Il drone Stillfly e’ un gioiello di design ed elettronica completamente made in italy, più precisamente un orgoglio Campano, e’ concepito per battere le ecomafie sul loro stesso terreno. Con un apertura alare di un metro e linee degne di Avatar, ci sono Gps; tre accelerometri che lo mantengono sempre orizzontale; un sistema per la visione 3D degno di un videogame; computer di bordo e un sistema per la trasmissione dei dati a terra, il tutto in appena due chili di peso. Spiega Massimiliano Lega, 39 anni ex cervello in fuga all’università della California, che lo ha disegnato e costruito all’università Parthenope di Napoli “e’ un prototipo e non ha prezzo, i suoi sensori da soli valgono diverse decine di migliaia di euro”. I militari fanno uso di droni già dalla Prima guerra mondiale, ma gli scienziati stanno cogliendo solo ora le potenzialità di questi mezzi. Lega che dei droni conosce ogni segreto, non ha dubbi: “Sono una rivoluzione nel monitoraggio ambientale: entriamo letteralmente nell’inquinante atmosferico con gli strumenti di misura, lo possiamo mappare nelle tre dimensioni, in tempo reale. Analizziamo sostanze “anomale” sulla superficie di mari e fiumi e ricostruiamo il percorso di un inquinante fino alla sorgente, cosa quasi impossibile con le analisi tradizionali. In questo senso qualcosa di simile lo fanno i satelliti”. Con la differenza che i satelliti sono a 30mila chilometri dalla superficie terrestre, mentri i droni possono “slalomare” come rondini nei canyon urbani o sorvolare il letto di un fiume e costano centinaia di volte meno. Aggiunge Lega “lo scopo e’ portare nell’atmosfera i sensori che raccoglieranno dati su polveri fini, composti azotati, ossido di carbonio, ozono, oppure i nobilissimi idrocarburi incombusti”.
La Campania e’ stato un banco di prova formidabile per Stillfly che si e’ guadagnato sul campo i gradi di ecopoliziotto antimafia. Nei prossimi mesi apparecchi simili potrebbero essere adottati da diversi unità delle forze dell’ordine in tutta Italia, dalla Guardia di Finanza a Carabinieri e Forestale.
Le termocamere sono uno strumento efficacissimo nella lotta agli scarichi abusivi. Spiega Lega “questo apparecchio riprende la superficie degli oggetti e ne restituisce informazioni sulla temperatura da cui risaliamo in tempo reale a che tipo di materiale abbiamo davanti” ad esempio “la chiazza giallastra nel mare violaceo rivela uno scarico fognario abusivo, la sua estensione e perfino il punto d’origine”.
I buoni risultati in Campania hanno fatto parlare di Stillfly anche al di là dell’Atlantico. Tanto che la Nasa ha già stipulato un accordo per la cooperazione con l’istituto partenopeo. La tecnologia anti-monnezza potrebbe presto ripulire anche gli States.
(Fonte Wired)