione rappresentativo di 4.000 adulti, per comprendere l’impatto delle marche sulla nostra vita quotidiana. Le categorie coinvolte nell’indagine includono: food, automotive, travel, device, retail, digital-social, sport-fashion, tv & entertainment, telco, banking – insurance, QSR & supermarket, alcoholic drinks, soft drinks, editoria, coffee, utilities e betting. Continue Reading

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Apple, Facebook e Google sono le aziende tecnologiche più green del pianeta

Click Clean è il report annuale di Greenpeace USA che analizza l’impronta energetica dei grandi operatori di data center e di circa 70 tra siti web e popolari applicazioni. Nel 2017 la percentuale di elettricità globale utilizzata dal settore informatico supererà addirittura il 12% (era il 7% nel 2012). Per questo è importante capire quali politiche energetiche intraprendono le aziende leader a livello mondiale. Continue Reading

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Google è il marchio di maggior valore al mondo

Top 100 Most Valuable Global Brands 2016

È il motore di ricerca di Mountain View ad aggiudicarsi il primo posto della classifica dei brand di maggior valore al mondo. A dirlo è BrandZ Top 100 Most Valuable Global Brands di Wpp e Millward Brown che come ogni anno misura il valore economico delle aziende. Wpp ha messo a punto uno strumento chiamato BrandZ, che isola il valore del brand per determinare che impatto ha sui consumatori e sul mercato.

Nell’ultimo anno Google ha saputo fare meglio di Apple raggiungendo 229 miliardi di dollari, un terzo in più rispetto al 2015. L’azienda di Cupertino, in calo dell’8%, si è fermata a 228 miliardi di dollari. Continue Reading

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Le applicazioni più usate dagli italiani

applicazioni più usate

Sono 27 milioni gli italiani, su 37,5 milioni connessi alla rete, che hanno usato almeno un’applicazione per navigare, con una crescita del 19% rispetto a gennaio 2015, ciò significa che le app sono fondamentali per la crescita di internet in Italia.

L’app più amata è WhatsApp con 18,4 milioni di utenti sempre più inclini a sostituire gli SMS con l’instant messaging (+19% durante gli ultimi 12 mesi). Al secondo posto i servizi di Google, apprezzate da 15,5 milioni di persone.

Tra i servizi di messaggistica si conferma un’affezione ancora alta per Skype, proprietà di Microsoft, che cresce del 17%, conquistando 5,3 milioni di persone. In forte ascesa (+12%) anche l’app di Facebook, scelta da 14,2 milioni di utenti. Sempre più apprezzata Instagram con una crescita del 200%, Twitter del 110% e Facebook dell’80%.

L’app più usata per gli acquisti è quella di Amazon, scelta da 4 milioni di persone (+37%). La sorpresa è sicuramente Libero.it, portale scelto da 3,2 milioni di italiani con un’impennata secca del 43% su base annua.

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Stop al mercato mortale dell’avorio

elefanti-avorio
Il mercato dell’avorio uccide 100 elefanti al giorno: è un massacro che loro vivono con orrore perché capiscono benissimo cosa sta accadendo alla loro specie. Raccogliamo un milione di voci in difesa di queste creature meravigliose, e le faremo arrivare a tutti i dipendenti di Yahoo nel mondo così che possano pretendere una svolta dall’interno.

Google, Amazon e altri grandi siti si rifiutano di vendere l’avorio mentre Yahoo è uno dei pochi grandi negozi online rimasti, ma con la giusta pressione possiamo farli smettere. L’azienda sta perdendo i suoi migliori dipendenti e sta offrendo milioni per convincerli a rimanere. Uno scandalo internazionale può aggravare la crisi e di fronte a questo rischio potrebbero decidere di smettere di lucrare sulla vita degli elefanti.

Il commercio dell’avorio sta portando gli elefanti all’estinzione e Yahoo ci fa affari da capogiro vendendo collanine e gingilli in aste online in Giappone! Abbiamo l’occasione per mettere fine a questo traffico ma dobbiamo agire ora.

Tre anni fa, 1 milione e 400mila avaaziani e sostenitori del WWF si unirono all’appello di Leonardo DiCaprio alla Prima Ministra tailandese affinché facesse qualcosa contro il mercato nero dell’avorio nel suo paese. Lasciammo così tanti messaggi sulla sua pagina Facebook che venne temporaneamente chiusa! Fu obbligata ad ascoltarci e si impegnò a mettere fine al commercio irregolare. E proprio questa settimana una petizione lanciata ad Hong Kong ha contribuito a un cambio di direzione storico verso l’abbandono del commercio di avorio. Ora possiamo aggiungere un’altra vittoria per proteggere questi meravigliosi animali”.

Agisci ora, firma e condividi con tutti.

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