Ricordate il film
“quarto potere”?
Ricordate l’esortazione
finale,
quell’incitare
ad aprire la finestra
ed urlare
la rabbia repressa?
Permettetemelo,
sono incazzata nera,
più non ne posso
di ascoltare
le parole biascicate,
promesse elettorali riciclate,
quel politichese
astratto di politici
coatti,
che assomigliano
a gatti
che mangiano i topi
leccandosi i baffi.
Eppur semplice
è la soluzione,
basta una legge
a stabilire,
che il politico viva
con mille euro al mese,
meglio ancor sarebbe,
se condividesse
con l’anziano,
il minimo
della pensione,
quel poco d’euro stracciato.
Cambieranno le cose,
se il politico
prendesse coscienza della realtà,
dimentico sarà
del suo dorato mondo.
Ma ancor mi rendo conto,
d’esser io l’illusa,
d’aver scritto
l’ennesima utopia.
Poveri noi,
povera Italia mia!
Loretta Margherita Citarri