Abbiamo visto tutto cio’ che si poteva vedere in merito alle pratiche culinarie? Dopo i bastoncini di antilope in Africa del Sud (che contenevano in effetti della carne di giraffa), o i piatti a base di topi e di volpe in Cina, questa volta sono gli hamburger di leone che fanno discutere in Usa. Due partiti si confrontano: quelli che l’etica gli impedisce di attaccare una specie fragile e quelli che, al contrario, si entusiasmano all’idea di divorare la carne del “re della giungla”.
Uno dei primi casi di un piatto di questo tipo oltre-Atlantico, risale al 2010, quando un ristorante dell’Arizona aveva servito degli hamburger a base di leone in onore della Coppa del Mondo di calcio che si teneva in Africa del Sud. L’iniziativa aveva scatenato molte critiche, tutte evidenziando un flop di clienti audaci e desiderosi di provare la nuova carne. In seguito, del leone e’ stato proposto con spiedini in California o in alcuni tacos in Florida (venduti a 35 Usd l’uno), come ci fa sapere un articolo del “National Geographic”. Una pratica che si diffonde a tal punto che un rappresentante dell’Illinois vuole proibire la carne di leone nel suo Stato.
Oggi, in Usa, vendere e consumare la carne di leone non e’ illegale. Il leone africano non e’ infatti nella lista delle specie minacciate. Ma e’ tuttavia classificato come “vulnerabile” dall’Unione Internazionale della Conservazione della Natura. In un secolo, la popolazione africana di leoni e’ drammaticamente calata, passando dai 200.000 individui ai meno di 30.000 di oggi.
Da dove vengono questi leoni che finiscono in bistecca? Sono animali allevati in cattivita’, fa sapere la Food and Drug Administration (FDA) americana. Provenienti da zoo o circhi, possono finire in aziende dove vengono abbattuti e dove la carne viene recuperata, in un contesto in cui la carne esotica ha sempre piu’ successo.
Ma di fronte ad un filiera sia di nicchia che sconosciuta, e’ difficile assicurarsi sull’origine di questa carne -si potrebbe trattare, per esempio, di tigri in via di estinzione- e sul modo in cui i leoni vengono abbattuti. Inoltre, a lungo termine, e’ grande il rischio di minaccia per una specie selvaggia, creando una moda e, quindi, una domanda da parte del mercato –come e’ stato con la carne di balena in Giappone, per esempio. Cosi’ come accade con l’allevamento di leoni in Africa al fine di vendere gli animali come trofei e per fare della polvere con le loro ossa, una pratica che stimola la domanda e quindi il bracconaggio.
(Fonte Aduc)