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Aiuti al Nepal, l’Unione europea è poco generosa

Nepal terremoto

In Nepal 1,4 milioni di persone hanno urgente bisogno di cibo mentre acqua e rifugi iniziano a scarseggiare. Circa 70.000 case sono state distrutte dal sisma e 530.000 sono rimaste gravemente danneggiate in 39 dei 75 distretti del Nepal, secondo le stime dell’Onu. Il terremoto in Nepal dovrebbe avere un bilancio finale intorno alle 9mila vittime, con danni agli edifici per circa 3,5 miliardi di dollari.

fondi necessari per soddisfare le esigenze più urgenti

Fondi necessari per soddisfare le esigenze più urgenti

Per questo proprio ieri l’Onu ha lanciato un appello per raccogliere 415 milioni di dollari per la gestione dei 16 campi per rifugiati che si stanno allestendo. Uno dei coordinatori dell’Onu per gli aiuti al Nepal, Jamie McGoldrick ha fatto sapere che ci vorranno almeno 3 mesi per completare le operazioni di soccorso immediato, dopodiché inizierà una lunga e complessa opera di ricostruzione.

Fra i primi a dare il proprio contributo i Paesi vicini: India, Pakistan e Cina. Aiuti inoltre da Stati Uniti, Unione europea, Spagna, Regno Unito, Francia, Israele, Giappone, Venezuela, Panama e Colombia, e le Nazioni unite stanno garantendo il loro appoggio. Il Vaticano donerà 100mila dollari (circa 116mila euro) per fornire aiuti e assistenza, attraverso la Chiesa locale, alla popolazione colpita dal terremoto in Nepal.

Circa 70 milioni di dollari sono state stanziati o promessi al Nepal dagli Stati Uniti, dal Giappone e dal Regno Unito. Ma tanti altri Paesi sono rimasti ai blocchi. Stando ai dati delle Nazioni Unite, i più generosi sono Stati Uniti (10 milioni), Giappone (8,6) e Regno Unito (7,4), paese legato al Nepal dagli antichi vincoli coloniali. Più indietro la Cina (3,4) che però è per prima ha inviato una squadra di medici specializzati e unità cinofile.

Nel gioco delle grandi potenze, l’Unione europea finora fa la parte del nano: gli stanziamenti della Commissione ammontano a 3,25 milioni, la stessa cifra donata dalla Conferenza Episcopale Italiana che, all’emergenza, ha destinato una parte importante dell’8 per mille degli italiani, anche se il numero di cristiani nel paese è inferiore al 2%. Ai 325 mila dollari stanziati dalla Farnesina, ne seguiranno altri 100 mila in generi di soccorso, tra cui un ospedale da campo partito ieri). Pochini.

Le organizzazioni non governative sono l’unica possibilità di sostegno per i sopravvissuti al sisma. Ecco come aiutare la popolazione nepalese attraverso ong nazionali ed internazionali:

– Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa attraverso la CROCE ROSSA ITALIANA: bonifico su conto corrente Bancario Codice IBAN: IT19 P010 0503 3820 0000 0200 208, intestato a: “Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12 – 00187 Roma” presso Banca Nazionale del Lavoro – Filiale di Roma Bissolati Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma. Causale “Emergenza terremoto Nepal 2015″(Per donazioni dall’estero codice BIC/SWIFT: BNL II TRR); www.cri.it.

UNICEF e WPF ITALIA hanno lanciato un numero solidale. Chiamando 45596 si può donare un euro da rete mobile e 2 euro da rete fissa; www.unicefitalia.it

AGIRE – E’ possibile donare per gli aiuti alla popolazione nepalese con l’SMS Solidale 45591, donazioni di 1 euro da cellulari e di 2 euro da rete fissa. Sarà attivo fino al 10 maggio.

E’ possibile sostenere AGIRE anche attraverso i seguenti canali:

• Numero Verde 800.132.870
• On-line: con carta di credito, Paypal o PagoInConto (per clienti del gruppo Intesa Sanpaolo) sul sito www.agire.it
• Banca: con bonifico bancario su conto corrente IBAN: IT79 J 03359 01600 100000060696 intestato ad AGIRE onlus, presso Banca Prossima, Causale: “Emergenza Nepal”
• Posta: con bollettino postale sul conto corrente postale n. 85593614 o bonifico postale al seguente IBAN: IT 79 U 07601 03200 000085593614, intestato ad AGIRE onlus, Via Aniene 26/A – 00198 Roma, Causale: “Emergenza Nepal”

CARITAS ITALIANA. Offerte da inviare tramite C/C Postale N. 347013 specificando nella causale: “Asia/Terremoto Nepal”. Disponibili altri canali per le donazioni; www.caritas.it.

SAVE THE CHILDREN. E’ attivo un verde 800988810 per le donazioni; www.savethechildren.it.

– Le donazioni ad ASIA possono avvenire tramite bonifico bancario ad ASIA onlus (IBAN: IT 27 M 01030 72160 000000389350 – SWIFT BIC: PASC IT MM XXX – Causale: NEPAL emergenza terremoto
Banca: Banca Monte dei Paschi di Siena). Questo è invece l riferimento del conto corrente postale in caso di donazione con bollettino postale: ASIA Onlus – Conto corrente postale numero: 89549000

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Filippine: Atterrato il primo cargo di aiuti umanitari dall’Italia

Agire-Filippine

La squadra d’emergenza di INTERSOS, in collaborazione con AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze e Croce Rossa Italiana, sta scaricando in queste ore sull’isola di Cebu gli aiuti umanitari giunti dall’Italia con un aereo cargo, messo a disposizione dall’Ufficio Emergenza della Direzione Generale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con il sistema logistico delle Nazioni Unite (UNHRD). Le operazioni sono rese possibili anche grazie alla generosa collaborazione di cittadini italiani stabiliti nelle Filippine che stanno aiutando INTERSOS da giorni e dall’assistenza dell’Ambasciatore d’Italia nelle Filippine Massimo Roscigno, presente personalmente al momento dell’atterraggio.

Tre unità di INTERSOS, stanno lavorano simultaneamente nelle Filippine: a Cebu per lo scarico del materiale, nel nord dell’isola per identificare le aree remote non raggiunte da alcuna forma di aiuto e infine nella zona di Tacloban anch’essa fortemente colpita dal tifone Hayian – Yolanda. Un quarto gruppo partirà nei prossimi giorni dall’Italia appena terminato di organizzare l’invio di altri beni di prima necessità posizionati per questo tipo di eventi nella base umanitaria di Brindisi.

Parte di questo ulteriore carico è messo a disposizione da AUSER Nazionale e AUSER TOSCANA che da anni collaborano e sostengono attivamente  l’azione umanitaria di INTERSOS.

13 milioni di persone, hanno subito danni fisici o materiali a causa del tifone. Oltre 2 milioni di persone sfollate, e solo il 38 per cento ha trovato rifugio nei centri di evacuazione. Il resto delle famiglie vive in rifugi precari, poiché quasi 400 mila case sono andate distrutte. Al momento, gli spostamenti in queste aree sono complicati, molte strade sono interrotte e per gli operatori umanitari è difficile raggiungere la popolazione da soccorrere.

Il cargo con il materiale fornito dalla Cooperazione Italiana, è arrivato oggi 16 novembre a Cebu alle 15:00, ora locale (8 del mattino in Italia) e permette al personale di INTERSOS-AGIRE di smistare e distribuire nelle aree devastate tende, ripari di emergenza, coperte, e altri beni di prima necessità compresi kit di forniture destinati alle unità sanitarie d’emergenza.

C’è molto caos e la squadra INTERSOS si coordina con le ONG, le autorità locali e con le agenzie presenti sul posto per garantire una risposta immediata e concreta. Come sempre si cerca di individuare le persone più fragili e bisognose, i più vulnerabili, in particolare bambini, anziani, disabili per assisterli con la priorità che la loro condizione richiede.

Le necessità sono però molte e c’è grande bisogno di altro aiuto: per sostenere il lavoro di assistenza umanitaria di INTERSOS e del network AGIRE, sono attivi i seguenti canali:

·         Numero Verde 800.132.870 (dal lunedì al sabato dalle h.09.00 alle h.19.00)

·         On-line: con carta di credito, Paypal o PagoInConto (per clienti del gruppo Intesa Sanpaolo) sul sito www.agire.it 

·         In banca: con bonifico bancario su conto corrente IT79 J 03359 01600 100000060696 intestato a AGIRE onlus, presso BancaProssima, Causale: “Emergenza Filippine”

·         In posta: con bollettino postale sul conto corrente postale n. 85593614 o bonifico postale al seguente IBAN

IT 79  U 07601 03200 000085593614, intestato ad AGIRE ONLUS, Via Aniene 26/A – 00198 Roma, Causale: “Emergenza Filippine”.

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