Mancano nel governo Letta misure per il recupero di risorse da destinare al lavoro e ai giovani.
1) L’eliminazione , fin da subito, del finanziamento pubblico dei partiti, che abrogato nel 1993 da un referendum popolare, è stato ripristinato con il pagamento di una somma quintupla rispetto alle spese effettive. Si tratta di recuperare centinaia di miliardi di euro ogni anno. Sono noti gli scandali nelle varie regioni italiane che hanno portato all’utilizzo di ingenti somme di danaro pubblico, destinato ai partiti, per fini privati. Ciò ha dato luogo solo al lieve reato di appropriazione indebita e non al più grave delitto di peculato, perchè i partiti sono associazione non riconosciute e non soggetti di diritto pubblico. Per cui occorre una legge sui partiti che disciplini la gestione pubblica dei bilanci sotto il controllo della Corte dei Conti.
2) L’Italia è al 72 posto ( su 182 Paesi) nella lotta alla corruzione insieme al Ghana e alla Macedonia. Manca , nel programma Letta, una immediata legge contro la corruzione pubblica e privata, che costa ai cittadini 70 miliardi di euro all’anno , dando piena attuazione alla convenzione di Strasburgo del 27 gennaio 1999: la legge Severino ha ridotto le pene per la concussione fraudolenta, facendo prescrivere decine di processi contro i grandi ladri di Stato. Occorre ripristinare la pena esistente per questo gravissimo delitto, la cui diffusione ha provocato e determina la fuga dall’Italia di migliaia di investitori stranieri. La Corruzione fa aumentare il costo delle opere pubbliche del 50% , come ha accertato la Corte dei Conti. Un governante che evade il fisco emana leggi a favore delle proprie aziende con condoni che eliminano le evasioni fiscali.
3) Lotta all’evasione fiscale che costa agli italiani 154 miliardi di euro l’anno: manca una efficace legge contro gli evasori; ci sono proclami del Ministro Saccomanno, ma non si è visto niente di concreto in termini di leggi repressive dell’evasione fiscale.
4) Un accordo dell’Italia con la Svizzera, come quelli di Germania e Gran Bretagna, per imposte sui capitali trafugati all’estero. Il fisco italiano recupererebbe 100 miliari di euro all’anno.
5) Omologazione di indennità dei parlamentari italiani, a quelle di altri paesi europei, oggi le indennità sono triple rispetto a quelle dei parlamentari di Francia, Germania e Gran Bretagna.
6) Un capitolo importante riguarda il patrimonio immobiliare della Chiesa che, pur rappresentando un quinto del patrimonio nazionale, sfugge a ogni imposizione fiscale. Occorre sottoporre a controllo con leggi ad hoc la spesa degli organi Costituzionali ( Quirinale) e parlamentari ( Camera e Senato), che aumentano senza limiti le indennità a proprio favore.