Secondo un nuovo sondaggio della società britannica Ipsos-Mori, che ha elaborato l’Indice dell’ignoranza, prendendo in esame un campione di 11mila persone in 14 Paesi, gli italiani hanno una percezione del proprio Paese molto distante dalla realtà. Quello che colpisce è la nostra tendenza a sopravvalutare o sottovalutare certi fenomeni.
Questo “indice dell’ignoranza” vede noi italiani ingloriosamente primi. I più ignoranti, pronti a bersi qualsiasi panzana assorbita passivamente dalla Tv. Meglio di noi Usa, Corea del Sud, Polonia, Ungheria, Francia, Canada, Belgio, Australia, Gran Bretagna, Spagna, Giappone, Germania, Svezia (la nazione più informata).
A tutti sono state rivolte le stesse domande: quanti immigrati ci sono nel Paese in cui vivi, qual è il tasso di disoccupazione, l’aspettativa di vita, la percentuale di cristiani e di musulmani, il tasso di fertilità tra i 15 e 19 anni, la percentuale di votanti, il tasso di omicidi, la quota di over-65.
Molti italiani sono convinti che il Paese sia stato invaso dagli immigrati e in particolare dai musulmani. Secondo la percezione degli Italiani gli immigrati residenti sul suolo italiano sono addirittura il 30% della popolazione, quando in realtà sono appena il 7%. Gli Italiani pensano che di questi, addirittura il 20% degli immigrati siano Mussulmani, quando invece lo sono appena il 4%.
Altre risposte italiote: quante donne partoriscono tra i 15 e i 19 anni? La maggioranza risponde il 17,3% (in realtà 0,5%); qual è la percentuale di cristiani in Italia? Gli italiani rispondono l’83% della popolazione (in realtà sono il 69%); qual è la percentuale di italiani over 65? Secondo gli italiani il 48% (in realtà il 21%); quanti hanno votato alle ultime elezioni? Secondo le risposte, il 54% (in realtà il 75%); qual è l’aspettativa di vita per un bambino nato nel 2014 in Italia? La maggioranza dice 78 anni (i dati 82); sono aumentati gli omicidi in Italia? La risposta giusta è no. Il 18% pensa di sì…
Questi dati sono una risposta al perchè di tanto razzismo e odio verso gli immigrati e i mussulmani, e di come i politici, Salvini e Grillo in primis, cavalchino furbescamente questa onda. Ma confermano anche il nostro essere poco, o male informati. E la politica che conosce la situazione non si premura di informarci correttamente, anzi. Usa la nostra ignoranza per trarne vantaggio.
La democrazia vive se c’è un buon livello di cultura diffusa se questo non c’è, le istituzioni democratiche sono forme vuote. Prima ancora del deficit di informazione alla radice del “caso Italia” c’è un problema di formazione, anzi meglio: di istruzione primaria. E se fosse quindi l’ignoranza il primo problema dell’Italia?