Un patrimonio di oltre 10 milioni di euro dato in beneficenza. Decine di immobili lasciati in eredità a persone esterne alla famiglia ritenute meritevoli di aiuto. È la decisione testamentaria di Sergio Borea, l’impresario genovese delle piastrelle, ottantenne, morto alla fine del 2014. Borea, che amava il volo, pilota dal 1973, pluricampione internazionale di Rally Aereo, aveva preso questa decisione in accordo con la moglie Elisa Albites, cognata di Paolo Villaggio. La notizia è stata pubblicata dal Secolo XIX e dalla Stampa. Tra i legatari testamentari ci sono il figlio della segretaria, il giardiniere, collaboratori, amici e persone esterne alla famiglia che in qualche modo erano entrate in contatto con Borea.
Scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni: “Chiederò formalmente al Prefetto di Imperia di avviare l’iter di conferimento della Medaglia al Merito Civile, l’onorificenza che viene riconosciuta agli italiani che si sono distinti in atti particolarmente significativi per alleviare le sofferenze altrui, a Sergio Borea l’imprenditore ligure morto alla fine del 2014 che ha scelto di lasciare tutto il suo patrimonio, che ammonta a oltre 10 milioni di euro, a chi si trova in difficoltà e ha bisogno di aiuto. Borea è un simbolo dell’Italia migliore, che considera la solidarietà uno dei valori fondanti della comunità nazionale. Donare tutto a chi, per colpa della crisi ha perso ogni cosa e non ha più nulla, è una scelta coraggiosa, che ci rende orgogliosi e di cui la nostra Nazione deve andare fiera.”
Onore a Borea e alla sua famiglia da MondoallaRovescia.