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Steve Jobs e il fascino dei dischi in vinile

 

Che meraviglia ed emozione  che ho provato leggendo un intervista del quotidiano britannico Daily Mail dove Neil Young ,ex frontman dei Crosby, Stills, Nash & Young, rivela che Steve Jobs padre della digitalizzazione culturale  e dei consumi musicali prediligeva ascoltare la musica solo in dischi in vinile.

Beh che dire sono in totale sintonia !

Ammetto che l’ Ipod la digitalizzazione della musica e con i suoi surrogati ha agevolato non poco tutti noi in termini di consumi,praticità e velocità nel reperire qualsiasi canzone nel giro di pochi clic,ma il fascino un po’ vintage del disco in vinile e’ difficilmente paragonabile all’Ipod .

Quell’odore di plastica unita alla consapevolezza “fisica” del disco ,il tenerlo in mano leggerlo guardarlo  ancor prima che ascoltarlo sul giradischi era ed e’ impagabile.

Per non parlare di quel fruscio tipico della gommalacca e dopo del Pvc materiali usati per i dischi in vinile.

Il suono analogico che garantiva una qualità acustica eccellente e più autentica rispetto al formato digitale.

Le puntine diamantate,i graffi,la polvere nei dischi tutti bellissimi ricordi…Ma siamo nel 2012 e giustamente il Mondo va’ avanti, ma ogni tanto rievocare le meraviglie del passato aiuta a migliorare anche il nostro futuro .

 

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jechil

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